Calano gli affitti ma non per gli studenti Il Comune investirà 40 milioni sulla casa

Un contratto di locazione costa 1,5 per cento in meno rispetto al 2005. Prezzi fermi vicino agli atenei. Verga: «Entro un anno e mezzo 600 alloggi per gli sfrattati»

Boccata d’ossigeno per le famiglie milanesi. Secondo i dati di Tecnocasa relativi ai primi sei mesi dell’anno, affittare in città un appartamento con tre stanze costa l’1,5 per cento in meno rispetto al 2005. Una riduzione che risente della politica sugli alloggi del Comune, che anche nell’ultimo consiglio ha stanziato 40 milioni di euro per l’edilizia popolare. Sostanzialmente invariati invece i prezzi dei bilocali (+0,3 per cento), ricercati soprattutto dagli studenti fuori sede. Cambiamenti che portano le locazioni mensili a 800 euro per i bilocali e a mille per i trilocali. Anche se a essere significativo è soprattutto il confronto con Roma. Nella capitale gli affitti aumentano rispettivamente dell’1,8 e dell’1,4 per cento. Prezzi in salita anche a Genova (+1,3 per cento, invariati i trilocali), mentre le altre grandi città del Nord si allineano a Milano.
Dati che risentono però di variazioni significative a seconda della zona e addirittura della via. Si va dai prezzi record di via Borgonuovo, vicino all’Orto botanico (1.300 e 2.200 euro al mese), alle locazioni decisamente più convenienti di via Inganni e via Zurigo (450 e 600 euro). Ovviamente è in centro dove abitare costa un occhio della testa, con prezzi mensili rispettivamente sui 1.180 e 1.670 euro. Locazioni medio-alte si trovano invece nella zona dei Navigli (in media 835 e 1.100 euro), in Città studi (780 e 1.070 euro), in zona Lodi (750 e mille euro). Spostandosi verso Lorenteggio gli affitti iniziano a farsi più abbordabili (710 e 910 euro), come pure nelle vicinanze della stazione Centrale (700 e 890 euro). Fanalini di coda infine sono l’area circostante la Fiera cittadina (650 e 870 euro) e la Bovisa (660 e 810 euro).
Uniche zone dove gli affitti sono ultimamente aumentati, quelle dove si concentrano gli studenti universitari. In particolare a Porta romana, che risente della vicinanza della Bocconi. Costi in aumento anche nella zona di Barona-Santa Rita, grazie alla vicinanza dello Iulm e della sede della «Nestlé». Locazioni in ascesa infine anche tra via Moscova e via Solferino, nelle cui vicinanze sta sorgendo la Città della moda. «Nella zona - rivela l’Ufficio studi di Tecnocasa - negli ultimi tempi si è assistito a una crescita di richieste di affitto da parte di studentesse e giovani donne lavoratrici, spesso provenienti da altri Paesi. Il quartiere infatti, grazie anche agli interventi di urbanistica che lo hanno notevolmente migliorato, è percepito come sicuro».
Ma al di là delle situazioni delle singole zone il dato più rilevante è che finalmente gli affitti incominciano a calare. Un fenomeno che per l’assessore comunale alla Casa, Gianni Verga, «è certamente legato in parte a fattori fisiologici, ma soprattutto all’intensa politica a favore dell’edilizia convenzionata e pubblica avviata dal Comune in questi anni. Anche nell'ultimo consiglio comunale, utilizzando finanziamenti nostri e dello Stato, abbiamo deciso di investire 40 milioni di euro per risolvere le emergenze abitative, soprattutto per quanto riguarda gli sfrattati. Mentre entro un anno e mezzo metteremo a disposizione altri 600 alloggi di proprietà del Comune, dopo aver completato la manutenzione ordinaria di cui necessitano per renderli abitabili». Altri provvedimenti avranno invece per destinatari gli studenti fuori sede: «Entro due anni arriveranno tre-quattromila nuovi posti letto a prezzi calmierati.

Abbiamo ottenuto infatti dalla Regione il riconoscimento dell’edilizia per studenti come pubblico servizio. Sarà così possibile costruire abitazioni in aree destinate a servizi, abbattendo i costi per chi ci andrà ad abitare».

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