A tutta B

Mercato di riparazione, promossi e bocciati in Serie B

I soldi sono pochi ma le società della cadetteria si sono date un gran daffare per porre rimedio alle varie mancanze mostrate nel girone d'andata. Ecco il nostro pagellone riepilogativo dei promossi e dei bocciati del mercato invernale di Serie B

Mercato di riparazione, promossi e bocciati in Serie B
Tabella dei contenuti

Con gli occhi del mondo puntati sulle spese pazze della Premier League e le vacche magre del mercato di Serie A, magari non molti avranno tenuto il telefonino a portata di mano per sapere tutto dei colpi della cadetteria. È un peccato, visto che in un campionato serratissimo e indecifrabile per fare la differenza non serve molto ed i vari ds si sono superati cercando soluzioni creative a situazioni spesso molto complicate. Visto che a tifosi ed esperti piace tanto accapigliarsi sulle valutazioni della stampa, partecipiamo volentieri al giochino, azzardando un voto all’operato delle varie società. Dato che, oggettivamente, non si sono visti colpi ad effetto ma aggiustamenti a rose che, in fin dei conti, erano state strutturate in maniera ragionevole, nessuno merita la corona di re del mercato. Onestamente, però, qualcuno in basso alla classifica avrebbe potuto e dovuto fare di più. Vedremo di qui a qualche settimana se l’azzardo avrà pagato o meno. Procediamo in ordine rigorosamente alfabetico, così da non urtare la sensibilità di nessuno.

Ascoli, un mercato da 7

Dopo un girone d’andata penalizzato non poco da un attacco decisamente anemico, serviva un rinforzo in avanti e l’arrivo di Francesco Forte sicuramente rivitalizzerà il reparto. Resta da capire se ci saranno problemi di convivenza con Dionisi ma la coppia potrebbe funzionare. Bucchi avrà il suo daffare per rilanciare Proia ed adattare Marsura al gioco del partente Bidaoui. Tutto sommato, però, un buon mercato da una squadra che non vuol smettere di sognare.

Bari, 6 striminzito

Al San Nicola la sensazione era che per fare il salto di categoria servisse un colpo di reni deciso e rinforzi sostanziosi alla rosa di Mignani. Numericamente di movimento nella capitale pugliese se ne è visto parecchio ma non tutti sono soddisfatti dalla qualità degli arrivi. Benali e Molina sono giocatori esperti, adatti alla guerra in trincea che è la Serie B ma hanno visto giorni migliori. Parecchia curiosità per Sebastiano Esposito, ansioso di fare il botto dopo un periodo parecchio grigio all’Anderlecht. Basterà per puntare decisamente alla Serie A?

Benevento, 4,5 sulla fiducia

Alzi la mano chi si sarebbe aspettato un mercato così indecifrabile da parte dei sanniti. Nonostante l’arrivo di Cannavaro, i risultati non arrivano e il gioco è lontano parente di quello dei tempi migliori, il che rende quasi incomprensibile come si sia lasciato andar via un talento come Forte, spesso e volentieri l’unico a trovare la porta. Gli innesti in difesa avrebbero anche un certo senso, specialmente nel caso di Tosca, ma Jureskin a Pisa aveva fatto vedere poco o niente. Per non parlare poi di Pettinari, un po’ perso in quel di Terni. Insufficienza netta, sperando che Cannavaro abbia visto qualcosa nella sua rosa che ci è sfuggito.

Brescia, 6,5 convinto

Nonostante i problemi giudiziari, la società lombarda si è data un gran daffare sul mercato, riuscendo a portare alla corte di Clotet un buon numero di talenti a caccia di rivincita. A parte l’incognita Coeff, a far sperare i tifosi delle Rondinelle sono i tre nuovi arrivi dal Lecce, che sulla carta sembrano adatti allo scopo. Bjorkengren sembra adatto a dare una scossa al centrocampo mentre Listkowski potrebbe essere un buon rimpiazzo. Molto, però, passerà da quale versione di Pablo Rodriguez arriverà al Rigamonti. Se iniziasse a segnare con regolarità, il Brescia diventerebbe una mina vagante per tutti.

Cagliari, 6,5 per i big

Visto che si era già investito molto nel ritorno del talismano Claudio Ranieri, forse era ingeneroso aspettarsi fuochi d’artificio dal mercato di riparazione. Gli arrivi sono pochini, in effetti, ma Paulo Azzi sulla destra potrebbe fare molto bene all'Unipol Domus. Meno convincente il resto del mercato, con parecchi punti interrogativi. Il voto è in gran parte giustificato dall’aver trattenuto le punte di diamante, sperando che Ranieri riesca a farli brillare come si deve. La rosa sarebbe sufficiente a guadagnarsi senza troppi problemi l’accesso ai play-off ma tra il dire e il fare...

