Le prime parole (e i primi guai) di Mazzarri all'allenamento del Napoli

È il giorno del ritorno del tecnico livornese in quello che è stato il suo centro sportivo dal 2009 al 2013. L’emozione, i sorrisi e le prime dichiarazioni, ecco il primo giorno di Walter Mazzarri da nuovo tecnico del Napoli

Le prime parole (e i primi guai) di Mazzarri all'allenamento del Napoli
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Ore 12.31, Walter Mazzarri lascia l’hotel Serapide di Pozzuoli insieme al suo vice Nicolò Frustalupi e non nasconde l’emozione nelle prime dichiarazioni da tecnico del Napoli: “Prime sensazioni? Sono stanco, sono giorni che non dormo (ride, ndr). Tutto bello come al solito qui. Ora Castel Volturno? Certo!”. Poche semplici parole ma dense di significato e intrise di voglia di mettersi subito al lavoro. Non nasconde l’emozione il tecnico livornese che a distanza di dieci anni torna sulla panchina dei partenopei, dopo aver già conquistato una Coppa Italia e due qualificazioni in Champions League. Adesso l’obbligo di centrare come minimo il quarto posto, tutto ciò che verrà in qualità di traghettatore, sarà un di più ben accetto dalla società. La situazione è nota: il Napoli è quarto in classifica a dieci punti dalla capolista Inter e a un solo punto dalla qualificazione agli ottavi di Champions League. Soprattutto, però, i partenopei sono campioni d’Italia in carica e non possono permettersi di vivere una stagione fra alti e bassi come questi tre mesi con Rudi Garcia al timone.

Il ritorno di Mazzarri si preannuncia infuocato: il 25 novembre trasferta a Bergamo contro l’Atalanta, quattro giorni più tardi la sfida in Champions contro il Real Madrid al “Santiago Bernabeu”, il 3 dicembre arriva l’attuale capolista Inter al “Maradona”, il giorno della festa dell’Immacolata i campani faranno visita alla Juventus per poi chiudere il ciclo con l’ultima partita del girone europeo contro il Braga il 12 dicembre. Diciannove giorni di fuoco, cinque gare fondamentali per capire quale sarà il destino del Napoli. Per capire, soprattutto, se l’avvicendamento in panchina ha dato i frutti sperati. Mazzarri è consapevole di avere a disposizione sette mesi di tempo per provare a scrivere una nuova storia, emozionante e unica come il quinquennio vissuto. Consapevole, però, che per raggiungere tutti gli obiettivi ci sia bisogno di tutti. Non si parla di rinnovo, di clausole. Mazzarri ci ha messo la faccia senza chiedere nulla in cambio, basta che ci sia fiducia. In lui, nella squadra, nella società. Perché conoscendo l’ambiente sa perfettamente che l’orchestra può funzionare solo così, tutti uniti, tutti insieme.

E il primo passo non poteva che essere recandosi a Castel Volturno, per dirigere il primo allenamento, dove è presente anche il presidente Aurelio De Laurentiis. Tanti gli assenti, fra nazionali e infortunati. L’idea è quella di ripartire, ovviamente, dal gruppo. Ed è anche su questo che, ad esempio, calzano a pennello le dichiarazioni di Massimo Moratti: “Mazzarri lo conosco quando allenò la mia Inter, ha tutte le qualità e il carattere per aiutare una squadra come il Napoli che ora è un po’ in difficoltà. Il Napoli dovrebbe farcela a risalire in classifica, l’esonero certo è sempre uno shock ma comunque, secondo me, con Walter l’obiettivo di arrivare tra le prime quattro è ampiamente alla portata”.

Walter Mazzarri e Napoli, atto secondo. Oggi il primo calcio. Le date da tenere d’occhio sono tre: 12 dicembre per la fine della fase a gironi in Champions League, 19 dicembre per l’ultima al “Maradona” contro il Frosinone prima della pausa natalizia e il 17 marzo 2024, quando il Napoli farà visita all’Inter prima della prima pausa nazionali del nuovo anno e quando mancheranno solo nove gare alla fine del campionato (senza considerare, al momento, eventuali partite ad eliminazione diretta sia in Coppa Italia che in Europa). La voglia c’è, l’intenzione anche. Adesso serviranno i risultati.

Primi guai: problemi per Mario Rui e Meret

Il Napoli ha reso noto che Mario Rui e Alex Meret "hanno sostenuto gli esami presso la clinica Pineta Grande: Mario Rui ha riportato una lesione di medio grado del muscolo adduttore della coscia sinistra.

Per il portiere azzurro lesione di basso grado del muscolo tibiale posteriore della gamba sinistra. Entrambi hanno già cominciato le terapie". All’allenamento della squadra azzurra non partecipa Osimhen alle prese con "una sindrome influenzale".

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