Calcio

Chiama Lukaku "negretto", giornalista cacciato dallo studio tv: ecco cosa è successo

È successo a Telelombardia durante la trasmissione "Qui studio a voi stadio". Dopo la frase pronunciata il giornalista Luigi Furini è stato espulso dallo studio televisivo

Chiama Lukaku "negretto", giornalista cacciato dallo studio tv: ecco cosa è successo

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Non ci sono dubbi, Romelu Lukaku è stato il protagonista assoluta del mercato estivo di Serie A. Dopo il "tradimento" all'Inter e il lungo flirt non concretizzato con la Juventus, il centravanti belga vestirà a meno di clamorosi colpi di scena la maglia giallorossa della Roma.

Il nome di Big Rom è stato nelle ultime ore al centro delle polemiche anche per uno spiacevole episodio durante la celebre trasmissione di approfondimento sul calcio, "Qui studio a voi stadio" in onda su Telelombardia. Si parlava proprio di Lukaku a un passo dalla firma con la Roma, dopo le avances bianconere durate tutta l'estata quando il giornalista Luigi Furini (di fede interista) rivolgendosi a degli interlocutori juventini ha commentato: "Avete illuso il negretto, poverino".

Un'uscita a dir poco infelice quella di Furini, che per via della sua resistenza nel non scusarsi, è stato espulso pochi minuti dopo dalla trasmissione. Una espressione a sfondo razzista che il direttore di Telelombardia Fabio Ravezzani ha immediatamente condannato: sia in diretta che sul suo profilo Twitter:"Sulle parole a sfondo razzista non si scherza (indipendentemente dall’etimologia). Non accettiamo sbagli o fraintendimenti. E le scuse tardive non bastano. Spiace che sia incappato in un errore così grave un collega come Furini. Inevitabili provvedimenti immediati", ha dichiarato il direttore Ravezzani.

Un episodio simile, forse ancor più grave era capitato sempre a TeleLombardia nel settembre del 2019 con protagonista sempre Lukaku. Uno degli ospiti in studio, Luciano Passirani, nel parlare sempre dell’attaccante belga, all’epoca in nerazzurro, disse: "Lukaku è uno degli acquisti migliori che potesse fare l’Inter. Non vedo in Italia un giocatore come lui in nessuna altra squadra. Questo nell’uno contro uno ti uccide: se gli vai contro cadi per terra, o hai dieci banane per mangiare che gliele dai, altrimenti…". Anche in quel caso cartellino rosso per il giornalista che non è mai più stato invitato in studio, nonostante le ripetete scuse.

Non si è fatta attendere la replica di Furini che ha esposto la sua versione dei fatti su Facebook con un lungo post: "Ieri sera sono stato rimproverato a Telelombardia per aver chiamato “negretto” un giocatore di origini africane. Poi si è scatenato il popolo dei social, quello del “politicamente corretto” che mi ha lanciato insulti a non finire. Ricordo che la parola “negro” era spesso citata nei suoi discorsi anche da Martin Luther King (assassinato nel 1968 perché a capo del movimento nei negri d’America). Ma sono passati tanti anni e può darsi che le cose siano cambiate. Adesso il popolo dei social non perdona: quella parola non va più usata. Ok, mi hanno chiesto di chiedere scusa...".

Il caso è subito finito in tendenza sui social, con una netta divisione tra colpevolisti e innocentisti.

Soltanto un aspetto sembra mettere tutti d'accordo, la bassa qualità dei contenuti e la povertà di linguaggio che imperversa ormai sulle tv locali quando si parla di calcio.

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