
La finale contro l'Inter non sarà una partita qualsiasi per Achraf Hakimi. Il terzino del Paris Saint-Germain è rimasto un solo anno a Milano, giusto il tempo il tempo di lasciarci il cuore.
Nella difficile estate del 2021, quando Conte andò via dopo la conquista dello scudetto, i 60 milioni offerti dal Psg erano impossibili da rifiutare. Fosse dipeso da lui non avrebbe mai lasciato la Beneamata. Lo fa capire ogni volta che parla dell'Inter. E anche nelle dichiarazioni che precedono la sfida di Monaco di Baviera, ha riservato parole al miele alla sua ex squadra.
"Non dimenticherò mai di aver indossato quella maglia e di aver vinto uno scudetto. L'Inter sarà sempre nel mio cuore, ma ora sono al PSG e farò di tutto per batterli. È una finale molto speciale. È stata una tappa importante della mia carriera. Ho trascorso un anno meraviglioso a Milano e ho stretto tante amicizie". Un amore ricambiato dai tifosi interisti, che nonostante sia stato sostituito egregiamente da Dumfries, sperano un giorno in un suo ritorno.
Ora proviamo a scoprire di più su uno dei punti di forza a disposizione di Luis Enrique. Classe '88, pur essendo nato in Spagna, ha origini marocchine e per questo veste la maglia della Nazionale del Marocco. Di ruolo terzino destro, è considerato uno dei migliori della sua generazione nel suo ruolo. La sua qualità principale è la velocità che gli permette di sfrecciare sulla fascia destra e di essere un'arma offensiva preziosa per la propria squadra. Dotato di ottima tecnica, sa calciare con entrambi i piedi ma predilige il destro. Spesso va sul fondo a crossare ma con altrettanta frequenza entra dentro il campo per creare superiorità numerica.
Cresciuto calcisticamente nel settore giovanile del Real Madrid, ha esordito con la prima squadra nel 2017 dopo l'esperienza con il Real Madrid Castilla. Una sola stagione con i blancos, prima del trasferimento in prestito biennale al Borussia Dortmund dove il marocchino si è consacrato. Nell'estate 2020 l'Inter sborsa 40 milioni per acquistarlo a titolo definitivo.
Resta solo una stagione in Italia ma gli basta per entrare nel cuore di tifosi nerazzurri. Una stagione fantastica per Hakimi che con l'Inter colleziona 45 presenze, 7 gol e 9 assist tra campionato, Champions e Coppa Italia. Nell'estate 2021 passa al Psg e anche a Parigi Hakimi riesce in fretta ad affermarsi in fretta, confermandosi uno dei migliori esterni difensivi in circolazione. In Francia fa incetta di titoli nazionali e quando manca Marquinhos, è lui a vestire la fascia di capitano.
Più burrascosa invece la sua vita privata, con il naufragio del suo matrimonio con la nota attrice spagnola Hiba Abouk. Una vicenda spinosa per Hakimi, finito al centro delle cronache per svariati mesi. Il difensore è stato infatti accusato di aver violentato una ragazza nella sua casa di Parigi mentre la moglie e i due figli erano in vacanza a Dubai. Una vicenda raccontata con dovizia di particolari da Le Parisien. La donna avrebbe conosciuto il calciatore su Instagram e nella notte, su invito del calciatore, si sarebbe recata a casa sua a bordo di un Uber che lo stesso giocatore le avrebbe prenotato.
A quel punto avrebbe abusato di lei senza il suo consenso (l'avrebbe baciata sulla bocca, sollevato i vestiti, etc...) prima che la donna riuscisse a liberarsi sferrandogli un calcio e a mandare un messaggio ad un amico che sarebbe poi andato a prenderla fuori dall'abitazione. Lo scandalo ha fatto naufragare il suo matrimonio, senza però le brutte sorprese per la povera Hiba Abouk. Dopo aver annunciato il divorzio dal calciatore del Paris Saint-Germain, l'attrice ha scoperto che il giocatore non ha proprietà e non ha soldi in banca.
A quanto pare nella causa di divorzio, la donna avrebbe voluto rilevare la metà dei beni dell'ex marito.
Ma nonostante Hakimi sia tra i calacitori più pagati della Ligue 1 e in Europa, con un contratto ricchissimo col Psg (14 milioni lordi all'anno), non ha intestato nulla a suo nome, avendo intestato tutto alla madre, alla quale è legatissimo. Proprio così uno dei migliori calciatori al mondo risulta "nullatenente".