Leggi il settimanale

Coppa Italia, come arrivano le grandi alle sfide degli ottavi di finale

Le gare di Coppa Italia, a partire dalla partita di cartello Lazio-Milan, offriranno spunti importanti sulla forma delle squadre top della Serie A. Vediamo come arrivano Juventus, Napoli e Inter a questi ottavi

Coppa Italia, come arrivano le grandi alle sfide degli ottavi di finale

Se la testa di molti è già al Natale, il mese di dicembre del calcio italiano inizia con gli ottavi di finale della Coppa Italia e l’ingresso delle grandi della Serie A. Anche se l’attenzione di molte rimarrà sicuramente sulla lotta a cinque per la vetta del campionato, gli incroci che si giocheranno nel turno infrasettimanale potranno offrire indicazioni importanti sullo stato di forma delle big all’inizio di un mese che potrebbe risultare decisivo non solo per il titolo di campione d’inverno. Vediamo quindi come arrivano e cosa aspettarci dalle sfide che vedranno quasi tutte le squadre di vertice della Serie A impegnate da martedì 2 a giovedì 4 dicembre.

La Juve di Spalletti alla prova Udinese

La partita di martedì alle 21 che vedrà i bianconeri ospitare allo Stadium l’Udinese di Runjaic è di quelle che hanno scritto “mina vagante” a caratteri cubitali. Se Luciano Spalletti sarà costretto ad un deciso turnover per risparmiare parecchi giocatori chiave, il rischio di una brutta figura è sempre presente. Il segnale che il tecnico toscano ha lanciato al gruppo alla vigilia, però, è di tutt’altro tenore: “Qui bisogna essere belli, non solo vincenti: la gente ha il palato fine”. Più facile a dirsi che a farsi, specialmente dopo aver perso Dusan Vlahovic, centravanti difficile da rimpiazzare: se il tecnico di Certaldo ha confermato l’opzione Yildiz falso nove, la cosa non convince del tutto buona parte del tifo bianconero. Il problema dei problemi, però, è un altro: il mese di dicembre è fondamentale per la Vecchia Signora, visto che, prima di Natale, la Juve dovrà affrontare Napoli, Bologna e Roma, un trio di partite da vincere a tutti i costi.

Juventus Cagliari Spalletti

A preoccupare non poco l’ex ct della Nazionale è il fatto che l’Udinese abbia già dimostrato un talento da “ammazzagrandi” e che il tempo per recuperare dalla sfida con il Cagliari sia stato davvero poco. La difesa dovrebbe vedere una pausa per Kalulu ed il rientro da titolare di Gatti, Miretti fin dal primo minuto e, forse, il ritorno di Koopmeiners sulla mediana, con l’inserimento di Zhegrova previsto nel secondo tempo. L’attenzione di molti, però, sarà concentrata sull’inedita coppia di avanti: David ed Openda, finora molto deludenti, hanno un’occasione forse irripetibile per salvare la loro stagione e mettere a tacere i tanti critici. La Coppa Italia non sarà mai l’obiettivo numero uno per la Juventus ma uscire già agli ottavi non farebbe altro che rinfocolare le polemiche che continuano ad imperversare alla Continassa. Una vittoria contro i friulani sarebbe importante più dal punto di vista psicologico, il modo migliore per mettere in discesa un mese da prendere con le molle che potrebbe decidere il futuro del tecnico toscano alla corte di Madama.

Napoli, il peggio è forse passato?

Mercoledì alle 18 scenderà in campo al Maradona il Napoli di Antonio Conte, a caccia del biglietto per i quarti di finale contro il Cagliari. In realtà, ad interessare i tifosi partenopei non è tanto il risultato, dato quasi per scontato, ma la necessità di confermare la svolta nel gruppo che è valsa la rinascita dei campioni d’Italia dopo un periodo davvero orribile. Non più di 20 giorni fa, i tanti infortuni e la sconfitta pesante a Bologna sembravano aver messo già fine alla stagione dei campani. Quando Conte ha approfittato della pausa nazionali per prendersi una settimana di pausa, le speculazioni su una rottura con la società si erano moltiplicate, portando ancora più confusione in un ambiente sull’orlo di una crisi di nervi. Invece la mossa ad effetto del tecnico pugliese ha funzionando: il Napoli si è scrollato di dosso i tanti dubbi mettendo in cascina tre vittorie consecutive che hanno riportato un certo entusiasmo a Castel Volturno. Psicologia a parte, Conte ha trovato il modo di cambiare quanto basta gli schemi dei partenopei, recuperando un paio di giocatori fondamentali per il futuro.

