Duvan Zapata, l'infortunio è grave: stagione finita, c'è la rottura di legamento e menischi

Lesione di legamento crociato anteriore, del menisco mediale e del menisco laterale: questa l'impietosa diagnosi per Duvan Zapata costretto ad almeno sette mesi di stop

Duvan Zapata, l'infortunio è grave: stagione finita, c'è la rottura di legamento e menischi
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La notizia più temuta e quella peggiore possibile è arrivata ed è una mazzata per il Torino e per il suo bomber, Duvan Zapata, reduce da un brutto infortunio quasi al termine (l'83') della gara contro l'Inter che l'ha costretto a uscire dal campo in barella e in lacrime. L'esito degli esami di oggi, lunedì 7 ottobre, è stato impietoso: per l'attaccante stagione finita a causa della rottura del legamento crociato anteriore e dei menischi, tempi di recupero stimati in almeno sette mesi.

La nota del Torino

"Gli accertamenti strumentali cui è stato sottoposto Duvan Zapata, uscito anzitempo dal campo nella gara contro l'Inter, hanno evidenziato una lesione del legamento crociato anteriore, del menisco mediale e del menisco laterale. Tutto il Torino Football Club abbraccia affettuosamente Duvan con l’augurio di rivederlo al più presto protagonista in campo con la maglia granata", fa sapere la società granata sul proprio sito web e sui social. Sfortuna nella sfortuna, si tratta di una tripla lesione che terrà l'ex attaccante dell'Atalanta lontano dai campi da gioco almeno fino a maggio. Questo significa che sarà praticamente impossibile vederlo in campo nella stagione di Serie A 2024/2025.

Cosa è successo contro l'Inter

Come accennato, a sette minuti dalla fine della gara contro i nerazzurri che il Torino ha perso 3-2 nella scorsa giornata di campionato, si era subito compresa la gravità della situazione perché il ginocchio sinistro ha avuto un movimento innaturale e subito dopo il calciatore è finito per terra senza più riuscirsi a rialzare. San Siro è rimasta per alcuni secondi con il fiato sospeso, sono arrivati in maniera trasversale gli auguri di una pronta guarigione nella speranza che non si trattasse di nulla di grave ma così, purtroppo, non è stato.

La tipologia di infortunio

Si tratta di una problematica molto comune soprattutto nel calcio (ma anche nello sci) che prevede, quasi sempre, l'operazione chirurgica. Nel 90% dei casi il calciatore si riprende completamente tornando ai suoi livelli ma le tappe non si possono bruciare e, di conseguenza, servono almeno 7-9 mesi prima di poter tornare a giocare. Oltre ai legamenti, stavolta c'è anche una doppia lesione che riguarda il menisco mediale e laterale: non cambia nulla sui tempi di recupero ma un ulteriore aggravio per Zapata il cui infortunio è di seria entità. In questa sfortunatissima stagione, l'attaccante colombiano aveva già segnato tre reti in campionato mentre dal suo arrivo al Torino, nel settembre del 2023, può contare 16 gol totali in 45 partite.

Duvan Zapata

La nota delle società

"Sempre vicini a chi ha onorato la nostra maglia. Forza Duván": è questo il messaggio social che arriva affettuosamente dalla Sampdoria, ex squadra di Zapata che in maglia blucerchiata ha giocato nella stagione 2017-2018 chiudendo con 31 presenze e 11 reti. "In bocca al lupo Duvan. Ti aspettiamo presto in campo!", ha scritto l'Inter su X mostrando molta sensibilità per l'infortunio al colombiano nella gara contro i nerazzurri dello scorso fine settimana. "Ti aspettiamo presto in campo, Duván": è questo il messaggo scritto su X dalla Lega Serie A per esprimere la vicinanza all'attaccante del Torino.

Le parole di Spalletti

Nel frattempo è iniziato il ritiro di Coverciano con i giocatori della Nazionale che dovranno affrontare due gare di Nations League giovedì contro il Belgio e lunedì contro Israele: il ct, Luciano Spalletti, in conferenza stampa è intervenuto su una tematica molto calda in questo periodo che riguarda i numerosi infortuni di questo primo scorcio stagionale per i calciatori non soltanto della Serie A ma anche dei massimi campionati europei e che, visto il calendario sempre più denso di impegni, bisognerebbe attrezzarsi diversamente. "Per me non si gioca troppo, per me bisogna essere attrezzati per giocare molto. Bisogna far giocare anche chi è dietro, far crescere tutti.

Però quando non si fa risultato si dice che è colpa delle scelte, delle riserve, non si favorisce questa crescita. Se si continua a fare questi ragionamenti vuol dire restare attaccati a degli alibi: si può giocare spesso e fare un calcio di alto livello, è chiaro che poi vanno valutati anche gli avversari".

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