Calcio

Lo scudetto al Napoli? Occhio a questi tre numeri

Napoli si prepara al grande giorno dello scudetto con la fine, ufficiale, di ogni tipo di scaramanzia: ecco cosa succede in città e i numeri da giocare fino alla sosta di campionato

Lo scudetto al Napoli? Occhio a questi tre numeri
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La città emblema per eccellenza della scaramanzia, Napoli, si è trasformata: l'andamento della squadra di calcio allenata da mister Spalletti è talmente continuo e sorprendente da aver sdraticato qualsiasi tipo di scongiuro e silenzio. La parola scudetto viene pronunciata ovunque, tra le strade e i vicoli già addobbati a festa per il giorno X che arriverà con chissà quante giornate di anticipo ma non è tutto: contro ogni pronostico, è proprio il caso di dirlo, sono già pronti tre numeri da giocare su tutte le ruote per celebrare in anticipo il tricolore.

Il significato del 3

La vittoria per 4-0 contro il Torino nell'ultimo turno di campionato ha rotto ogni incantesimo e tutti gli indugi: 3, 19 e 33 sono i numeri indicati dallo scrittore partenopeo Maurizio De Giovanni che racconta l'aria che si respira in città. "Finora avevamo più o meno fatto finta di niente", dichiara a Repubblica spiegando che non c'è mai stata alcuna festa di piazza o chissà quali fuochi d'artificio. Nell'ultima settimana, però, la realtà dei fatti ha preso il sopravvento come uno tsunami con "scale e facciate di palazzi tricolori, sagome a grandezza naturale dell'intera formazione titolare disposte lungo le strade, mascherine di Osimhen indossate anche da mature signore sulla soglia dei bassi nei vicoli", racconta lo scrittore.

I numeri, in questo senso, spiegano i motivi della fine della scaramanzia napoletana: il 3, numero per eccellenza della Santissima Trinità, in questo caso rappresenta il numero degli scudetti vinti da formazioni meridionali al di sotto della Capitale. Soltanto tre in 118 anni di campionati di serie A: il primo fu il celebre tricolore del Cagliari di Gigi Riva nel 1970 e gli altri due del Napoli di Diego Armando Maradona nel 1987 e nel 1990. "Tre su centodiciotto. Capite bene che, se non altro numericamente, siamo alle porte di un evento che ha perlomeno dell'eccezionale, se non del clamorosamente eccezionale", sottolinea De Giovanni. E poi, tre significa anche terzo scudetto del Napoli, doppio significato in un numero solo.

La simbologia del 19

Qui c'è da fare una premessa: il 19, da giocare assieme agli altri due su tutte le ruote, sarà valido soltanto per la sosta di campionato che durerà fino a sabato 1° aprile quando torneranno in campo Atalanta, Inter e Juventus. Diciannove è infatti il distacco che in classifica ha il Napoli dalla seconda, la Lazio: 71 punti contro 52 anche se sappiamo bene che i bianconeri sarebbero virtualmenete secondi con 56 punti ma la realtà è un'altra e la conosciamo. "L'unico numero passibile di cambiamento, quindi affrettatevi alle ricevitorie perché ci sta che dopo la ripresa del campionato venga sostituito da altri, chissà, forse anche maggiori", afferma scherzando lo scrittore. Ecco perché, ai piedi del Vesuvio, per quanto forte possa essere la scaramanzia, il distacco è talmente ampio che non si può più far finta di nulla. Gli indugi sono stati definitivamente spazzati via, la città si sta dipingendo sempre di più di verde, bianco e rosso, l'unica cosa che non si conosce ancora è "la data", con l'articolo determinativo davanti.

Il perché del 33

"Dica trentatrè", è il celebre detto che i medici chiedono ai pazienti durante una visita per eventuali diagnosi ai polmoni o ai bronchi. Stavolta, però, non c'è alcun problema di salute, anzi, il Napoli scoppia di troppa salute. Il 33 indica "gli anni passati dall'ultima volta che D10S alzò le braccia al cielo in segno di trionfo", ha spiegato De Giovanni. 1990-2023, è vero, ma c'è anche dell'altro: come abbiamo visto sul Giornale, è questo il numero dei gol messi a segno in Serie A dalla rivelazione di questa stagione, la coppia Osimhen- Kvaratskhelia che non avrà voglia di fermarsi qui e regalare altri numeri da giocare ai propri sostenitori.

Se tutte le strade portano a Roma per quanto riguarda la viabilità delle arterie consolari, per lo scudetto, invece, bisognerà mettere sul navigatore Via Giambattista Marino (laddove sorge il "Diego Armando Maradona") o qualsiasi altra via e numero civico che abbiano i Cap compresi tra 80121 e 80147 anche se la festa, senz'altro, andrà ben oltre i confini napoletani.

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