"In Brasile per vincere il Mondiale": Ancelotti e la "sfida enorme" che lo attende

Ecco le prime parole del neo ct brasiliano e cosa dicono di lui i maggiori quotidiani sportivi del Paese sudamericano

"In Brasile per vincere il Mondiale": Ancelotti e la "sfida enorme" che lo attende
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L'avventura di Carlo Ancelotti come ct del Brasile è ufficialmente iniziata dopo la presentazione in pompa magna della Seleçao alla presenza di 200 giornalisti: nel corso della sua prima conferenza stampa, oltre ai primi convocati per le sfide di qualificazione ai Mondiali 2026 contro l'Ecuador il 5 giugno e il Paraguay il 10, per il 65enne di Reggiolo è stata un'emozione particolare come dimostrano le sue prime dichiarazioni.

"Una sfida enorme"

"So che il Brasile si aspetta da me il primo titolo Mondiale dopo 24 anni. È una sfida enorme", ha dichiarato Ancelotti che ha promesso di far crescere, calcisticamente parlando, il talento fortissimo di Neymar. Discorso simile per Vinicius che ha allenato fino a pochi giorni fa quando era alla guida del Real Madrid e per il quale ha speso parole d'elogio. "Sono totalmente convinto che Vinícius mostrerà la sua versione migliore con la nazionale. Come al Madrid. Non quello di quest’anno, ma quello dell’anno scorso", ha ironizzato. Tra le novità anche il ritorno di Casemiro dopo circa un anno e mezzo di assenza dal giro della Nazionale brasiliana. "La nazionale ha bisogno di giocatori con carisma, personalità, talento. Nel calcio moderno serve anche postura, impegno, sacrificio. E Casemiro ha tutto questo, come molti dei convocati. È fondamentale per prepararsi al Mondiale".

I consigli dell'ex tecnico

Per suggellare ulteriormente la grande responsabilità che lo attende, ad accoglierlo c’erano anche gli ultimi due allenatori che hanno vinto un Mondiale con il Brasile: Carlos Alberto Parreira (nel 1994) e Luiz Felipe Scolari (2002). Al primo allenatore straniero dopo un secolo alla guida dei verdeoro, Scolari lo ha invitato a essere "semplicemente te stesso, la persona che sei sempre stato, e vincerai con il Brasile. Ti auguriamo il meglio, ti sosterremo sempre".

La risposta sull'Italia

"L'Italia non mi ha mai cercato": è stata questa la secca risposta di Ancelotti a chi gli ha domandato perché non sia riuscito mai ad allenare la Nazionale del suo Paese d'origine. "L'Italia adesso ha un grande allenatore che è anche un amico, Luciano Spalletti. L'interesse è stato del Brasile e sono molto orgoglioso di essere qui perché la storia dice che questa è la nazionale più forte del mondo", ha sottolineato il ct.

I media brasiliani

I media brasiliani si sono scatenati sull'arrivo di Ancelotti: questa mattina Globo pone maggiormente l'accento sui privilegi che avrà il nuovo ct titolando su "Jet privato, bonus da 32 milioni di real e villa a Rio de Janeiro".

Jornal do Brasil mette in apertura la foto di Ancelotti ma ponendo l'accento sulle mancate convocazioni di due calciatori del Botafogo, Alex Telles e Igor Jesus, scatenando le prime polemiche. Il giornale O'Dia spiega che Ancelotti starebbe progettando il futuro stile di gioco del Brasile senza avere "un'identità netta", ossia adattando lo stile di gioco all'avversario che si incontra.

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