
Neanche il più ottimista dei tifosi della Beneamata si sarebbe mai aspettato di iniziare la stagione del riscatto in maniera così dirompente. L’Inter di Cristian Chivu debutta in campionato tra le mura amiche disintegrando per 5-0 un Torino troppo brutto per essere vero. Più che la manita inflitta ai granata, ha impressionato come i nerazzurri si siano presentati in campo attenti e grintosi dal primo all’ultimo minuto, approfittando in maniera spietata di ogni disattenzione dei rivali.
Amarissimo il debutto di Marco Baroni sulla panchina del Torino, affondato dalle reti di Bastoni, Lautaro Martinez, dalla doppietta di Marcus Thuram e dal primo gol in nerazzurro dell’ex Parma Bonny. È solo la prima del campionato ma il messaggio alle rivali è chiaro: chi vuol vincere lo scudetto dovrà vedersela con l’Inter di Chivu.
Sucic ispirato, Thuram cinico
Atmosfera surreale al Meazza per lo sciopero della Nord, che ha annunciato l’intenzione di non entrare allo stadio fino a data da destinarsi. L’undici di Chivu prova a mettere subito in discesa la partita con una bella azione aperta da Lautaro Martinez per Dimarco: il cross secco dell’azzurro trova la deviazione di testa di Thuram che, però, non inquadra lo specchio della porta. Questa fiammata, però, è un unicum, visto che i primi minuti di partita vedono un approccio conservativo da entrambe le squadre. Unica emozione al 6’ quando Dimarco fa e disfa: prima perde palla, aprendo alla ripartenza granata, poi si supera recuperando da solo il pallone. Il nuovo Toro di Baroni si fa vedere dalle parti di Sommer al 12’ quando il cross dalla tre quarti di Biraghi viene girato di testa da Simeone, ma in maniera troppo debole per impensierire il guardiameta elvetico. La risposta nerazzurra si sviluppa sul binario destro, dove Sucic lancia in area Dumfries, che fa arrivare la sfera a Lautaro al limite dell’area: tiro non impeccabile quello dell’argentino.

A sbloccare una partita molto equilibrata arriva il colpo di testa di Bastoni che trasforma l’angolo di Barella in una parabola morbida e maligna che non lascia speranze ad un Israel non del tutto impeccabile. L’Inter continua a spingere, determinata a chiudere al più presto i conti ma, a parte un buon cross di Barella facile preda del portiere granata, poche emozioni. Il Toro risponde con un giro palla prolungato ma piuttosto sterile: per fortuna dell’undici di Baroni, l’Inter sembra un po’ svagata, con una serie di errori inconsueti di Barella. A rianimare la banda di Chivu ci pensa Sucic che, dal limite dell’area mette un pallone d’oro sulla corsa di Thuram: gran diagonale del francese che non lascia speranze ad Israel. Il finale del primo tempo vede il portiere granata protagonista assoluto: dopo aver negato la rete a Susic per due volte, il portiere uruguagio è straordinario sul colpo di testa di Acerbi, andando a togliere la palla da sotto l’incrocio dei pali.

Inter spietata, Torino evanescente
La ripresa inizia senza sostituzioni da parte dei due tecnici ma sono gli ospiti a sembrare più propositivi. Col passare dei minuti il Torino è sempre più aggressivo e al 50’ crea la prima vera occasione da gol: cross di Casadei in mezzo e Simeone sbuca alle spalle di Bastoni cercando la botta di sinistro al volo. Conclusione rivedibile ma grossa chance per l’undici di Baroni, che viene subito punito sul rovesciamento di fronte: rinvio criminale di Gineitis sul quale si avventa come un falco Lautaro che, da terra, anticipa Israel infilando la sfera in porta. Grande gioia per il ritorno al gol del capitano nerazzurro e per aver praticamente messo in ghiacciaia questa prima partita della stagione 2025/26. Il Torino, colpito a freddo proprio nel momento migliore della partita, sbanda e Baroni decide di cambiare uno spento Vlasic con Tameze ma si continua a giocare ad una porta sola.

Dopo un’apertura deliziosa di Sucic, Pavard trova un destro potente indirizzato verso il primo palo: Israel è attento e ci mette una pezza, dando il via alla ripartenza granata. Il nuovo entrato Aboukhlal scatta bene e lascia partire un bel sinistro dal limite: Sommer è però attento e si salva coi pugni. La risposta dell’Inter non si fa attendere: cross precisissimo di Bastoni dalla tre quarti, stacco imperioso di Thuram, che supera l’ex compagno di squadra Biraghi e devia di testa il pallone nell’angolo opposto. Israel non può altro che raccogliere il quarto pallone in fondo al sacco. Con la gara ormai decisa, Chivu fa rientrare Dimarco e Thuram per dare una mezz’ora scarsa a Carlos Augusto e al debuttante Bonny. Qualche minuto per superare l’emozione del debutto al Meazza e l’ex Parma approfitta di un assist di Lautaro Martinez per segnare il primo gol con la maglia dell’Inter ed infierire su un Toro in chiaro stato confusionale. Negli ultimi minuti c’è spazio per il debutto di Diouf, Luis Henrique ed il ritorno in campo di Zielinski ma ormai si aspetta solo il triplice fischio del signor La Penna.

Il tabellino
INTER (3-5-2) - Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni (85’ Luis Henrique); Dumfries, Sucic, Barella, Mkhitaryan (78’ Zielinski), Dimarco (66’ Carlos Augusto); Thuram (66’ Bonny), Lautaro Martinez (78’ Diouf). Allenatore: Cristian Chivu
TORINO (4-3-3) - Israel; Lazaro (79’ Anjorin), Coco, Masina, Biraghi; Casadei, Ilkhan (58’ Aboukhlal), Gineitis; Ngonge (79’ Pedersen), Simeone (64’ Adams), Vlasic (58’ Tameze). Allenatore: Marco Baroni
Marcatori: 18’ Bastoni (I), 36’, 62’ Thuram (I), 52’ Lautaro Martinez (I), 72’ Bonny (I)
Ammoniti: -
Espulsi: -
Arbitro: Federico La Penna (Roma)