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Acerbi assolto: niente squalifica per il caso Juan Jesus

Il Giudice Sportivo ha deciso di non applicare sanzioni nei confronti del difensore dell'Inter: non ci sono prove sufficienti dell'insulto razzista a Juan Jesus

Acerbi assolto, niente squalifica per il caso Juan Jesus

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Niente squalifica per Acerbi per il caso degli insulti razzisti a Juan Jesus

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Francesco Acerbi è stato assolto e non salterà neanche una giornata di campionato, dopo le accuse di razzismo da parte di Juan Jesus (per i fatti avvenuti durante Inter-Napoli) e l'indagine effettuata dalla Procura Figc. Il Giudice Sportivo della Serie A, Gerardo Mastrandrea, ha deciso di non squalificare il difensore dell'Inter e della Nazionale ai sensi dell'articolo 28 del codice di giustizia sportiva.

Di fatto non è stata riscontrata infatti nessuna prova di insulti razzisti nei confronti del difensore del Napoli. Come reazione il brasiliano ha deciso di cambiare immagine del profilo Instagram, impostando un pugno chiuso alto. Immagine che richiama il gesto del movimento Black Power contro il razzismo compiuto dagli americani Tommie Smith e John Carlos alle Olimpiadi a Città del Messico del 1968 e tornato in auge negli ultimi anni con il Black Lives Matter.

Tira un bel sospiro di sollievo invece il centrale di Inzaghi, finito nell'occhio del ciclone nelle ultime due settimane. In caso di colpevolezza avrebbe rischiato almeno 10 giornate di squalifica. Uno stop che oltre alla conclusione anticipata della stagione avrebbe potuto compromettere anche la partecipazione ai prossimi Europei. Ma dopo l'esclusione dai convocati della Nazionale, a questo punto potrà scendere in campo nel prossimo match contro l'Empoli, in programma lunedì 1 aprile.

Le motivazioni della sentenza

In pratica, nella motivazione della sua sentenza, il giudice Mastrandrea sostiene che l'insulto razzista non sia stato sentito da nessuno in campo al di fuori di Juan Jesus e che non esistano immagini che possano provarlo. Dunque, pur credendo alla buona fede del difensore brasiliano, non ha in mano gli strumenti sufficienti per poter sanzionare Acerbi. Tecnicamente la sentenza del Giudice Sportivo non è appellabile da parte del difensore del Napoli. Dunque, dal punto di vista della giustizia sportiva, la vicenda si esaurisce qui.

Di seguito alcuni passi della sentenza con cui il Giudice Sportivo ha assolto Acerbi:

  • "Al minuto 13° del secondo tempo… l’arbitro riferiva quanto segnalatogli da Juan Jesus circa le presunte espressioni offensive di discriminazione razziale da parte di Francesco Acerbi…".
  • "Da parte di Acerbi nei confronti di Juan Jesus è sicuramente compatibile con l’espressione di offese rivolte, peraltro non platealmente (con modalità tali cioè da non essere percepite dagli altri calciatori in campo, dagli Ufficiali di gara o dai rappresentanti della Procura a bordo del recinto di giuoco), dal calciatore interista, e non disconosciute nel loro tenore offensivo e minaccioso dal medesimo "offendente", il cui contenuto discriminatorio però, senza che per questo venga messa in discussione la buona fede del calciatore del Napoli, risulta essere stato percepito dal solo calciatore "offeso" (Juan Jesus), senza dunque il supporto di alcun riscontro probatorio esterno, che sia audio, video e finanche testimoniale".
  • "La condotta discriminatoria, perdipiù quando riferita alla razza, deve essere sanzionata con la massima severità ma occorre che l'irrogazione di sanzioni così gravose sia corrispondentemente assistita da un benché minimo corredo probatorio, o quanto meno da indizi gravi, precisi e concordanti in modo da raggiungere al riguardo una ragionevole certezza".
  • "Essendo raggiunta sicuramente la prova dell’offesa, ma rimanendo il contenuto gravemente discriminatorio confinato alle parole del soggetto offeso, senza alcun ulteriore supporto probatorio e indiziario esterno, diretto e indiretto, anche di tipo testimoniale non si raggiunge nella fattispecie il livello minimo di ragionevole certezza".

Il caso

Tutto è nato dopo un quarto d'ora dall'inizio della ripresa di Inter-Napoli. Juan Jesus si rivolge all'arbitro La Penna, in maniera concitata (questo si sente dagli audio che sono stati allegati al fasicolo ricavati dal Var di Lissone), denunciando il comportamento di Acerbi. Dal referto dell'arbitro, che ovviamente ha registrato l'accaduto come da prassi, si evince che il difensore dell’Inter avrebbe apostrofato l'avversario con la parola "nero" ("Non mi sta bene, non mi sta bene, mi ha detto nero" la frase a referto), da qui le dichiarazioni della linea difensiva ("Ti faccio nero"). Tutto finito a fine gara (c'è un’immagine nella quale Acerbi parrebbe chiedere scusa a Juan Jesus)? No, perché il giorno dopo Acerbi, escluso dalla Nazionale, nega l’accaduto e Juan Jesus va giù duro con un post su Instagram -"Acerbi mi ha detto 'Vai via nero, sei solo un negro'..." - che avrebbe confermato anche a Chinè.

Allo stesso modo Acerbi ha ribadito anche davanti alla Procura di aver usato il termine "nero", ma non in senso dispregiativo .

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