
Con l'ok del Consiglio comunale di Milano si apre una nuova era per lo stadio più rappresentativo d'Italia. San Siro come lo conosciamo adesso sarà trasformato. Lo storico impianto sarà abbattuto per lasciare il posto a un altro, più moderno e funzionale, in tempo - secondo i piani - per gli Europei di calcio del 2032.
La road map
Si parte dal primo passaggio una società terza che farà ponte tra Milan-Inter e le Istituzioni che firmerà i rogiti col Comune, acquisendo stadio e aree e versando subito poco più di 70 milioni di euro come anticipo. Come riporta Milano Today il primo passaggio sarà ripianare i debiti verso il Comune di circa 20 milioni di euro dovuti ai lavori di manutenzione straordinaria non eseguiti sul Meazza negli ultimi anni. Nei prossimi mesi sono attesi anche i ricorsi da parte dei vari soggetti interessati.
2026
Dopo il rogito verrà presentato alla città il progetto del nuovo stadio, firmato dall'archistar Norman Foster. Il 2026 sarà dedicato all'accordo di programma e ad altri passaggi burocratici con la preparazione dello studio di fattibilità. Milan e Inter giocheranno per le prossime stagioni in un San Siro a capienza ridotta, ma mano che i lavori procederanno si giocherà in uno stadio in costruzione.
2027-2031
Nel 2027, inizieranno i veri e propri lavori, il cantiere - la cui previsione per i lavori è di 4 anni - sarà aperto nei primissimi mesi del 2027 con lo spostamento del Tunnel Patroclo (interamente a carico del Comune, costo di oltre 80 milioni a scomputo di oneri di urbanizzazione) e l'edificazione dello stadio, che dovrà essere pronto nel 2031. In seguito verrà demolito l'80% del Meazza e verranno avviati i lavori per il verde pubblico, di cui almeno 50mila "autentico", che i club dovranno mantenere per 30 anni, gli edifici commerciali e l'albergo.
L'inaugurazione
Qui ci possono essere pochissimi margini di errore, nel 2031 lo stadio deve essere inaugurato. Il diktat è uno solo: non sono concessi ritardi. Uno stadio pronto ed efficiente con almeno 70mila posti a sedere. Uno stadio moderno per due top club con Milan e Inter. L'attuale Meazza andrà smantellato, quindi in gran parte demolito, con una ragionevole rapidità. Come riporta la Gazzetta dello Sport, l'idea è molto semplice: la demolizione avverrà per step partendo dalla copertura e dal terzo anello (costruito in occasione di Italia '90) e demolito per primo. Poi toccherebbe al secondo anello, costruito nel 1955 e infine, l'ultimo anello ovvero il primo, la cui posa della prima pietra è datata proprio il primo agosto del 1925, cent'anni fa. Contestualmente, man mano che si scende andranno smantellate le torri elicoidali, i passaggi e i tunnel da un settore all'altro e tutte le aree che sono state costruite per l'ultimo ammodernamento. Resterebbe in piedi solo il settore della curva Sud-Est dello stadio, con parte della tribuna arancio e parte della Curva Sud.
Euro 2032
L'Italia a giugno 2032 ospiterà l'Europeo assieme alla Turchia. Si tratta della prima manifestazione sportiva internazionale dopo Italia '90. Entro il 2026 bisogna indicare all'Uefa le cinque città italiane che ospiteranno le gare. Al momento in lizza ci sono 13 città italiane, nei prossimi mesi sarà necessario fare una prima scrematura. Poi, bisognerà presentare stadi e città su cui davvero ci sono cantieri pronti a partire. Di sicuro, al momento l'unico stadio a norma è l'Allianz Stadium di Torino, poi l'Olimpico di Roma, che sarà oggetto di lavori ma non è da escludere che Roma candidi anche il nuovo stadio della Roma, via via tutte le altre città.
Milano è in lizza, ma ad oggi San Siro non ha i requisiti neanche per ospitare la finale Champions del 2027. Se i tempi saranno rispettati l'Italia avrà nuovi stadi e una delle punte di diamante delle nuove infrastrutture sarà la nuova casa di Milano.