Calcio

Contrordine, a Ceferin la Superlega piace (ma solo quando comanda lui)

Secondo un reportage di El Pais, Uefa ed Eca starebbero discutendo i dettagli di un nuovo super-campionato europeo che prenderà il posto delle coppe attuali. Tre divisioni di 18 squadre con promozioni e retrocessioni ma parecchia attenzione alle big

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Per la serie, al peggio non v’è mai fine. Dopo aver passato anni sulle barricate a lottare a spada tratta per il “calcio di tutti”, quello solidale, equo, che piace alla gente che piace contro i brutti e cattivi capitalisti della Superlega, ecco che l’ineffabile Aleksander Ceferin starebbe lavorando dietro le quinte per dare vita ad una vera e propria Superlega europea. La differenza? I soldi delle sponsorizzazioni continuerebbero a passare tutti dall'Uefa, per poi essere distribuiti come meglio credono lor signori. A conferma che pecunia non olet e che il senso del ridicolo si è perso qualche tempo fa, ecco il reportage del quotidiano spagnolo El Pais che si dice certo che le trattative per la creazione di questo nuovo super-torneo siano già molto avanzate. Neanche il tempo, insomma, di vedere la nuova Champions League, al via dalla prossima stagione, ed i signori e padroni dell’universo pallonaro starebbero già pensando ad un’ulteriore evoluzione.

Uefa ed Eca vanno a braccetto

Secondo il quotidiano spagnolo invece di un torneo tra i club più prestigiosi del Vecchio Continente, quasi esclusivamente ad invito, l’idea della Uefa e dell’Eca, l’associazione delle squadre più importanti d’Europa, salverebbe un attimo la faccia. Dopo la levata di scudi continentale dopo l’annuncio a sorpresa della Superlega, sarebbe stato impossibile riproporre l’idea senza modifiche sostanziali. Stavolta, quindi, si parlerà di un campionato a tre livelli, ognuno composto da 18 squadre selezionate tra tutti gli stati europei. L’idea stessa di promozione e retrocessione, pietra angolare del sistema calcio europeo, verrebbe garantita con quattro promozioni e quattro retrocessioni dalla seconda alla terza divisione. I club top, invece, sarebbero garantiti dal fatto che nella massima divisione accederebbero solo due squadre: non proprio la garanzia assoluta della Superlega originale, ma un compromesso a quanto pare accettabile.

Ceferin Figo Monaco 2023

La nuova lega sarebbe, insomma, un salto di qualità rispetto al sistema attuale, introducendo un principio finora visto come il fumo nell’occhio da quasi tutte le federazioni: un super-campionato europeo, più ricco e prestigioso rispetto a quelli nazionali. La Uefa è da anni che cerca di allargare il campo verso i campionati top senza allo stesso tempo perdere i voti di quelli meno importanti, equilibrismo molto complicato che, però, ha impedito il collasso del sistema. L’evoluzione del resto del mondo dello sport, dove ad averla vinta sono sempre stati coloro che hanno in mano i cordoni della borsa, ha spinto il governo del calcio europeo a scendere a più miti consigli. Di fronte alla prospettiva di perdere il controllo del giocattolo, come successo alle varie federazioni dei motori, del tennis e del golf, Ceferin ha scelto la via del realismo. Il fatto che stoni pesantemente con quanto detto a suo tempo, a quanto pare, non è un problema.

Tante partite, poco tempo

Secondo quanto riportato da El Pais, ci sarebbero nomi provvisori per le tre divisioni di questo super-campionato: Superlega, Lega Europa e Lega Aspirante. Non è ancora chiaro, invece, come funzioneranno le retrocessioni in prima divisione: i club dell’Eca, infatti, vorrebbero qualcosa di simile a quanto visto nell’Eurolega di basket, con la retrocessione calcolata sulla posizione media nelle ultime tre o addirittura cinque stagioni. Il problema dei problemi è però un altro: come riuscire a sistemare ben 34 partite nel già affollatissimo calendario del calcio europeo? La soluzione di compromesso potrebbe essere dividere le 18 squadre in due gironi all’italiana e avere veri e propri playoff, fino ad arrivare alla finalissima, evento che dal punto di vista degli ascolti varrebbe una vera e propria fortuna.

Ceferin Olanda Croazia

Per evitare, poi, che i campionati nazionali diventino del tutto irrilevanti, c’è chi propone un cospicuo bonus monetario da parte della Superlega alle squadre che fanno meglio nei campionati nazionali, oltre, ovviamente, ad una percentuale dei ricavi del campionato europeo secondo i punti fatti. Per evitare, poi, l’affaticamento eccessivo dei giocatori, si suggerisce di estendere a 34 il numero di giocatori in rosa, favorendo ulteriormente le squadre più ricche.

Le indiscrezioni finiscono più o meno qui ma sicuramente sentiremo parlare a lungo di questa vicenda paradossale, nella quale si proverà a far credere al tifoso medio che si sta lavorando per il bene di tutti. Il sospetto è che, in realtà, a Ceferin interessi soprattutto aumentare la torta da dividere e, soprattutto, decidere chi e quanto prenderanno i vari protagonisti. Così è, se vi pare.

Se non vi pare, è così lo stesso.

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