Mondiale club, Chivu stecca la prima. Inter bloccata dal Monterrey di Sergio Ramos

Parte malissimo il mondiale per club dei nerazzurri, colpiti sull'unico errore dall'ex Real Madrid. Dopo il pari di Lautaro, l'Inter va in confusione e rischia di subire il 2-1 nel finale. Cammino già in salita

Mondiale club, Chivu stecca la prima. Inter bloccata dal Monterrey di Sergio Ramos

Il Rose Bowl di Pasadena consegna ancora delusioni ai tifosi italiani. Dopo la lotteria dei rigori dell’Italia di Sacchi nel mondiale 1994, tocca all’Inter iniziare come peggio non si poteva il controverso mondiale per club. Impegnati contro i messicani del Monterrey, i nerazzurri sono puniti sull’unico errore dall’eterno Sergio Ramos che, nonostante i 39 anni, batte un Sommer non impeccabile. Nel finale del primo tempo ci pensa un’invenzione di Asllani da punizione a consentire a Lautaro Martinez di pareggiare a porta vuota ma la ripresa vede un Inter che, invece di chiudere i conti, va in confusione rischiando più volte di subire il 2-1 nel finale.

A parte il buon debutto di Luis Henrique, poche luci davvero per la nuova inter di Cristian Chivu, che non è riuscita a trovare il modo di scardinare l’attenta difesa messicana, guidata dall’ex Real Madrid. Il cammino dei nerazzurri al mondiale per club si complica: se non riusciranno a battere il River Plate, che nel pomeriggio americano aveva vinto 3-1 contro gli Urawa Reds, il primo posto nel girone E sarebbe un miraggio.

Sergio Ramos chiama, Lautaro risponde

Nel cavernoso Rose Bowl di Pasadena, prima uscita della nuova Inter di Chivu che riparte dal 3-5-2 con una coppia di avanti inedita: accanto all’attesissimo Lautaro Martinez ci sarà infatti il giovane Sebastiano Esposito. Sulle fasce, spazio a Darmian e Carlos Augusto mentre sulla mediana gioca Asllani. Panchina, invece, per i nuovi arrivi Luis Henrique e Sucic ma già dalle prime battute si capisce come i messicani del Monterrey, dove debutta il vice di Guardiola Torrent, pensino soprattutto a difendere per colpire in ripartenza. Come già visto nelle prime partite di questo Mondiale per club, ritmi non elevatissimi, anche per la temperatura sopra i 30°, con i nerazzurri che si accontentano di un lezioso giro palla per cercare conclusioni occasionali dalla distanza. Il Monterrey concede campo all’Inter e gioca quasi sempre dietro la linea della palla ma i ragazzi di Chivu faticano assai a creare vere e proprie palle gol. Se Esposito arretra spesso, Lautaro viene trattato in maniera ruvida dalla difesa messicana: con una linea così bassa, spesso e volentieri gli avanti nerazzurri finiscono in fuorigioco.

Al 22’ l’Inter spreca la miglior occasione creata finora: Barella mette a sedere un difensore e scarica per l’accorrente Darmian, che però spara altissimo. La legge non scritta del calcio colpisce l’undici di Chivu: dopo un pallone perso male a centrocampo da Bastoni, Canales lancia Ocampos ma Acerbi evita il gol mettendo in angolo. Il difensore azzurro però si dimentica dell’ex Real Sergio Ramos, che svetta di testa e mette la sfera nell’angolo basso dove un Sommer non impeccabile non riesce ad arrivare. L’Inter reagisce subito con un lancio in verticale per Lautaro ma il suo colpo di testa è parato facilmente dal portiere: il Toro protesta per una gomitata subita da Medina ma non fa meglio poco dopo Esposito, il cui tiro è troppo debole per impensierire Andrada. Il cooling break vede un Chivu furibondo coi suoi mentre il pubblico messicano, che occupa militarmente il Rose Bowl, fa una gran festa. L’Inter non perde la testa e prova ad imporre la sua migliore qualità: Barella spreca un po’ troppo mentre Esposito finisce spesso in fuorigioco. Polemica al 36’ quando gli avanti dell’Inter protestano per un fallo di mano in area: il Var alla fine considera il contatto di Ramos fortuito. Per scardinare la difesa messicana ci vuole un’invenzione di Asllani: schema perfetto su punizione, con Acerbi in fuorigioco che rimane fermo, mandando in tilt Andrada. Lautaro raccoglie il cross a rientrare di Carlos Augusto e segna a porta vuota. L’Inter ora attacca in maniera veemente con il Monterrey ancora sotto choc ma la punizione dal limite di Asllani si schianta sulla barriera. Alla fine, però, si va all’intervallo sull’1-1 ma l’inerzia della partita sembra tutta dalla parte dei nerazzurri.

