Errori arbitrali epici: ecco le 10 volte che una squadra non meritava di vincere

Nella storia del calcio sono state molte le partite che, secondo i tifosi, sono state indirizzate in maniera decisiva dalle decisioni dell'arbitro. Questa è la nostra personalissima top 10 delle partite "rubate"

Errori arbitrali epici: ecco le 10 volte che una squadra non meritava di vincere

La fine della stagione lascia sempre ruggini nelle varie tifoserie, molte delle quali legate all’operato degli arbitri. Lascio volentieri ad altri il compito di esaminare se le decisioni dei fischietti azzurri abbiano favorito questa o quella squadra. Una cosa è certa: nella lunga storia del calcio si sono viste tantissime partite influenzate dalle scelte dell’arbitro. Tralasciamo per un momento “er gol de Turone”, il gol fantasma di Muntari o le tante altre volte che i tifosi hanno gridato allo scandalo. Altre volte le prestazioni dell’arbitro sono state così disastrose da poter parlare chiaramente di partita rubata. Questa è la nostra personalissima top 10 degli errori arbitrali epici che, ancora oggi, fanno ribollire il sangue ai tifosi.

10) Brasile-Turchia (2002)

Molti se lo saranno dimenticato, ma il mondiale nippo-coreano del 2002 vide una serie infinita di errori arbitrali, tanto da far sospettare a molti che il trionfo finale del Brasile sia stato, per così dire, pilotato. Una prova che molti adducono per confermare questi sospetti è quanto si vide in campo tra Turchia e Brasile. Nel finale di una partita della fase a gironi già influenzata in maniera decisiva da un rigore del tutto inventato, trasformato da Rivaldo nel definitivo 2-1, si vide uno degli episodi più assurdi della colorita storia della Coppa del Mondo.

Quando Hakan Unsal calcia con un po’ troppa energia il pallone a Rivaldo, l’avanti verdeoro fa una delle sceneggiate più indecorose della storia del calcio. Nonostante il pallone l’avesse colpito sulla coscia, Rivaldo si contorce a terra tenendosi la faccia tra le mani. L’arbitro corre dall’altra parte del campo e sventola il rosso in faccia al difensore turco. La cosa veramente incomprensibile è come non abbia chiesto delucidazioni al guardialinee, che aveva visto come erano andate davvero le cose. La sceneggiata finì per causare infinite polemiche ed una multa a Rivaldo. Magari, senza quella vittoria “rubata”, la Turchia avrebbe evitato di incrociare la Seleçao in semifinale.

9) Chelsea-Manchester United (2010)

Se in Italia si sprecano le ironie sui favori arbitrali nei confronti delle grandi, il fenomeno non è certo limitato alla Serie A. In Inghilterra, infatti, per anni si è discusso di come gli arbitri spesso dimenticassero di alzare la bandierina quando giocava il Chelsea. Se gli episodi sono stati parecchi nel corso degli anni, le decisioni che, almeno a sentire i tifosi dei Red Devils, consegnarono all’undici di Ancelotti il titolo della Premier League nel 2010 furono davvero egregie. Il Manchester United si vide oggetto di una serie di decisioni nel corso degli scontri diretti contro il Chelsea, abbastanza da consegnare ai Blues il titolo. L’episodio che molti ricordano è il gol del vantaggio nello scontro che si sarebbe rivelato decisivo a fine stagione, la rete segnata all’Old Trafford da Didier Drogba, in evidente posizione di fuorigioco.

Se andate a Manchester, troverete qualcuno ancora oltraggiato dal fatto che il guardialinee, perfettamente in linea, non si sia accorto che l’avanti africano aveva l’intero corpo in fuorigioco. I fedelissimi del Chelsea hanno da ridire sul gol di Macheda, viziato da un fallo di mano, ma non è l’unico errore. All’andata le cose erano andate in maniera altrettanto controversa, visto che il primo gol di Rooney allo Stamford Bridge fu annullato per un fuorigioco inesistente. Il gol di Terry che valse i 3 punti al Chelsea, poi, era stato segnato con Drogba, in fuorigioco, che bloccava Van der Sar. Lo United si sarebbe vendicato l’anno dopo, ma molti a Manchester rimpiangono ancora il titolo “rubato” del 2010.

