Fiorentina, inizia l'era Vanoli: ecco le mosse del nuovo tecnico per uscire dalla crisi

Trovato l'accordo con l'ex allenatore del Torino. Per lui contratto di otto mesi con opzione di rinnovo. Il debutto domenica a Marassi contro il Genoa di De Rossi

Fiorentina, inizia l'era Vanoli: ecco le mosse del nuovo tecnico per uscire dalla crisi
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La Fiorentina volta pagina, dopo il naufragio della gestione Pioli, e lo fa puntando su Paolo Vanoli. Il nuovo tecnico è arrivato in mattinata a Firenze e nel pomeriggio dirigerà il primo allenamento con la squadra. Pronto un contratto di 8 mesi con opzione di rinnovo. Debutterà domenica a Marassi contro il Genoa di Daniele De Rossi, anche lui al debutto stagionale in Serie A. L'accelerata è arrivata dopo la sconfitta per 2-1 sul campo del Mainz, con Galloppa in panchina. A quel punto il nuovo ds Roberto Goretti ha rotto gli indugi, puntando tutto su Vanoli.

Scelto dunque un nome gradito alla piazza che rievoca bei ricordi per i tifosi viola. Fu lui infatti l’autore del gol che nel 2001 regalò di fatto alla Fiorentina l’ultimo trofeo della sua storia, la Coppa Italia vinta contro il Parma. Nella finale di andata al Tardini, la sua zampata nel finale valse l'1-0 che poi, sommato all’1-1 del ritorno al Franchi, consegnò il titolo ai viola di Roberto Mancini. Un cerchio che si chiude per il tecnico lombardo, chiamato a risolvere una crisi nerissima. Con solo quattro punti e zero vittorie all'attivo, la Fiorentina è all'ultimo posto in classifica, un situazione impensabile rispetto alle aspettative di inizio stagione.

La carriera

Il suo modulo preferito è il 3-5-2 e sin dall'inizio del suo percorso da allenatore per un calcio organizzato, solido e propositivo. Dopo aver fatto esperienza nelle Nazionali giovanili, collabora con Antonio Conte, che è un po' il suo maestro, prima al Chelsea poi all’Inter. Poi decide di mettersi in proprio e vola in Russia. Qui vince una coppa nazionale alla guida dello Spartak Mosca, ma a causa del conflitto russo-ucraino in corso decide di non rinnovare con il club moscovita. Il ritorno in Italia è vincente, conquista la promozione in Serie A con il Venezia, un exploit che gli vale l'approdo al Torino. In granata parte benissimo, accendendo l'entusiasmo dei tifosi. Il grave infortunio di Zapata e le contestazioni dei tifosi alla società pesano tanto. Chiude undicesimo, chiudendo anzitempo il rapporto col Toro. Ora, il destino lo riporta a Firenze, l'occasione che aspettava da tanto per spiccare il volo.

Come sarà la nuova Fiorentina

Ma come giocherà la nuova Fiorentina di Vanoli? La difesa a tre sarà la base di partenza. Davanti all'inamovibile De Gea, ci sarà Pablo Marí in posizione centrale, affiancato da Ranieri sul centrosinistra e da uno tra Comuzzo e Pongracic sul lato opposto. Il vero punto di forza del gioco di Vanoli risiede nel ruolo degli esterni, che devono garantire corsa, profondità e cross dalle fasce. Dodo e Gosens, infatti, sembrano incarnare alla perfezione queste caratteristiche. In mezzo al campo si punterà su Mandragora e Nicolussi Caviglia. Si giocano l'altro posto Fagioli e Fazzini. Il principale punto interrogativo riguarda l’attacco. La Fiorentina dispone di un reparto ricco di qualità e soluzioni, con Kean, Gudmundsson, Dzeko e Piccoli.

Vanoli potrebbe optare per un modulo a due punte, con Kean punto fermo dell’attacco e gli altri tre a contendersi la maglia da titolare al suo fianco. In alternativa, Gudmundsson potrebbe fungere da trequartista, in un 3-4-1-2 più offensivo.

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