Tango, un gioco da ragazze

Il Giappone di Miyazawa fa paura, Bonmatì guida la Spagna nella storia

Il primo turno degli ottavi di finale regala spettacolo: mai in discussione la Spagna a trazione Bonmatì che cala una manita prepotente alla Svizzera, la Norvegia si ferma contro il pragmatismo del Giappone che ipnotizza le scandinave

Il match della Roja nel grido di Bonmatí: due gol e due assist per la fuoriclasse del Barça (via Fifa)
Il match della Roja nel grido di Bonmatí: due gol e due assist per la fuoriclasse del Barça (via Fifa)

Giappone e Spagna staccano il pass per i quarti di finale, in programma l’11 di agosto: per la Nadeshiko, la vittoria contro la Norvegia è una dimostrazione qualitativa unica, perché la squadra di Ikeda stende le scandinave con precisione, pragmatismo, velocità; la Roja, dal canto suo, gioca sul velluto e, con una manita glaciale alla Svizzera, supera se stessa infrangendo il tabù degli ottavi.

Il riscatto della Roja

La Spagna di Jorge Vilda infrange il tabù e vola, per la prima volta nella sua storia, ai quarti di finale: lo fa con convinzione, e soprattutto lo fa sembrare facilissimo. 13 i gol realizzati in 4 partite (più del doppio delle precedenti apparizioni mondiali del 2019 e del 2015), di cui tre della fuoriclasse Aitana Bonmatí, che aveva detto ai microfoni Fifa: “È vero che abbiamo uno stile molto chiaro, ed è quello che ci piace di più, ma io sono qui al Mondiale e voglio vincere. Non mi interessa se giochiamo male, basta che vinciamo. A volte si gioca bene e si tiene la palla, ma non basta: vincere è ciò che conta”. Pare che le Furie Rosse l’abbiano presa alla lettera, perché all’Eden Park contro la Svizzera il match è a senso unico.

È proprio la classe ‘98, che i tifosi blaugrana paragonano ad Andrés Iniesta, ad incantare tutti, dopo appena 4 minuti e 28 secondi: Paralluelo dalla sinistra trova Redondo il cui tentativo s’infrange sui guantoni miracolosi di Thalmann e poi sul palo, finché non arriva a Bonmatí che ipnotizza il muro tentato dalle svizzere e s’aggiusta con eleganza un sinistro preciso. All’undicesimo, un’ingenuità incredibile di Laia Codina beffa Coll da metà campo, ma l’autogol non mette mai davvero in discussione il match, che è riaperto 6’ dopo da Alba Redondo su assist di – udite udite – ancora Bonmatí, che, al 36’, sigla la doppietta col solito sinistro letale. A due passi dall’intervallo, poi, c’è spazio anche per la redenzione di Codina che, allunga di punta un pallone impazzito in mischia nell’area piccola. Così, mentre la Svizzera riesce a costruirsi una buona chance in palleggio al 55’, la Roja cala la manita: su un errore d’impostazione del team di Grings, è Bonmatí a servire Jennifer Hermoso che col mancino la piazza, aggirando Thalmann in tuffo. Missione quarti compiuta.

L'esultanza della Spagna
Il selfie della vittoria della Selección spagnola (via Fifa)

La Nadeshiko non perdona

Pragmatico, incisivo, veloce, intelligente: il Giappone di Futoshi Ikeda, adesso, fa davvero paura. Allo Sky Stadium, la Norvegia è costretta a fermarsi contro la Nadeshiko, che stacca il pass per i quarti di finale: è la quarta volta che accade nella storia mondiale (1995, 2011, 2015 i precedenti), e lo fa con la miglior marcatrice della competizione in corso, Hinata Miyazawa – a quota 5 gol dei complessivi 14 realizzati dalle nipponiche – che, anche stavolta, firma il tabellino mettendo un punto fermo al match.

