"Balotelli è un capitolo chiuso": Mancini sulla mancanza di attaccanti

Il ct azzurro, Roberto Mancini, torna sulla questione degli oriundi in Nazionale spiegando che si tratta di una "polemica senza logica" ed escludendo un eventuale ritorno di Mario Balotelli

"Balotelli è un capitolo chiuso": Mancini sulla mancanza di attaccanti

La Nazionale italiana di Roberto Mancini si trova a far i conti con una penuria di attaccanti per i numerosi infortuni ma soprattutto a causa di un ricambio generazionale che fa fatica ad affacciarsi. Come abbiamo visto sul Giornale.it, il ct di Jesi ha recentemente convocato Mateo Retegui riaprendo le porte ai calciatori oriundi ma chiudendole definitivamente a chi ha avuto più luci che ombre quando era nel giro delle convocazioni.

La chiusura a Balotelli

Intervistato a margine dell'evento in cui la Figc ha rinnovato il proprio accordo con Tim, Mancini ha spento le polemiche riguardanti le sue scelte e alla domanda sull'eventuale futura convocazione di Mario Balotelli, che gioca con la maglia del Sion nel campionato svizzero. Il ct azzurro ha dichiarato che si tratta di "un capitolo chiuso": nonostante la mancanza di punte di ruolo, Super Mario non verrà più richiamato nemmeno in caso di emergenza. Sui mugugni, invece, di chi brama una convocazione che non arriva ha spiegato che "i calciatori non ci devono rimanere male se non vengono convocati, loro devono pensare a giocare e a fare gol".

La polemica sugli oriundi

Chi segna e mostra continuità di prestazioni viene convocato anche perché, ha sottolineato il commissario tecnico, "per noi non è più semplice chiamare un giocatore dall'altra parte del mondo, ma lo fanno tutte le nazionali quindi questa è una polemica senza logica, noi siamo contenti di chiamare i giocatori che giocano in Italia". Insomma, Mancini ha spiegato che vengono sempre seguiri tanti calciatori e che se possono provenire dal nostro campionato "siamo più felici". Sui laziali, ha spiegato che Ciro Immobile non è stato più convocato per l'attuale infortunio che lo tiene ancora lontano dalla Serie A ma è su Mattia Zaccagni che si sono concentrate le osservazioni degli addetti ai lavori sulla mancata presenza nelle ultime gare. "Non è che non convoco un giocatore così senza motivo, se è bravo lo chiamo ma ci sono delle motivazioni più che valide", ha spiegato Mancini.

L'obiettivo Nations League

Mentre il campionato entra nel vivo del suo rush finale, il prossimo obiettivo della Nazionale sarà con la Nations League in programma dal 14 al 18 giugno a Rotterdam ed Enschede, dove l'Italia sfiderà la Spagna, con la vincente che se la vedrà con una tra Croazia e Paesi Bassi. "Abbiamo qualche giorno per prepararla, siamo fiduciosi.

Questa competizione è importante perché ci sono tutte le squadre europee e visto che ci siamo proveremo a vincerla", ha sottolienato il ct prima di chiudere il capitolo anche sulle qualificazioni agli Europei: nonostante l'avvio negativo contro l'Inghilterra, il clima è positivo, pur sapendo di avere nel girone un'altra avversaria tosta che risponde al nome di Ucraina: "Abbiamo tutte le qualità per andare avanti".

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