“Non fiata nessuno!”: cosa c'è dietro le urla di Allegri contro Leao dopo Juve-Milan

Max lo aveva tenuto in caldo per il finale, con l'obiettivo di spaccare la partita grazie alle sue incursioni, ma i due errori sotto porta hanno fatto emergere ancora una volta una certa superficialità nel suo approccio al match

“Non fiata nessuno!”: cosa c'è dietro le urla di Allegri contro Leao dopo Juve-Milan
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Il Milan torna dallo Stadium con un punto, pur avendo avuto, eccome, la possibilità di fare bottino pieno: e non solo per l'errore dal dischetto di Christian Pulisic, rimproverato dal suo allenatore per l'esecuzione, ma anche per i due gol divorati da Leao nel finale del match, con Allegri che aveva puntato con forza su di lui e sulla sua velocità e freschezza dalla panchina per trovare quel guizzo che sarebbe potuto risultare determinante. Ancora una volta Rafa ha avuto la possibilità di dimostrare di aver fatto quel passo in avanti che da tempo gli viene richiesto, di diventare un punto di riferimento, di essere decisivo e non solo "bello da vedere" nelle sue sgroppate a tutta velocità sulla fascia, e invece quelle due occasioni sprecate in modo grossolano sono state l'ennesima prova di un approccio al match spesso e volentieri non all'altezza delle aspettative di mister e tifosi.

Tanto da far imbufalire lo stesso Massimiliano Allegri, che si sarebbe lasciato andare a un rimprovero non certo sussurrato nei confronti del numero 10 rossonero all'interno degli spogliatoi dello Stadium nel post partita di Juve-Milan. E ora Rafa, il cui rientro in campo dopo il problema muscolare arrivato nel match di esordio contro la Cremonese era attesissimo, rischia di accomodarsi in panchina per fare posto a chi dimostra di mettere più impegno e voglia di fare in campo.

I segnali del nervosismo di Max nei suoi confronti, pizzicati dalle telecamere di Dazn, sono stati chiari fin da pochi istanti prima del suo ingresso in campo durante la fase di preparazione: "Rafa non mi fare inca**are", sbotta il tecnico livornese, che ancora non aveva visto niente. Leao riceve un assist da Pulisic a due passi dalla porta difesa da Di Gregorio: l'attaccante stoppa la palla di petto e la mette giù, ma il suo sinistro strozzato non riesce neppure a inquadrare lo specchio e si spegne a fondocampo. Allegri è un mix di incredulità e rabbia: "Ma come ha fatto a buttarla fuori?".

Il numero 10 rossonero avrebbe l'occasione perfetta per diventare l'eroe di giornata e far dimenticare il rigore sbagliato da Pulisic, ma fallisce clamorosamente la palla gol apparecchiatagli da un assist sontuoso di Luka Modric. Max è una furia, cerca qualcosa da calciare, poi picchietta le dita sulla testa e urla rivolgendosi alla panchina: "Ora nello spogliatoio non fiata nessuno". Detto fatto: stando a quanto riferito da qualche testimone la sua voce si è sentita eccome.

Va bene il grande potenziale, va bene che Allegri è un allenatore in grado di entrare nella testa dei suoi giocatori, ma qui urge un cambio di passo da parte di Leao, sempre che non voglia perdere terreno nei confronti di Gimenez e Nkunku. La sfuriata negli spogliatoi dello Stadium sa tanto di ultima spiaggia: i gol si possono anche sbagliare, ma l'approccio moscio e la scarsa cattiveria sotto porta Max non li tollera più. E il succo del rimprovero negli spogliatoi, intercettato in parte da qualcuno, è che l'atteggiamento visto a Torino non è quello giusto per un calciatore del Milan.

Dopo la pausa per le nazionali capiremo di più cosa ha in mente il tecnico, ma soprattutto bisognerà comprendere cosa avrà recepito stavolta Leao, auspicandosi, e fosse la volta buona, che qualcosa in lui finalmente scatti.

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