
Se l’attenzione di tutti va alla sfida a distanza con la Norvegia di Haaland e lo spettro dell’ennesimo passaggio dalle forche caudine degli spareggi, l’Italia non può permettersi di sottovalutare i due impegni che, nei prossimi giorni vedranno gli Azzurri affrontare Estonia ed Israele. Il ct Gennaro Gattuso sta lavorando a Coverciano per preparare le due sfide con parecchie certezze e qualche problema dovuto agli infortuni. Vediamo quindi quale potrebbe essere la formazione titolare dell’Italia e le possibili mosse che Gattuso ha in serbo sia sulle fasce che in attacco, dove le staffette sembrano più probabili.
Kean-Retegui avanti, sorprese sulle fasce
Prima di sognare l’aggancio nei confronti della capolista Norvegia, la Nazionale dovrà evitare passi falsi contro Estonia ed Israele, pensando anche a segnare quante più reti possibili in ottica differenza reti. Nel corso degli allenamenti a Coverciano, Gattuso ha continuato a lavorare sul 4-4-2 basato sulla nuova coppia del gol Kean-Retegui, finora capace di togliere le castagne dal fuoco al Ct anche nei momenti più complicati. Si mormora che il tecnico potrebbe passare al 4-1-3-2 a partita in corso, magari inserendo Cristante come centrocampista aggiunto in caso di emergenza ma, al momento, le possibilità non sono molte. L’undici titolare, quindi, potrebbe essere una copia di quello visto a Debrecen contro Israele con l’unico cambio obbligato a destra, dove Andrea Cambiaso potrebbe prendere il posto dell’infortunato Politano.

L’indisponibilità di Zaccagni aprirebbe poi spazio a sinistra, dove Gattuso non sembra aver ancora deciso chi schierare. Se Dimarco dovrebbe partire da terzino, Spinazzola potrebbe avanzare da esterno alto a sinistra. Il ballottaggio sarebbe con l’ex milanista Tonali, che a Newcastle si sposta spesso sulla fascia ma Gattuso ha voluto provare altre opzioni in allenamento, impiegando sia Cristante che il centrocampista della Fiorentina Nicolussi Caviglia. Durante la conferenza stampa l’ex Juventus è sembrato emozionato: “È un orgoglio per un valdostano rappresentare la Nazionale. Se Gattuso ha svelato di essere curioso di conoscermi, io risponderò con la volontà per dimostrargli che non ha sbagliato”. L’esterno del Bologna è invece a caccia di rivincita: “Dopo un anno poco fortunato, sono qui per giocarmi le mie carte. Andare al Mondiale sarebbe un sogno ma mi godo questo punto di partenza”. Vedremo se saranno della partita già sabato sera a Tallinn o se saranno impegnati martedì ad Udine contro Israele.
Italia a trazione anteriore, quante opzioni
Dopo aver passato anni alla ricerca di soluzioni offensive, Gennaro Gattuso sembra avere l’imbarazzo della scelta. Al momento, considerate le cinque reti in due partite segnate da Kean e Retegui, il ct della nazionale sembra voler puntare ancora su di loro, dicendo che “sarebbe folle cambiare qualcosa che sta funzionando bene”. Se Kean si è finalmente sbloccato in campionato con la Viola, Retegui continua a segnare con regolarità nella certo non probante Saudi League: difficile che Gattuso non continui ad affidarsi a loro per avere le reti necessarie per mettere in cassaforte il secondo posto nel girone. Dopo anni di vacche magre, il panorama del calcio italiano sta offrendo tali e tante alternative da convincere il ct a chiamare l’esordiente Piccoli al posto di Zaccagni, a conferma della nuova vocazione offensivista della Nazionale. Se Gattuso ha preferito lasciare a casa Lucca, che al Napoli sta giocando poco, in panchina ci saranno sia il giovane Pio Esposito che Jack Raspadori, reduce dalla prima rete in Champions con l’Atletico Madrid.

Se l’ex Napoli ha dimostrato di sapersela cavare egregiamente anche sulla fascia, Piccoli potrebbe trovare spazio anche in altre posizioni: cosa forse necessaria visto che l’Italia avrà altri due talenti nel giro di qualche mese. Il recupero di Scamacca è tuttora complicato ma per la fine della stagione il centravanti dell’Atalanta dovrebbe tornare a disposizione mentre un’altra opzione è il giovane avanti del Bruges, il figlio d’arte Nicolò Tresoldi. Il 21enne è cresciuto calcisticamente nell’Hannover ed ha la doppia nazionalità: dopo essersi guadagnato il posto da titolare in Belgio e la convocazione nell’under 21 tedesca, potrebbe scegliere la nazionale azzurra, sempre che Nagelsmann non lo convochi nella Nationalmannschaft. Sette, forse otto, attaccanti con caratteristiche diverse ma tutti piuttosto giovani: si va dai 20 anni di Pio Esposito ai 26 di Retegui e Scamacca, età che lascia presagire ulteriore potenziale di crescita.
La speranza è che, con così tanti attaccanti a disposizione, l’Italia riesca finalmente a rompere la maledizione degli spareggi e fare la voce grossa già a partire dal mondiale americano. Vedremo già nelle prossime partite se la difesa saprà reggere il passo di un attacco che sembra promettere grandi cose.