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"Approfittatori disgustosi". Lautaro Martinez si scaglia contro la famiglia dell'ex baby sitter licenziata

Lautaro Martinez è stato condannato dal Tribunale di Milano per aver illegittimamente licenziato la baby sitter 27enne dopo aver scoperto di soffrire di una grave malattia che poco dopo l'ha portata alla morte

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Lautaro Martinez si trova in questo momento in ritiro con la nazionale argentina ma il capitano dell'Inter ha trovato il modo per lasciarsi andare ad un grande sfogo su Instagram su un argomento che tocca la sua vita privata e non quella professionale. "Ho scelto di rimanere a lungo in silenzio per rispetto a una famiglia che non ne ha mai avuto con noi. Però non permetterò che insudicino la mia e la nostra reputazione. Abbiamo assunto una persona che era già malata, amica da tutta la vita, finché non ha potuto più lavorare perché la sua malattia non glielo permetteva", la premessa social del 26enne di Bahia Blanca.

L'argentino è poi entrato nello specifico attaccando la famiglia della giovane ragazza, ex baby sitter, deceduta per questa terribile malattia: "Dopo aver fatto molto per lei e la sua famiglia, dopo esserci fatti carico dei loro voli per farli venire in Italia, averli aiutati a trovare camere nell'ospedale quando era pieno, aiutare coi trattamenti medici e con gli alloggi della famiglia della ragazza, che abbiamo dovuto CONVINCERE a venire a curare la loro figlia che stava morendo".

La condanna per il Toro

L'attaccante dell’Inter è stato condannato dal Tribunale di Milano per aver illegittimamente licenziato una babysitter di 27 anni nel momento in cui ha scoperto di soffrire di una grave malattia che da lì a pochi mesi l’ha portata alla morte. Il Toro, però, sapendo che la storia è un'altra ha deciso di rompere il silenzio con questo lunghissimo post sui social: "Dopo aver dato loro tutto hanno aspettato che la figlia stesse per morire e non fosse lucida per tentare di soffiarci del denaro e approfittarsi della situazione, non solo questo ma anche insistendo dopo la morte della ragazza e gli è andata male, non poteva andare diversamente".

Infine, l'ultima stoccata alla famiglia della donna per il loro atteggiamento da approfittatori sfruttando comunque la morte della figlia: "Ora dopo che è uscita la sentenza, nella quale non hanno potuto ottenere neanche un euro perché non gli corrispondeva, perché il nostro aiuto, il nostro grande aiuto l'abbiamo dato alla ragazza quando dovevamo, provano a rovinarci così? Che tipo di persona devi essere per tentare di approfittare della morte di un figlio per fare soldi? Disgusto per la famiglia Lizzola-Lembo.

ANDATE A LAVORARE", con tanto di cognome a testimoniare la rabbia del Toro e della moglie Agustina Gandolfo che si sentono traditi da persone che hanno aiutato in un momento difficile e delicato.

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