Roma Napoli Conte bordocampo

Il passaggio al 3-4-2-1 è stato accompagnato al ritorno in auge di David Neres, messo in ombra ad inizio stagione dall’arrivo di Kevin De Bruyne. Una volta infortunato il talento belga, il brasiliano è tornato a fare il bello e il cattivo tempo sulla fascia, collaborando con un altro giocatore che si era fatto parecchia panchina ad inizio stagione, l’olandese Noa Lang. La gara con il Cagliari, però, riproporrà l’eterno dilemma per il tecnico partenopeo: quanto e come impiegare alcuni giocatori del tutto irrinunciabili. Lobotka e McTominay si sono rivelati una delle migliori coppie di mediana del campionato, con lo scozzese che brilla nel ruolo di incursore. Il rischio che arrivino alle partite più importanti scarichi è però sempre presente, specialmente ora che Conte non potrà contare sulla fisicità di Anguissa a centrocampo. Il ritorno in rosa di Lukaku potrà consentire ad Hojlund di rifiatare ma la gestione delle energie rimarrà un problema complicato, almeno fino al calciomercato di gennaio. A questo punto l’importante sarà evitare l’ennesima eliminazione a sorpresa ma soprattutto ulteriori infortuni che renderebbero il dicembre dei campani un vero e proprio calvario.

Inter in bilico tra passato e futuro

La partita che vedrà l’undici di Cristian Chivu affrontare al Meazza il Venezia mercoledì alle 21 non è sicuramente di quelle che fanno battere il cuore al popolo nerazzurro. Eppure l’incrocio con i lagunari potrebbe consentire al tecnico rumeno di risolvere alcuni dei problemi annosi che hanno finora limitato la corsa della sua squadra. Alle fiammate dei tanti giocatori di talento o ai momenti nei quali l’Inter sembra in grado di battere chiunque, si alternano preoccupanti pause: il primo tempo contro il Pisa all’Arena Garibaldi ha visto una squadra lenta, svogliata, prevedibile. Se, al contrario del finale contro l’Atletico, stavolta i tre punti sono arrivati, l’impressione è che l’Inter sia ancora a metà del guado tra il passato ed il futuro. A complicare la vita a Chivu è sicuramente il fatto che non tutti i nuovi inserimenti abbiano convinto: se Pio Esposito e Bonny sono in grado di fornire ottime alternative alla ThuLa, il resto dei nuovi arrivi non ha ancora convinto.

Pisa Inter Sucic

Il caso Sucic è forse il più frustrante per i tifosi della Beneamata: sprazzi di bel gioco, talento assoluto che si alternano a partite anonime, nelle quali sembra costretto a recitare un copione niente affatto nelle sue corde. Il percorso di Diouf, invece, è più regolare: a Pisa i passi avanti sono stati evidenti sia dal punto di vista della personalità che dell’efficacia in campo. Il problema dei problemi è, però, Luis Henrique; invece di essere quell’esterno in grado di saltare l’uomo e scompaginare le carte, il brasiliano si è fatto notare per gli errori e per l’inconsistenza in campo. La sfida con il Venezia sarà importante per stabilire le gerarchie interne allo spogliatoio e per sperimentare nuovi schemi in vista degli impegni delle prossime settimane. Se i risultati certo non mancano, il nuovo tecnico dell’Inter dovrebbe avere il coraggio di fare scelte anche impopolari per completare la transizione e dare via ad un nuovo ciclo.

Milan, può bastare il corto muso?