8) Inghilterra-Germania Ovest (1966)

Se la sensazione dei tifosi è che le cose non siano mai andate così male come negli ultimi mesi, gli errori arbitrali e le partite più o meno aggiustate non sono certo una novità. Si potrebbe discutere a lungo dei favori che godette l’Italia di Pozzo nel mondiale del 1934 o delle porcherie combinate per favorire l’Argentina della giunta militare nel 1978 ma preferiamo sorvolare sulle fin troppe entrate a gamba tesa della politica nel mondo del calcio. Pochi episodi, però, hanno causato così tante polemiche come il gol decisivo della finale del mondiale del 1966, che consegnò l’unica vittoria ai padroni di casa dell’Inghilterra.

La finale era stata piena di polemiche ma nessuno si aspettava che il 3-2 di Geoff Hurst, sarebbe diventato il gol-non-gol più famoso della storia. L’arbitro svizzero Dienst non sapeva che pesci prendere e chiese al guardialinee Bahramov, che decise a favore dell’Inghilterra. L’Unione Sovietica era stata eliminata in semifinale dai tedeschi e molti considerarono questa la vendetta del fischietto azero. Senza quel gol, le cose sarebbero potute andare in maniera diversa. Gli inglesi hanno usato la tecnologia per dimostrare che il pallone era entrato ma la cosa non ha convinto i tedeschi, che considerano questo uno dei furti più clamorosi di sempre.

7) Germania-Usa (2002)

Possibile che tra i dieci più atroci errori arbitrali ben quattro siano successi nel corso del mondiale del 2002? La cosa è sicuramente discutibile, ma in quelle poche settimane si videro davvero delle cose indecenti, come la decisione che praticamente eliminò dal mondiale la nazionale statunitense. Team Usa stava vivendo uno dei migliori mondiali di sempre, specialmente dopo aver eliminato agli ottavi di finale i rivali storici del Messico. L’incrocio ai quarti di finale contro la Germania sembrava un’impresa impossibile ma gli statunitensi dimostrarono di potersela giocare alla pari anche con l’undici di Rudi Voeller. Quando al 39’ Michael Ballack riuscì a trovare il gol del vantaggio, sembrò l’inizio della fine per gli americani ma le cose non andarono affatto così.

Dopo l’intervallo, gli Stati Uniti schiacciarono la Germania e, al 50’ avrebbero anche trovato il pari. Su un calcio d’angolo teso, Gregg Berhalter riuscì a deviare il pallone verso la porta difesa da Oliver Kahn. Il portiere del Bayern ci mise la mano ma la sfera sarebbe sicuramente entrata in porta se non ci avesse messo letteralmente una mano il difensore Torsten Frings. L’arbitro ignorò del tutto la chiarissima deviazione e non concesse il calcio di rigore. La delusione fu enorme e Team Usa non riuscì più a minacciare la porta tedesca, uscendo mestamente dal mondiale per 0-1. Nessuno in America ha mai dimenticato quello che continuano a considerare un vero e proprio furto.

6) Spagna-Corea del Sud (2002)

Oltremanica uno dei detti più famosi recita che karma is a bitch, ovvero che il karma, prima o poi, presenta il conto. Nessuno, però, si aspettava che quella Spagna che aveva preso in giro in ogni modo l’Italia, eliminata a sorpresa dalla Corea del Sud nello scandaloso mondiale nippo-coreano del 2002, avrebbe dovuto pentirsi così presto di quanto detto. Se lo chiedete ad un tifoso delle Furie Rosse, l’arbitraggio dell’egiziano Gamal Ghandour e dei suoi assistenti è uno dei più grandi crimini contro il gioco del calcio. Nessuno, probabilmente, riuscirà mai a convincere i tifosi dell’Italia ma, in effetti, l’arbitraggio del fischietto nordafricano fu al limite dell’indecenza.

Se l’ineffabile Moreno fu costretto ad inventarsi ogni sorta di schifezza, Ghandour non dovette far altro che annullare alla Spagna di Camacho due gol che, ancora oggi, sembrano perfettamente regolari. Dopo un primo tempo dominato in lungo e in largo dalla Roja, quando la punizione di De Pedro venne deviata in porta da Kim Tae Young, tutto sembrava chiaro. L’arbitro annullò il gol per il sempre controverso “fallo di confusione”. Il secondo errore è incredibile: due minuti nel supplementare, Joaquin mise un bel cross per Morientes, che segnò il golden goal. Il guardialinee alzò la bandierina, dicendo che il pallone era finito fuori: i replay mostrarono subito che le cose non stavano affatto così. Alla fine la Corea passò ai rigori ma il verdetto della Storia è chiaro: quel quarto di finale sarebbe dovuto finire diversamente.

