Mondo nel pallone

Dalle finali allo spareggio di oggi: Barcellona-Manchester United, la nobiltà di una sfida decaduta

Barcellona e Manchester United in campo oggi al Camp Nou: due volte finale, la sfida oggi si ripropone ai play-off di Europa League

Carlos Tevez del Manchester United, in bianco, contrastato da Sergio Busquetes del Barcellona nella finale di Champions League del 2009 giocatasi all'Olimpico di Roma
Carlos Tevez del Manchester United, in bianco, contrastato da Sergio Busquetes del Barcellona nella finale di Champions League del 2009 giocatasi all'Olimpico di Roma

Alle 18.45 al Camp Nou il Barcellona ospita il Manchester United nell'undicesimo appuntamento ufficiale di una grande classica del calcio europeo. E fin qui non ci sarebbe nulla di particolare. Il punto chiave è il contesto in cui la sfida cade: si tratta degli spareggi per accedere agli ottavi di Europa League, la seconda competizione europea. Mentre in Champions League il Liverpool sfida il Real Madrid e il Bayern Monaco il Paris Saint Germain i Blaugrana catalani e i Red Devils inglesi vedono la loro super-sfida emarginata alla periferia del calcio europeo.

Il Barcellona vi arriva da primo nella Liga ma da "retrocesso" dalla Champions, ove è giunto terzo nel gruppo di Inter e Bayern Monaco. Il Manchester United è terzo in Premier League, a cinque punti dai cugini del City e dall'Arsenal, ed è arrivato secondo dietro la Real Sociedad spagnola nel suo girone di Europa League. Da questa convergenza nasce una vera e propria finale anticipata di Europa League in un turno di spareggi che vede coinvolti anche Juventus e Ajax, retrocessi dalla Champions, la Roma vincitrice della Conference League nel 2022 e il Siviglia che detiene il record di Europa League conquistate.

Non decaduti i due club, nonostante anni di appannamento, sicuramente in flessione le quotazioni di un vero e proprio "derby d'Europa". Per due volte finale di Champions League, nel 2009 e nel 2011, anni in cui il Barcellona di Lionel Messi riuscì a strappare ai Red Devils di Sir Alex Ferguson la coppa dalle grandi orecchie. Nel 2009 il mondo conobbe la "folgore" Messi con la vittoria nell'unico confronto diretto in finale tra il campione argentino e Cristiano Ronaldo, all'ultima apparizione con lo United. Teatro della sfida l'Olimpico di Roma, mentre due anni dopo fu Wembley il sipario della vittoria per 3 a 1 della squadra allenata da Pep Guardiola.

La sfida non ha mancato però di dare soddisfazioni anche ai Red Devils. Nel 2007-2008 Ferguson e i suoi vinsero la terza Champions League della loro parabola calcistica battendo in finale il Chelsea, dopo aver eliminato il Barcellona in semifinale: 0-0 al Camp Nou nell'andata delle semifinali, 1-0 a Old Trafford con il lampo di Paul Scholes al ritorno. In precedenza, nel 1998-1999, ai gironi, in un anno in cui sempre lo United vinse il trofeo, i gironi riservarono un pirotecnico confronto finito 3-3 sia all'andata che al ritorno. Oltre a Paul Scholes, nello United anche Ryan Giggs fu in campo da quelle due sfide, in cui nel manchester si mise in mostra un brillante David Beckham e nel Barcellona fece scalpore la prestazione di Rivaldo, fino alla finale del 2011 a Wembley.

La sfida torna dunque dopo picchi che hanno segnato la storia del calcio europeo e non è mai una partita banale. Barcellona-Manchester United porta in campo, anche oggi, otto Champions (5 gli spagnoli, 3 gli inglesi) e un totale di 28 trofei internazionali (20 a 8 per il Barcellona). Perché una classica è tale a prescindere dall'importanza relativa del match.

Che in quanto "nobile decaduto" valorizza gli altrimenti anonimi spareggi di Europa League.

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