Quelli che... salvano "il percorso". Social contro i "radical chic interisti"

I nerazzurri hanno fallito tutti gli obiettivi, ma per i tifosi vip la stagione "non è da buttare"

Quelli che... salvano "il percorso". Social contro i "radical chic interisti"
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Quelli che... conta «il percorso». I tifosi dell’Inter si sono sempre fatti storicamente un «vanto» della loro sofferenza in caso di sconfitta. Un sentimento di struggente autocommiserazione che, per certi versi, li accomuna agli ultras della Roma, altra parrocchia pallonara orgogliosamente «felice» di crogiolarsi nella propria cattiva sorte. Nella Capitale è successo in passato (vedi finale Coppa dei Campioni persa ai rigori nell’84 contro il Liverpool), a Milano invece la ferita è assai più recente (vedi finale di Champions con le umilianti 5 «pere» prese due giorni fa contro il PSG, ma vedi pure lo scudetto appena perso per un punto a favore del Napoli, ma vedi pure la recente eliminazione dalla Coppa Italia per mano del Milan): insomma, un triplete da zero tituli che fa rumore.

Ma ad alzare la voce sono ora anche i professionisti del masochismo nerazzurro convinti che in questa stagione «non tutto sia da buttare», anzi che ci sia molto da salvare. Esattamente cosa? «Il percorso». A questa salvifica parolina hanno fatto ricorso in rapida successione post débâcle sia il presidente dell’Inter, Marotta, sia l’allenatore rossonero, Inzaghi. E che lo dicano loro, ci sta. In qualche maniera devono pur «discolparsi».

Ma che l’alibi del «percorso» venga tirato in ballo dai tifosi (quelli della tribuna Vip) ci sta decisamente meno. Se non fosse che la frangia dell’intellighenzia rossonera su questa storia della sfiga interista ci ha marcia da anni anche sfornando libri sul «godimento» del tifoso interista nel rigirarsi tra le lenzuola della malasorte. Un esempio per tutti: il vecchio manuale di Beppe Severgnini dal titolo «Manuale del perfetto interista» che sviscera l’essenza dell’«interismo» qualificandolo come «qualcosa che sta tra l'esercizio spirituale e una dieta mentale» (?).


È a questa strana tribù elitaria che fa riferimento il seguitissimo youtuber nerazzurro «Nonno bastardo interista» quando si scaglia ironicamente contro la categoria del «radical chic interista»? Quello specializzato nel salvare il «percorso». Precipizio permettendo.

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