Da tempio del calcio a tempio del rock, prima. A teatro a cielo aperto poi. Metamorfosi al quadrato per il Meazza che dal prossimo anno potrebbe ospitare unintera rassegna di teatro e intrattenimento en plein air. Questa lidea dellassessore con delega ai Grandi eventi Giovanni Terzi che, soddisfatto del successo riscosso dalla prima dei Promessi sposi in scena al Meazza venerdì, sta già guardando avanti. Ventimila persone hanno affollato gli spalti di San Siro per assistere alla versione musicale del capolavoro manzoniano firmata da Pippo Flora per la regia moderna di Michele Guardì. Sul palco Graziano Galatone e Noemi Smorra, Renzo e Lucia, Lola Ponce nei panni della Monaca di Monza e di Giò di Tonno nel ruolo di Don Rodrigo hanno aperto nuove prospettive per il futuro della Scala del calcio.
Dopo il mega concerto dei Muse l8 giugno che ha fatto registrare il tutto esaurito e il pubblico in delirio, seguito dalla parentesi «pop» dei Promessi Sposi, il 16 e il 17 luglio lo stadio si prepara a un grande ritorno rock, quello di Luciano Ligabue, che forte del nuovo regolamento varato da Palazzo Marino potrà suonare a 80 decibel. Il documento inoltre fissa a 4 lanno il numero massimo dei concerti, cui si aggiungono altre 4 possibili spettacoli. Il regolamento, frutto di una delicatissima mediazione tra esigenze diverse, nasce anche dallodiosa condanna agli organizzatori del concerto di Springsteen su denuncia del comitatao dei residenti.
Lintenzione di Giovanni Terzi, quindi è quella di ampliare e diversificare lofferta del Meazza destate organizzando una veria a propria manifestazione di teatro, musical e spettacoli del genere della durata di una settimana o più. Il successo dei Promessi sposi ha fatto capire che lo stadio può essere non solo una sede perfetta per i concerti rock, ma anche per il teatro en plein air.
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