Cittadella, 6 ingeneroso

Marchetti è uno dei dirigenti più esperti della categoria e si è mosso ancora una volta in maniera molto convincente, nonostante la mancanza di risorse e la cessione di un talento come Cassandro. Tutti gli arrivi alla corte di Gorini sembrano strumentali al suo gioco e potrebbero trovare posto nell’undici titolare. A ben guardare Salvi garantisce esperienza mentre Crociata potrebbe sorprendere molti, come Ambrosino. Maistrello è invece un’incognita; difficile che possa segnare quella mole di gol che potrebbero far dormire sonni più tranquilli ai tifosi.

Como, 6 dopo la tempesta

L’ambiziosa società lariana aveva impressionato d’estate e, stavolta, ha deciso di tenere in cantina i fuochi d’artificio. Moreno Longo non ha avuto molti dei rinforzi chiesti a gran voce ma non può essere troppo insoddisfatto. Gomis non è male come portiere, Canestrelli è tutto sommato solido, come Pierozzi, che il tecnico aveva già avuto ad Alessandria. Da Cunha è un’altra scommessa ambiziosa dal risultato incerto: potrebbe fare il diavolo a quattro o rimanere nella mediocrità. Certo che se Patrick Cutrone trovasse la verve di una volta...

Cosenza, 5 senza appello

Quando rischi di sprofondare in C e rivoluzioni pesantemente la rosa i dubbi non possono che moltiplicarsi. Il via-vai in Calabria è stato pesantissimo e sembra più all’insegna dell’ammuina che di un progetto razionale. Micai in porta è una sicurezza ma nessuno sa cosa aspettarsi da Salihamidzic. Il gran numero di inserimenti a centrocampo andranno integrati nella rosa, che ha perso un totem come Larrivey. I colpi in avanti sono fascinosi ma ad altissimo rischio: Finotto è reduce da una serie di infortuni mentre l’arrivo in extremis di Mauro Zarate è un azzardo totale. Se fosse quello di una volta potrebbe fare la differenza – SE...

Frosinone, 7,5 da applausi

Quando hai a disposizione la macchina più perfetta della categoria è forse più facile far danni che migliorarla ulteriormente. Angelozzi, però, sa il fatto suo e sembra aver compiuto l’ennesimo colpo da maestro. L’aggiunta di giocatori in grado di fornire quantità e qualità come Bidaoui e Baez, quasi un lusso in Serie B, sembra il tocco che mancava all’undici di Fabio Grosso, che punta ancora più decisamente ad ammazzare il campionato e staccare con largo anticipo il biglietto per la Serie A.

Genoa, 7 e ottimismo

La rosa del Grifone era già considerata una delle migliori ma la società rossoblu ha provato a rinforzarla ulteriormente, magari pensando già alla prossima stagione. Aver riportato Criscito a Marassi è una mossa che farà felici i tifosi ma tecnicamente è tutta da dimostrare. Haps potrebbe ritrovarsi dopo un girone d’andata da dimenticare. Salcedo e Dragus potrebbero far bene ma forse le scelte a disposizione di Gilardino sono fin troppe. Magari la rosa si sarebbe potuta sfoltire di più ma tutto sommato difficile immaginare un mercato migliore per il Genoa, specialmente in un momento come quello che sta vivendo il calcio italiano.

Modena, 6 con dubbi

I Canarini ricevono pochi rinforzi ma di buona qualità per dare una mano a Tesser per chiudere la stagione al meglio. Ferrarini per Azzi non è il massimo mentre Ionita al posto di Gargiulo è un netto miglioramento al centrocampo. Strizzolo è un pretoriano di Tesser e potrebbe far davvero bene in Emilia. C’è voluto coraggio per respingere al mittente le insistenti richieste per Bonfanti e Giovannini – vedremo se ne sarà valsa la pena.

Palermo, 8 meno

Il City Group dimostra di aver imparato come muoversi al meglio anche nel calcio italiano, mettendo una serie di colpi che fanno sognare i tifosi rosanero in tutto il mondo. Verre e Tutino sono vere sicurezze e migliorano non poco l’arsenale a disposizione di Eugenio Corini. Buono anche l’inserimento di Masciangelo sulla sinistra mentre, onestamente, nessuno sa cosa aspettarsi da Orihuela e Graves, scommesse che continuano la tradizione sudamericana del Palermo. Saranno i prossimi diamanti grezzi o dei flop? Difficile dirlo.

