Meno tre dal derby della Madonnina: le ultime da Inter e Milan

Nerazzurri e rossoneri scaldano i motori in vista del derby. Chivu non potrà contare su Dumfries e sceglie Carlos Augusto. Allegri ritrova Rabiot dal primo minuto

Meno tre dal derby della Madonnina: le ultime da Inter e Milan
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Il countdown è già iniziato: Inter e Milan si preparano in vista del derby della Madonnina, in programma domenica 23 novembre a San Siro. Il primo che mette di fronte i due tecnici in panchina, Cristian Chivu e Massimiliano Allegri. Nessuna delle due può permettersi di perdere. Per i nerazzurri, con tre sconfitte in campionato, sarebbe acuita l'allergia per gli scontri diretti, viste le sconfitte con Juve e Napoli. Per i rossoneri invece significherebbe scivolare a meno cinque punti dai cugini, un distacco troppo ampio a questo punto dalla stagione. Per il resto sarà solito derby. Un match impossibile da pronosticare, meglio trincerarsi dietro una tripla, che sarà carico di tensione e adrenalina per entrambe le squadre fino al calcio di inizio. Ecco come arrivano entrambe le squadre al big match.

Qui Inter

Un'assenza pesante e qualche dubbio di formazione agitano la vigilia di Chivu. Non sarà della partita Denzel Dumfries, rientrato in fretta e furia dal ritiro dell'Olanda per problemi alla caviglia e ancora fuori gruppo quando mancano solo tre giorni alla partita. Difficile a questo punto rivederlo anche mercoledì in Champions contro l'Atletico Madrid. Chi giocherà al posto dell'olandese? La scelta più saggia è quella che porta al nome di Carlos Augusto, che sarebbe dirottato a destra, vista la poca affidabilità del sostituto naturale Luis Enrique. Sarà ballottaggio a metà campo tra Sucic e Zielinski. Il croato utile per giocare in verticale, il secondo più dedito al palleggio. L'ultimo dubbio riguarda chi ci sarà al centro della difesa: Bisseck o Acerbi. Una scelta che ha ovviamente dei risvolti tattici. L'abilità del tedesco a scappare all'indietro può essere di fatti l'arma migliore per arginare la velocità in ripartenza ma resta comunque difficile rinunciare alla leadership di Acerbi in un match così importante.

Tutto dipenderà infatti da quale partita vorrà fare l'Inter. Comandare il gioco senza equilibrio difensivo, come successo a Napoli, potrebbe essere di nuovo fatale. Ancora di più contro un avversario come il Milan. Servirà equilibrio in tutte le fasi di gioco. E in questo senso la ricomposizione della coppia Lautaro-Thuram è l'arma migliore per far male al Milan.

Qui Milan

Vigilia serena e di recuperi importanti per Allegri, che non ha più l’organico ridotto all’osso come prima dell’ultima sosta, quando di fatto non aveva margini di scelta. A centrocampo tornerà Adrien Rabiot. Con il francese in campo, tra campionato e Coppa Italia, il Diavolo ha ottenuto quattro successi e un pareggio. Un'assenza che si è sentita molto contro Pisa e Parma, proprio per la sua capacità di dare equilibrio ed accompagnare l'azione offensiva. In attacco tutti gli occhi sono puntati su Rafael Leao, che sarà chiamato ad attaccare la profondità, sfruttando la sua velocità sui lanci lunghi, e ad allargarsi a sinistra, la fascia che preferisce.

L'arma tattica migliore per mettere in difficoltà e tenere sempre in attenzione la difesa nerazzurra. Una certezza c'è già: il Milan sa come giocare i big match, avendoli vinti tutti. E il Derby sembra proprio la partita perfetta per Allegri. Con l'Inter, che pressa molto alta, chiederà ai suoi esterni (Saelemaekers e Bartesaghi o Estupinan, ma anche Pavlovic) di ribaltare l'azione con grande velocità.

Difficile pensare che il Milan possa snaturarsi ovvero andare a pressare alto perché rischierebbe di allungarsi e lasciare troppo campo. Allo stesso tempo però non può permettere all'Inter di tenere sempre il pallino del gioco. L’obbiettivo è non farsi schiacciare troppo nella proprio area, i nerazzurri hanno tanti modi per fare male. Max lo sa bene.

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