Calcio, ancora mondiali. Ma si giocano in canoa

Siete ancora delusi dagli azzurri di Lippi? Tranquilli, c’è ancora una Nazionale che può regalarvi qualche gol. È l’Italia della Canoa Polo, pronta a dar battaglia nelle acque dell’Idroscalo dal primo al 5 settembre prossimo.
Ieri, alla presenza del nuovo presidente del Coni regionale Pierluigi Marzorati, è stato presentato il Mondiale che vedrà 65 squadre provenienti da 26 Paesi lottare nel «mare di Milano» per la conquista del titolo iridato. Naturalmente non ci saranno colpi di tacco e stacchi di testa. Nella Canoa Polo la differenza si fa a forza di pagaiate. Con i remi infatti ci si muove, si tira in porta, si ostacola l’avversario e si para.
Il campo è delimitato da boe e misura 35 metri per 27. Le porte sono rialzate sull’acqua e i quattro arbitri supervisionano il tutto dai pontili. Gli azzurri, a differenza della banda di Lippi, partono con i favori del pronostico. Sono i campioni d’Europa in carica, oltre che i padroni di casa. La minaccia più consistente è rappresentata dall’Olanda, che pur senza i celebrati Sneijder e Robben un mondiale è riuscito già a metterselo in tasca nell’ultima edizione. Gli organizzatori prevedono una massiccia presenza di pubblico. Circa 10mila spettatori al giorno. «Ancora una volta l’Idroscalo si conferma luogo ideale per ospitare grande avvenimenti sportivi - commenta Cristina Stancari, assessore allo Sport della Provincia -.

Un parco per tutti i milanesi dove trascorrere giornate all’aria aperta assistendo anche a eventi internazionali». E dove forse (incrociamo le dita) potranno vedere un’Italia campione del mondo. Senza nemmeno prendere l’aereo per il Sudafrica.

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