Milan, i numeri e le verità del mercato

A coprire i 170 milioni di cartellini le 27 cessioni. Rosa ridotta a 22

Milan, i numeri e le verità del mercato
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Ecco tutti i numeri del mercato del Milan, per dimensioni il terzo in Europa (esclusa la Premier) dopo Atletico Madrid e Bayer Leverkusen: 170 milioni investiti in cartellini, al netto della spesa effettuata per Allegri e il suo staff tecnico che viene considerata la seconda del campionato. A coprire questa ingente somma hanno provveduto le 27 cessioni, capaci di procurare un gruzzolo di 165 milioni. Questo dato fa dire a quelli che si intendono di numeri dentro casa Milan che tutta la raccolta delle cessioni è stata reinvestita negli acquisti, con un disavanzo di appena 5 milioni che non preoccupa poiché il bilancio al 30 giugno 2025 chiuderà in attivo grazie alla contabilità del riscatto di Kalulu dalla Juve e della cessione di Reijnders al City (la cifra fissa è di 55 milioni).

Nel frattempo la rosa del Milan, che pure ha ricevuto una robusta cura dimagrante (19 giocatori di movimento e tre portieri) ha però registrato un aumento del 10 per cento dei salari: in sostanza il risparmio dovuto al taglio è stato riequilibrato dall’aumento degli stipendi per i nuovi rossoneri. Anche l’età media dei nuovi acquisti è salita (26,5 anni) così come la struttura contrattuale si è allungata nel tempo ad eccezione di Maignan, il cui contratto scade nel giugno 2026: non ci sono grandi speranze di rinnovo. Alcune operazioni di mercato (i prestiti con diritti di riscatto teorici Chukwueze, Jimenez e Musah) possono procurare per la prossima estate la cifra di 80 milioni, uguale alla perdita secca della Champions in questa stagione.

Anche la platea dell’«italianità» secondo l’area tecnica rossonera è stata allargata con gli arrivi di esponenti tipo Ricci, De Winter, Saelemaekers, Rabiot e Terracciano.

Le due spine nel fianco restano il mancato centravanti alla Giroud e il difensore di grande esperienza: nel primo caso le fonti confermano la paternità della Roma nella proposta di scambio Gimenez-Dovbyk; nel secondo, leggi Akanji, la spiegazione fornita è quella di non allargare in misura eccessiva il numero della rosa poiché l’acquisto di Odogu, concluso nelle ultime ore di calciomercato, era stato già raggiunto molti giorni prima.

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