Parma, 5 scarso

Visto il momento atroce dell’undici di Pecchia, cedere tre dei migliori pezzi a disposizione del tecnico non sembra il massimo come strategia. D’accordo, con Oosterwolde la plusvalenza è di quelle importanti ma la mancanza di Romagnoli e Tutino si farà sentire parecchio. Magari Brekalo e Kowalski sono dei colpi da maestro ma arrivano in un attacco che non aveva fatto malissimo. Zanimacchia è un’altra storia ma in difesa gli equilibri sono quantomai precari.

Perugia, 6 sulla fiducia

Invece di farsi prendere dall’ansia guardando la classifica deficitaria, la società umbra tiene la barra dritta e conferma la fiducia alla rosa di Castori, che sembra aver finalmente svoltato l’angolo. Capezzi potrebbe far bene sulla mediana mentre l’arrivo del giovane Ekong dall’Empoli è una vera e propria scommessa. Farà bene con la maglia del Grifo? Le premesse non mancano ma la B è una categoria davvero rognosa.

Pisa, un bel 7 pieno

La società toscana, invece di accontentarsi della clamorosa rimonta messa dall’undici di D’Angelo, conferma di avere ambizione da vendere. Chiudere il colpo Moreo dopo il lungo inseguimento non è male, come l’arrivo di Zuelli e Gargiulo, inserimenti potenzialmente positivi in un centrocampo già molto convincente. Dire addio alla bandiera Gucher e una sicurezza come Ionita non è stato semplice ma l’ottimismo non manca all’ombra della Torre Pendente.

Reggina, 6 meno meno?

A dare una mano a Filippo Inzaghi nella corsa verso il sogno A arriva un buon innesto come Contini ma il centravanti buono a risolvere i problemi in area ancora non si vede. Strelec non sarebbe male ma resta da capire come si adatterà alla categoria. Terranova potrebbe far bene in difesa ma Bondo al centrocampo non è l’iniezione di qualità di cui ci sarebbe forse stato bisogno al Granillo. Per una stagione tranquilla potrebbe bastare: per puntare alla promozione diretta decisamente no.

SPAL, 6 striminzito

Le copertine se l’è guadagnate il fascinoso ritorno del Ninja Nainggolan ma anche l’arrivo di Fetfatzidis potrebbe essere un innesto niente male nell’undici di Daniele De Rossi. L’addio di Esposito direzione Spezia ha portato un bel gruzzoletto ma in avanti Kargbo avrebbe fatto davvero comodo. Tacopina a parole dice che vuole vincere i play-off ma scommettere sul talento del giovane Prati non sembra il massimo come piano per la promozione. Forse sarebbe servito uno sforzo in più.

Südtirol, 7 abbondante

Gli altoatesini sono al debutto assoluto in cadetteria ma a giudicare dal mercato non si direbbe proprio. Invece di andare in confusione per l’addio di Nicolussi Caviglia lo rimpiazzano con Fiordilino, Lunetta e Celli sulle fasce potrebbero fare bene ma il vero capolavoro lo fanno in avanti. Se Larrivey è una sicurezza in termini di carisma e produzione offensiva, Cissé potrebbe finalmente sbocciare, dopo aver mostrato buone cose a Pisa. Niente male davvero.

Ternana, 5 con giustificazione

Visto il caos giudiziario del pasticciaccio brutto chiamato Unicusano, sarebbe stato impossibile aspettarsi fuochi d’artificio dalle Fere in questa sessione di mercato. Il buon Andreazzoli, quindi, è stato costretto ad accettare obtorto collo l’addio di diversi pezzi da novanta senza essere in grado di rimpiazzarli. La rosa degli umbri sarà costretta a fare gli straordinari per evitare di sprofondare in classifica ma la tenuta è tutta da dimostrare. Decisamente una situazione poco simpatica, insomma.

Venezia, 4 di frustrazione

Non c’è pace in laguna, dove il Venezia passa senza da una rivoluzione all’altra senza riuscire mai a trovare una quadra convincente. Quando una rosa perde ben quattordici effettivi, difficile non immaginare un complesso periodo di assestamento. Vanoli sa il fatto suo ma il talento perso è davvero tanto. Gli arrivi non mancherebbero ma tra gli otto solo Carboni, Jajalo e Beghetto sono sicurezze.

Il resto è un punto interrogativo grosso come Piazza San Marco.

Commenti