La trasferta del Milan all’Olimpico contro la Lazio di giovedì alle 21 è sicuramente la partita di cartello degli ottavi di Coppa Italia e non solo per il finale all’insegna delle polemiche della gara di domenica sera. I rossoneri di Max Allegri sono riusciti a portarsi in testa alla classifica di Serie A ed approfittare al meglio del tempo concesso dall’esclusione dalle coppe europee. Proprio il fatto di esser rimasti fuori dall’Europa che conta rende la rincorsa alla Coppa Italia quantomai cruciale per i rossoneri, specialmente dopo la delusione della finale persa contro il Bologna. Riaprire la bacheca dei trofei sarebbe importante per la società ma non quanto l’approdo al fondamentale quarto posto, con relativa iniezione di fondi legati alla Champions League. Se fare come il Napoli di Conte, uscito male e in fretta dalla Coppa Italia, potrebbe consentire all’undici di Allegri di concentrarsi esclusivamente sul campionato, un passo falso del genere potrebbe causare scossoni importanti in uno spogliatoio finora molto compatto. Se i biancocelesti scenderanno in campo con il dente avvelenato, il Milan è stato finora perfetto contro le grandi: le vittorie contro Roma, Inter, Napoli e Bologna sono arrivate tutte con lo scarto minimo, in puro stile allegriano, ma sono un segnale di salute non indifferente.

Milan Lazio Modric

Il famoso “corto muso” non fa certo andare in brodo di giuggiole i tifosi ma ha consentito ai rossoneri di tornare in testa nonostante i sette punti persi contro Cremonese, Pisa e Parma, vero e proprio tallone d’Achille del Diavolo. A questo punto resta da capire quanto Allegri vorrà puntare sulla Coppa Italia e se resisterà alla tentazione di operare un turnover importante per risparmiare alcuni giocatori chiave. Se il cuore e l’anima del Milan rimane l’eterno Luka Modric, il quarantenne croato è apparso un po’ a corto di fiato contro la Lazio, commettendo errori davvero inusuali per uno della sua classe. L’umiltà dimostrata in campo dal campione croato e la sicurezza che trasmette al reparto sono insostituibili: se dovesse infortunarsi e perdere parecchie partite, la stagione del Milan ne soffrirebbe assai. Il timore di molti è che, alla lunga, la strategia del corto muso possa ritorcersi contro ai rossoneri: anche se sta vivendo una stagione memorabile, non è detto che Maignan sia sempre in serata di grazia. Vedremo se i rossoneri saranno in grado di fare quel salto di qualità necessario per vincere in maniera più netta e convincente.

Bologna e Atalanta, partite cruciali

Se le stranezze del calendario della Coppa Italia hanno costretto Roma e Como a giocare i rispettivi ottavi di finale il 13 e 27 gennaio 2026, le gare che vedranno scendere in campo Bologna ed Atalanta offrono comunque spunti molto interessanti agli appassionati di calcio. La prima a scendere in campo sarà la Dea di Palladino, che affronterà al Gewiss Stadium mercoledì alle 15 il Genoa di Daniele De Rossi, reduce dalla prima vittoria in campionato. Dopo un inizio complicato, i bergamaschi hanno messo in cascina due vittorie cruciali, demolendo prima l’Eintracht Francoforte in Champions, poi la Fiorentina in campionato. Il compito dell’undici dell’ex tecnico del Monza è chiaro: continuare a crescere ed esprimere quel calcio spettacolare ed efficace che aveva impressionato così tanto durante l’era Gasperini. Il Genoa non ha ancora assorbito del tutto le lezioni dell’ex capitano della Roma ma sicuramente non sarà un ostacolo semplice per i lombardi.

Bologna Cremonese Orsolini

Giovedì alle 18, invece, il Bologna di Italiano ospiterà al Dall’Ara il Parma in un derby emiliano che assume un’importanza insolita, visto che arriva a soli tre giorni dall’implosione in campionato contro la Cremonese. Il tonfo interno contro i grigiorossi è tanto più pesante proprio perché arriva nel momento migliore della stagione per i felsinei, che si erano riportati sotto al gruppo di testa in campionato ed inanellato vittorie importanti in Europa League. I ducali del giovane Carlos Cuesta non stanno vivendo certo un momento brillante in campionato ma si sono dimostrati in passato capaci di complicare la vita a molte grandi, cosa che rende l’incrocio di Coppa Italia una gara da prendere con le molle per Italiano.

Più che l’accesso ai quarti, piuttosto probabile, il tecnico emiliano sarà a caccia di conferme da alcuni giocatori chiave, a partire da quell’Orsolini croce e delizia del popolo rossoblu. Vincere e convincere sarebbe il modo migliore per mettersi alle spalle lo stop con la Cremonese ed iniziare al meglio un mese fondamentale per gli emiliani.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica