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Ecco i cinque colpi di mercato che potranno sorprendere tutti

Ogni estate il calciomercato regala sempre colpi sorprendenti. Chi potrebbero essere le rivelazioni di quest'anno? Proviamo a fare qualche previsione

Ecco i cinque colpi di mercato che potranno sorprendere tutti
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Evviva il calciomercato. Sognare sotto l'ombrellone grandi colpi è una consuetudine che da sempre accomuna tifosi di ogni età e qualsiasi squadra. Purtroppo però sono tempi duri per la Serie A e per i club italiani ed è sempre più difficile veder approdare nel nostro campionato grandi top player, come avveniva in passato.

Quest'anno, oltre alla nota supremazia economica della Premier League ci si è messo anche l'ingresso prorompente nel calcio dell'Arabia Saudita, che sta strappando ai campionati europei top player e non, con il pagamento di ingaggi elevatissimi. Le grandi difficoltà nel fare mercato costringono perciò i dirigenti delle nostre società a scommettere su giovani talenti prima che ci arrivino altre squadre. Una strategia di sicuro più complessa rispetto a quella di acquistare calciatori già affermati, che richiede grandi abilità di scouting. Proviamo a scoprire cinque colpi (poco reclamizzati) che potrebbero sorprendere nella prossima stagione.

Mateo Retegui (Genoa)

Chiamarlo rivelazione forse è un po' riduttivo, visto che su Mateo Retegui ci ha già scommesso già Roberto Mancini, convocandolo in Nazionale. Una fiducia subito ricambiata con due gol in tre presenze con la maglia dell'Italia. L'exploit in azzurro sembrava aver acceso l'interesse di grandi club in Italia (su tutti l'Inter) ma anche europei come l'Eintracht Francoforte. Alla fine è stato il Genoa a puntare su Retegui, come uomo di punta dopo il ritorno in Serie A, acquistandolo al prezzo di 15 milioni.

Cresciuto nel settore giovanile del Boca Juniors, ha debuttato in prima squadra nel 2018 alla Bombonera, subentrando a Carlos Tevez negli ultimi minuti. Poi due prestiti all' Estudiantes di La Plata e al Talleres di Cordoba, prima di passare al Tigre nel 2022. Con la maglia del Matador esplode già nella prima stagione, mettendo a segno 23 gol in 42 presenze totali. Mancini lo adocchia subito e lo convoca. Ora il passaggio al Genoa. Retegui è un centravanti che interpreta il ruolo in modo moderno: rapido, fisico, forte nel colpo di testa, vede la porta, ma all’occorrenza sa arretrare per accorciare i reparti.

Per caratteristiche è movenze ricorda molto un altro argentino German Denis, che ha vestito in Serie A le maglie di Napoli, Udinese e Atalanta. Oppure al Gallo Andrea Belotti. L'esordio agli ordini di Gilardino è stato subito entusiasmante. Nel primo turno di Coppa Italia contro il Modena, ha impiegato 30 secondi per trovare la prima rete in rossoblù, firmando poi la doppietta nel corso del match. L'inizio è davvero incoraggiante. Sulle orme di Diego Milito.

El Bilal Touré (Atalanta)

Negli ultimi anni la dirigenza dell'Atalanta, grazie anche al lavoro straordinario di Gasperini, ci ha abituato a grandissime intuizioni. Quest'anno dopo la cessione capolavoro di Hojlund al Manchester United, la Dea ha scelto di puntare sul gioiello maliano dell'Almeria, El Bilal Touré, sborsando la cifra di 28 milioni più 3 di bonus.

Classe 2001, nonostante gli infortuni, riesce comunque a lasciare il segno nell'Almeria: 7 gol in 21 presenze. Touré è tra i protagonisti della salvezza con i gol al Barcellona, all'Atletico Madrid e pure quello nello scontro diretto con l'Espanyol. Ora l'arrivo in Serie A. È un attaccante mobile come piace a Gasperini, che ama ricevere alle spalle della difesa sulle fasce laterali. Può giocare da punta centrale ma anche come ala destra offensiva. Alto 185 cm, è dotato di un’ottima forza fisica abbinata ad una buona tecnica di base.

È ambidestro e l’attacco della profondità è sicuramente la sua caratteristica peculiare: riesce a dare il meglio di sé in campo aperto grazie alla sua accelerazione. Insieme a Lookman e Scamacca va a formare un attacco sulla carta completissimo.

Lucas Beltran (Fiorentina)

Impossibile non aver pensato a Gabriel Omar Batistuta, quando la Fiorentina ha chiuso l'acquisto di Lucas Beltran. Un colpo fortemente voluto dal club viola che ha portato a conclusione l'affare più caro della sua storia, nonostante l'inserimento deciso della Roma nella trattativa.

Beltran è un centravanti potente e fisico, nonostante sia alto 1.76, veloce e bravo nel dribbling. Classe 2001, cresciuto nelle giovanili del River Plate, con cui è diventato campione d’Argentina nell’ultima stagione con 16 gol in 35 presenze. Ha dimostrato fin da giovane un grande fiuto per il gol. In Argentina sono già partiti i paragoni scomodi: Lucas, per fisico e caratterisiche, è stato associato a Sergio Aguero, anche se il modo di interpretare il ruolo è diverso. Beltran è un giocatore dinamico, ma è molto più attaccante da area di rigore rispetto al Kun, che amava aiutare la manovra offensiva.

Soprannominato "El Vikingo" per via della sua carnagione chiara e la barba rossiccia, il giovane attaccante argentino proverà dunque a ripetere i fasti di Batigol, il che significherebbe entrare per sempre nel cuore dei tifosi e diventare il nuovo idolo di Firenze.

Houssem Aouar (Roma)

L'ha voluto Josè Mourinho e questo è già un bel biglietto da visita. Tra i volti nuovi della Roma di quest'anno c'è Houssem Aouar, centrocampista classe '98 arrivato a parametro zero dopo la fine del contratto con il Lione. Un colpo arrivato in sordina ma da seguire con grande attenzione. Fino a due anni fa il calciatore algerino veniva indicato come uno dei migliori profili in circolazione in Europa. Una brutta annata e qualche infortunio di troppo ne hanno frenato la crescita. Poi la decisione di cambiare dopo una vita a Lione, accettando la corte della Roma.

Aouar può giocare sia in un centrocampo a due, sia come mezzala nel 4-3-3: bravo negli inserimenti, nelle verticalizzazioni e nell'ultimo passaggio, ma meno abile in fase difensiva, deve necessariamente essere affiancato a un mediano "di rottura" che abbia compiti di interdizione. Per caratteristiche può ricoprire quel ruolo di raccordo tra centrocampo e attacco: vede linee di passaggio spesso nascoste ai più. Insomma, non un regista classico, ma un giocatore in grado di accendere la luce e di trovare la giocata negli ultimi 30-40 metri. Da verificare la convivenza con Pellegrini. Farli coesistere sarà la nuova sfida di Mourinho.

Taty Castellanos (Lazio)

Nella storia ci è già entrato, prima ancora di debuttare in Serie A con la maglia della Lazio. Parliamo di Taty Castellanos, il nuovo attaccante dei biancocelesti. Non accadeva dal 1947 che, nella Liga, un calciatore segnasse 4 reti in una partita contro il Real Madrid. Il 24enne argentino ci è riuscito con la maglia del Girona, conquistandosi titoli e spazio sui giornali lo scorso 25 aprile. Una grande annata quella vissuta in prestito ai catalani con cui ha messo a segno 14 gol in 35 presenze, un gran bel bottino. Le qualità mostrate hanno ingolosito la Lazio, che lo ha acquistato dal New York City per 12 milioni di euro.

La mancanza di un sostituto-alternativa a Ciro Immobile è una lacuna che la Lazio si porta dietro da anni. L'acquisto di Castellanos è da vedere proprio in questa ottica. Alto 178 centimetri, si presenta come una punta molto mobile, ma anche veloce e abile nello stretto. In Spagna ha segnato con entrambi i piedi e di testa e si è rivelato un ottimo attaccante. Ama il gioco in profondità e vede la porta, sembra perfetto per il 4-3-3 di Sarri. Per le sue caratteristiche è stato spesso accomunato a Lautaro Martinez e a Sergio Aguero, i due attaccanti a cui sembra più ispirarsi. In prestito al Girona ha fatto benissimo, ora il salto in Serie A.

Di sicuro una bella scommessa su cui puntare.

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