5) Amburgo-Paderborn (2005)

In Italia, il calcio tedesco sembra un’oasi felice. Zero petrodollari, proprietà per il 50+1% in mano ai tifosi, biglietti tutto sommato a prezzi popolari, tutte cose che alle nostre latitudini sarebbero impensabili. Eppure, non moltissimi anni fa, il calcio tedesco fu scosso da uno scandalo molto grave, che costrinse a ripensare il rapporto con i fischietti. La pietra del contendere fu un incrocio tra una delle più importanti squadre di Germania, l’Amburgo e una squadra minore, il Paderborn. La gara di Coppa di Germania sembrava indirizzata tranquillamente dalla parte dell’Hsv, avanti tranquillamente di due reti. Fu a questo punto che il signor Robert Hoyzer fece di tutto per ribaltare il risultato.

Cosa si inventò l’arbitro? Davvero di tutto: prima di tutto un rigore per un contatto davvero inesistente in area che lasciò i giocatori dell’Amburgo di sasso. Poi pensò bene di espellere il miglior giocatore degli anseatici, Mpenza, tanto per dare una mano alla squadra della Westfalia. Dopo una rimonta rocambolesca ed il gol del vantaggio piuttosto discutibile, Hoyzer assegnò un secondo rigore che grida vendetta al cielo. 4-2 Paderborn, sconfitta che costò pure la panchina al tecnico dell’Amburgo. Solo incompetenza? Assolutamente no, Hoyzer era stato pagato profumatamente: oltre 50.000 euro e una televisione a schermo piatto. Quando lo scandalo fu scoperto, finì in galera per due anni e cinque mesi.

4) Argentina-Inghilterra (1986)

Possibile che il gol del secolo sia oscurato da una decisione arbitrale del tutto incomprensibile? Evidentemente sì, considerato che il gol che valse all’Argentina il vantaggio nel catino infernale dell’Estadio Azteca fu viziato da un evidentissimo fallo di mano. Giocare il quarto di finale del mondiale messicano proprio contro l’Inghilterra, dopo la sconfitta nella guerra delle Falkland di pochi anni prima, non sarebbe mai potuta essere una partita come le altre. Il modo nel quale il talento trascendentale che, di lì a qualche giorno, avrebbe consegnato all’Albiceleste il suo secondo titolo mondiale, portò in vantaggio l’undici di Bilardo sarebbe entrato nella storia del calcio.

L’Argentina non riusciva a trovare spazio ma tutto cambiò quando Maradona si trovò ad inseguire il passaggio di ritorno deviato da Hodge. Vista la differenza in altezza con Shilton, l’avanti del Napoli pensò bene di aiutarsi con il pugno. Nonostante la reazione furibonda degli inglesi, non ci fu niente da fare. Nel post-partita, Diego definì quella la mano de Diòs ma, per non saper né leggere né scrivere, poco dopo segnò il gol del secolo, che passò alla storia con la definizione di Victor Hugo Morales, barrilete cosmico. Eppure, nel finale, l’Inghilterra sfiorò il pari più volte. Senza quell’errore arbitrale le cose sarebbero potute andare diversamente.

3) Irlanda-Francia (2010)

Le accuse di combine sono fin troppo comuni nel calcio e meriterebbero un articolo a parte. Talvolta, però, le cose sono fatte in maniera talmente raffazzonata da diventare quasi comiche. Quando Francia ed Irlanda si trovarono di fronte per giocarsi un posto per i mondiali del 2010 in Sudafrica, il fatto che la Fifa vedesse con orrore l’assenza della finalista a Berlino era un segreto di Pulcinella. Eppure, l’Irlanda se la stava giocando fino alla fine, battendo 1-0 allo Stade de France Les Bleus a pochi minuti dalla fine dei supplementari. A questo punto i rigori sembravano quasi certi, facendo sperare in una storica qualificazione. Nel finale di partita, però, ci pensò una decisione arbitrale a “sistemare” le cose.

