
Siamo tornati con i piedi per terra. Forse in modo fragoroso e anche inatteso. E la Francia, sollecitata nell’orgoglio calcistico maltrattato dal precedente 1-3 di Parigi, ha restituito lo stesso punteggio dinanzi al pienone di San Siro (da dimenticare i fischi alla Marsigliese) guadagnando il primo posto del girone per via dei gol fatti. Anche questo è un dato da non trascurare: qui segnano solo centrocampisti ed esterni.
Tre gol subiti da calcio piazzato (punizione e calcio d’angolo) possono chiamare in causa il portiere Vicario (rimpiazzo di Donnarumma fermato da un virus intestinale) da un canto e la statura collettiva azzurra sorpresa due volte da Rabiot (a proposito: nessun rimpianto in casa Juve?) dall’altro e nel caso della punizione di Digne c’è una cattiva collaborazione della barriera. A decidere la sfida i duelli vinti a metà campo da Koné e Guendonzi capaci di soffocare Barella e Tonali, in altre occasioni decisivi nell’orientare per non trascurare la potenza fisica di Thuram che ha messo a durissima prova Di Lorenzo e soci.
Cambiaso uno dei pochi a timbrare il cartellino dei marcatori, a dimostrazione che la cifra fisica e tecnica di questa Nazionale non può ancora legittimare sogni di gloria per il futuro. Anche i cambi decisi da Spalletti non aggiungono vitamine a una squadra tradita anche dalla resa insufficiente di Frattesi. Kean, Rovella, Raspadori non possono capovolgere il dominio del palleggio francese.
Ecco, ora umiltà e corsa con intelligenza e meno pistolotti televisivi di parole.
Fatti.
Sicuro che tutti questi siano da nazionale?
Fare entrare Daniel Maldini a otto minuti dalla fine... mi ha ricordato l'entrata di Rivera a 10 minuti dalla fine in quel mondiale perso per il dualismo Rivera Mazzola. creato dal "famoso" Brera.
Un disastro.
La cosa che conte, sarà la qualificazione ai Mondiali ed all'Europeo e basta.
Il resto non conta. Tempo ce n'è
i mondiali e anche quelli li giochi bene.
In caso contrario questa volta non deve pagare solo l' allenatore come in passato , devono andare a casa anche i capoccioni, specie il presidente lingua lunga e scarica barile.