Contro la Macedonia del Nord Spalletti rilancia Chiesa

Il ct ha spiegato che serve un'Italia all'altezza "della propria storia e del gioco che bisogna esibire a livello internazionale". E ancora: "Giochiamo per la nostra nazione"

Contro la Macedonia del Nord Spalletti rilancia Chiesa
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Vietato fallire. Questo è l’imperativo dell’Italia in vista della partita di venerdì 17 novembre contro la Macedonia del Nord. Certo, l’avversario non evoca buoni ricordi. Ma gli Azzurri non possono davvero sbagliare. La gara, infatti, è fondamentale per la qualificazione ad Euro 2024. Vincendo domani agli Azzurri basterebbe un pari contro l'Ucraina, in svantaggio nello scontro diretto (2-1 per l’Italia a San Siro). Non battendo i macedoni la strada verso l’Europeo si complica in quanto sarà poi necessario vincere a Leverkusen per assicurarsi la qualificazione.

Luciano Spalletti lo sa. Il ct, però, prova a smorzare la tensione. E lo fa con parole cariche di fiducia rilasciate a Sky: "Noi siamo professionisti che devono far parlare della propria storia attraverso queste partite e questi risultati. Ci andiamo a costruire quella che sarà l'immagine che avremo nel mondo attraverso questi risultati. Diventa semplice, ci siamo preparati benissimo e abbiamo a disposizione una squadra che ha la possibilità di fare balzi in avanti, non passi, per cui ci apprestiamo fiduciosi visto che abbiamo un telaio già iniziato".

Il tecnico ha spiegato che non sono cambiate le cose nella preparazione rispetto alle altre partite: "È andata così anche nelle altre, si è avvertita pure nelle precedenti partite la necessità di fare il risultato. Noi di quelle che abbiamo giocato potevamo fare qualcosa di più in Macedonia, ma non sarebbe cambiato nulla. C'è l'abitudine in questo percorso a giocare determinate partite". Spalletti, con orgolgio, ha anche spiegato che serve un'Italia all'altezza "della propria storia e del gioco che bisogna esibire a livello internazionale. Serve un'Italia che abbia caratteri forti e calciatori che sappiano affrontare queste situazione. Dobbiamo far vedere in che posizione siamo nel nostro mondo: calciatori che devono portare avanti l'idea di calcio dell'Italia. Giochiamo per la nostra nazione e dobbiamo essere disposti a tutto".

Contro la Macedonia del Nord Spalletti potrà contare anche su Federico Chiesa, uno dei protagonisti dell'Europeo vinto nel 2021: "Cosa guadagniamo con lui? Moltissime cose, ha questo strappo di saper saltare l'avversario, sa far gol, ha personalità di altissimo livello per dare anche ai compagni di squadra. E noi siamo felicissimi di averlo a disposizione".

Chiesa è favorito per una maglia da titolare nel tridente con Berardi e Raspadori che al momento sarebbe in vantaggio nel ballottaggio con Scamacca. E Chiesa è pronto a prendersi le proprie responsabilità. Per lo juventino, che torna a vestire la maglia azzurra dopo un periodo di assenza per infortunio, quella di domani sarà la prima gara con Spalletti ct. "Dobbiamo qualificarci perché siamo l'Italia", ha affermato l’esterno. "Quando si è un giocatore della Nazionale si hanno delle responsabilità - ha aggiunto Chiesa ai microfoni di Sky - Tutti noi ci siamo assunti quelle delle mancate qualificazioni, la gara di domani conta tantissimo".

Lo juventino ha anche evidenziato che questa Nazionale è un "bel mix di giocatori che sono campioni d'Europa e giovani di talento. Ora però tutto questo va dimostrato in campo raggiungendo l'obiettivo, altrimenti saranno solo discorsi sul nulla".

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