In uno degli ultimi attacchi a disposizione dei padroni di casa per superare l’arcigna difesa schierata da Giovanni Trapattoni, una punizione di Malouda verso il palo lontano arrivò dalle parti di Thierry Henry. Marcato stretto, il giocatore del Barcellona controllò due volte la sfera con la mano prima di mettere verso il centro dell’area un cross che Gallas infilò in qualche modo in porta. I giocatori irlandesi non riuscirono a credere che un palleggio cestistico del genere fosse passato inosservato ma le proteste furono inutili. Henry ammise tutto qualche tempo dopo ma se la prese con l’arbitro: “avrebbe dovuto vederlo”. La Francia fece una pessima figura al mondiale, ma in Irlanda non si dimenticheranno per chissà quanto il furto del secolo.

2) Francia-Germania Ovest (1982)

Se gli errori arbitrali sono più o meno all’ordine del giorno, quando rovinano una delle più belle partite della storia del calcio sono ancora più memorabili. Nel luglio del 1982, con l’Italia di Bearzot che aveva già staccato il biglietto per il Bernabeu battendo la Polonia di Boniek, si trovarono di fronte nel catino infuocato del Sanchez Pizjuan Francia e Germania Ovest, pochi si sarebbero aspettati che la semifinale del mondiale sarebbe stata decisa da un errore arbitrale. Il fischietto olandese Corver, dopo una serie di piccoli errori, commise uno svarione terribile nel secondo tempo che chiaramente influì sul risultato finale della partita.

Lanciato in maniera perfetta da Michel Platini verso la porta, Patrick Battiston si trovò a tu per tu con il portiere tedesco Schumacher. L’avanti francese se lo vide correre contro e provò a beffarlo con un pallonetto verso il palo lontano ma il numero uno del Colonia si disinteressò completamente del pallone, colpendolo con il ginocchio. Il centrocampista del Saint-Etienne uscì dal campo in barella, con tre costole incrinate e danni alle vertebre, costringendo Hidalgo ad usare la sua ultima sostituzione. Incredibilmente Corver non solo non mostrò il rosso a Schumacher ma non concesse nemmeno il calcio di rigore. In 10, probabilmente, gli splendidi supplementari non si sarebbero mai giocati e l’Italia avrebbe dovuto affrontare Platini in finale.

1) Italia-Corea del Sud (2002)

Se chiedeste a qualunque tifoso azzurro chi è stato il peggior arbitro della storia del calcio, ben pochi riuscirebbero a non pronunciare il nome di Byron Moreno. L’arbitro ecuadoregno riuscì nell’impresa di mettere una serie di errori clamorosi durante l’ottavo di finale tra i padroni di casa della Corea del Sud e l’Italia del Trap. Non ci volle molto per rendersi conto che non si trattava di errori casuali, visto che, pochi mesi dopo, fu sospeso per aver “aggiustato” una partita in Ecuador. Quando, nel 2010, fu arrestato a New York con sei chili di eroina nei pantaloni, sembrò un contrappasso dantesco. La cosa che, però, nessun tifoso azzurro ha mai dimenticato è come sembrasse soddisfatto del suo operato dopo ogni singolo disastro arbitrale. Quello che, nazionalismo a parte, rende il suo arbitraggio il peggiore di sempre, è semplicemente la quantità di cappellate commesse in quei lunghissimi 117 minuti.

In quella partita si vide davvero di tutto, un rigore inesistente dopo 3 minuti che sorprese gli stessi asiatici, una gomitata su Del Piero ignorata all’inizio della ripresa, un calcione alla testa di Maldini, per non parlare poi del famoso secondo cartellino giallo a Totti all’88° minuto che, francamente, si fa fatica a spiegare. Il difensore coreano prende in pieno la gamba del Pupone, facendolo volare a terra per poi toccare il pallone. Doveva essere un rigore che avrebbe probabilmente mandato a casa i coreani e, invece, l’Italia dovette giocare i supplementari in dieci. Eppure, nonostante Trapattoni e gli azzurri fossero furibondi, Tommasi trovò pure il golden goal della vittoria nel secondo supplementare. Quando il solito Moreno annullò per un fuorigioco che, probabilmente, aveva visto solo lui, gli Azzurri la presero a ridere.

Il gol del definitivo 2-1 del perugino Ahn Jung-hwan segnò la fine di una delle gare più scandalose della storia del calcio. Il sorriso beffardo di Moreno avrebbe perseguitato a lungo i sogni dei tifosi dell’Italia.

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