Fratelli d'Italia per sempre: l'amicizia tra Baggio e Schillaci

L'amicizia tra Schillaci e Baggio, nata durante le notti magiche di Italia '90 e mai esaurita. Il Divin Codino ricorda con affetto l'amico scomparso prematuramente

Fratelli d'Italia per sempre: l'amicizia tra Baggio e Schillaci
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Uno con il quindici dietro alla schiena, l'altro con il diciannove. Non sono i classici numeri destinati agli eroi calcistici, eppure in quell'estate frenetica ed eccitata passata a inseguire un gol nelle notti magiche italiane, sono state le cifre disegnate sulle casacche azzurre dei due trascinatori della squadra di Azeglio Vicini: Roberto Baggio, il genio creativo, e Totò Schillaci, il guastatore e bomber inatteso del nostro Mondiale di casa. Sotto alle cannonate di Totò, "Salvatore" della patria, una nazione intera ha fantasticato di issarsi più in alto di tutte, prima di deragliare a un passo dal sogno chiamato finale.

Maledetti siano i rigori di Napoli contro l'Argentina di Maradona, che poi perderà l'atto conclusivo di Roma contro la Germania Ovest. Intanto, sotto il cielo di quell'Italia rampante e speranzosa erano nate due stelle, quella del "divin codino" Roby Baggio e di Totò Schillaci, il mattore di Italia '90. Nasceva, soprattutto, un'amicizia fraterna fra due ragazzi con il pallone nel cuore. Un cuore che adesso è ferito per la perdita di un caro fratello.

Un'intesa nata sul campo

Riavvolgendo il nastro della vita, ritorniamo a quella notte da dentro o fuori. L'imperativo categorico per l'Italia di Vicini, scarburata e claudicante, è uno soltanto: battere la Cecoslovacchia ed evitare lo spauracchio tedesco. L'attacco è inceppato, Vialli alza bandiera bianca. Il commissario tecnico vara la strana coppia formata dalla stella della Fiorentina Baggio, promesso sposo della Juve, e da Schillaci, centravanti che si è conquistato la convocazione proprio grazie alle prestazioni in bianconero. Il duo funziona e nasce un'intesa favolosa.

Schillaci Baggio screenshot

Totò apre le marcature, mentre Baggio segna uno dei gol più belli della nostra nazionale: partito da centrocampo scarta una miriade di avversari prima di depositare la palla in rete. Opera conclusa e vittoria sigillata sul 2-0. Il binomio resta saldo fino alla semifinale contro l'Argentina, quando Vicini torna a preferire Vialli a Baggio, che subentrerà a partita in corso. Il tandem Schillaci-Baggio ritorna in auge nella finalina contro l'Inghilterra per il terzo posto: gol per entrambi e medaglia di bronzo. Amara consolazione e sipario sulle notte magiche. Non sull'amicizia fra i due protagonisti di quel Mondiale che proseguirà senza ostacoli.

Baggio ricorda l'amico Schillaci, scomparso troppo presto

Dopo il Mondiale Schillaci e Baggio si ritrovano fianco a fianco nella Juventus. La stella di Roby andrà dritta verso la consacrazione internazionale, sublimata con il Pallone d'oro del 1993, mentre quella di Schillaci non riuscirà a ripetere i fasti dell'estate del 1990. Le loro strade sportive si separeranno, ma non quelle dell'amicizia. Oggi, giorno di lutto per la scomparsa prematura di Totò Schillaci, a soli 59 anni, uno dei primi a lasciare un messaggio di cordoglio è stato proprio Baggio che attraverso il suo profilo Instagram ha scritto: "Ciao mio caro amico anche stavolta hai voluto sorprendermi. Rimarranno per sempre impresse nel mio cuore le notti magiche di Italia 90 vissute insieme. Fratelli d'Italia per sempre".

E allora la mente non può che andare a quegli occhi spiritati, pieni di gioia ed emozione, che Totò Schillaci ha regalato al pianeta calcio durante quello splendido Mondiale.

Fotografie iconiche e patrimonio immaginifico della Nazionale italiana al pari dell'urlo di Marco Tardelli a Spagna '82. Baggio e Schillaci saranno Fratelli d'Italia per sempre, uniti da un destino azzurro come la nazionale.

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