La Norvegia – che proprio con l’attuale coach Riise aveva schiacciato il Giappone nel primo incontro assoluto, nel 1999, nella fase a gironi del Mondiale disputato negli Usa – mostra già in avvio una certa difficoltà nell’opporsi all’organizzazione nipponica: è il 15’ e Syrstad Engen, centrocampista di casa Barça, devia nella propria porta un cross al veleno di Miyazawa, beffando Mikalsen. La reazione scandinava, al primo svantaggio, c’è e arriva subito, perché in meno di cinque minuti, le norvegesi mettono in pratica ciò che sanno far meglio: un cross dalla destra di Bøe Risa è recapitato magistralmente a Guro Reiten, che stacca d’esperienza prendendo il tempo alla retroguardia giapponese ed insacca un colpo di testa perfetto. Sembra tutto in equilibrio, come da pronostico, in un match sulla carta assolutamente aperto. È la ripresa, però, a dare il verdetto e mostrare il volto famelico d’un Giappone impressionante: al 50’, approfittando d’una leggerezza nell’area scandinava, Risa Shimizu prende il tempo ad Hansen e mette dentro il gol del (primo) vantaggio. La Norvegia ha giusto un’occasione, al 77’, sui piedi della subentrata Sævik prima che Hinata Miyazawa, centravanti in forza al Mynavi Sendai e attuale capocannoniere del Mondiale, possa mostrare le sue caratteristiche migliori: la numero 7, servita in verticale da Fujino, scappa col metronomo e ribadisce quel che era già stato messo per iscritto nella vittoria contro la Spagna – la Nadeshiko fa paura, eccome.

Giappone
Il Giappone festeggia la quarta volta ai quarti (via Fifa)

I tabellini delle gare

SVIZZERA 1 – 5 SPAGNA

SVIZZERA (4-3-3): Thalmann, Stierli, Maritz, Riesen (84’ Marti), Aigbogun (46’ Calligaris), Reuteler (46’ Mauron), Sow (46’ Terchoun), Wälti, Bachmann, Piubel (75’ Humm). A disp.: Peng, Friedli, Felber, Arfaoui, Rey, Bühler, Lehmann. All. Inka Grings

SPAGNA (4-3-3): Coll, Batlle, Paredes, Hernández, Codina, Abelleira (64’ Pérez), Bonmatí (77’ Guerrero), Hermoso (77’ Putellas), González (64’ Navarro), Redondo, Paralluelo (84’ Del Castillo). A disp.: Rodríguez, Salon, Andrés, Caldentey, Carmona, Gálvez, Zornoza. All. Jorge Vilda

Marcatori: 5’ Bonmatí (Sp), 11’ aut. Codina (Sp), 17’ Redondo (Sp), 36’ Bonmatí (Sp), 45’ Codina (Sp), 70’ Hermoso (Sp)

Ammoniti: 73’ Stierli (Sv)

Arbitro: Cheryl Foster (Galles)

GIAPPONE 3 – 1 NORVEGIA

GIAPPONE (3-4-3): Yamashita, Minami, Kumagai, Takahashi, Shimizu, Nagano, Endō, Hasegawa, Miyazawa, Mina Tanaka (72’ Ueki), Fujino. A disp.: Momoko Tanaka, Hirao, Miyake, Sugita, Naomoto, Hayashi, Seike, Moriya, Hamano, Chiba, Ishikawa. All. Futoshi Ikeda

NORVEGIA (4-3-3): Mikalsen, Hansen (74’ Hegerberg), Mjelde, Bjelde (88’ Hørte), Harviken, Engen, Bøe Risa (63’ Maanum), Reiten, Graham Hansen, Haavi (63’ Sævik), Román Haug. A disp.: Fiskerstrand, Pettersen, Sønstevold, Bergsvand, Eikeland, Blakstad, Bratberg Lund, Jøsendal. All. Hege Riise

Marcatori: 15’ aut. Engen (N), 20’ Reiten (N), 50’ Shimizu (G), 81’ Miyazawa (G)

Arbitro: Edina Alves Batista (Brasile)

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