Assedio continuo ma l’Inter non sfonda

Il secondo tempo inizia com’era finito il primo: l’Inter domina in lungo e in largo, spingendo forte per rimettere in sesto un debutto che si è complicato tantissimo. I difensori dei Rayados diventano sempre più nervosi, stendendo gli avanti nerazzurri spesso e volentieri ma Andrada è costretto al superlavoro sul tiro-cross di Mkhitaryan. L’Inter sfonda ancora sulla destra con Barella ma il velo di Lautaro vede Esposito ancora in fuorigioco. Si gioca praticamente ad una porta sola, con il Monterrey poco lucido e Sergio Ramos che regala un’occasionissima ad Esposito al 54’, andando a vuoto: il giovane avanti, però, spreca malamente, tirando debolmente. Ancora peggio, però, fa Barella subito dopo: gran numero di Bastoni che fornisce un ottimo pallone all’ex Cagliari che prova la trivela, svirgolando malamente. La situazione non va a genio a Chivu che inserisce Thuram e Luis Henrique per Esposito e Pavard, con Darmian che va a prendere il suo posto nella linea difensiva. La partita si accende di colpo al 60’: prima Canales spreca l’unica occasione creata dai Rayados poi Lautaro Martinez viene ripreso da Rodriguez dopo un gran lancio di Mkhitaryan. Asllani rischia grosso con un fallo al limite, ma a tenere alta l’attenzione della difesa nerazzurra ci pensa Canales, la cui cannonata si stampa sul palo, con Berterame che sbaglia in maniera incredibile il tap-in scivolando per colpirla di prima.

Buon momento dell’Inter con Lautaro che prima non riesce a sfruttare un lancio di Carlos Augusto, poi gonfia la rete convertendo un bel filtrante di Barella ma partendo in netta punizione di fuorigioco. Al 69’ due nuovi cambi per Chivu: fuori l’ammonito Asllani e Carlos Augusto, dentro Dimarco e il debuttante Sucic. Ancora una volta il cambio rischia di costare caro all’Inter: ci vuole la deviazione di Acerbi per evitare che il passaggio di Ocampos arrivi ad Arteaga. Il secondo cooling break arriva dopo l’ennesimo tiro alto di Barella ma la partita ora è molto equilibrata e davvero incerta: potrebbe succedere davvero di tutto. Al 77’ sembra quasi fatta ma, incredibilmente, Lautaro Martinez spreca un’occasionissima: il cross di Dimarco gli arriva sui piedi sul dischetto del rigore ma il Toro calcia altissimo. Per scuotere i suoi, Chivu inserisce Zalewski al posto del generosissimo Mkhitaryan e l’ex romanista ha subito l’occasione buona per il 2-1: il suo tiro sull’assist di Barella, però, termina a lato. L’Inter rischia poco dopo quando il tiro di Canales viene deviato sull’esterno della rete mentre sul rovesciamento di fronte Zalewski viene anticipato da Arteaga e non riesce a convertire il cross di Luis Henrique. Al 90’ erroraccio di Acerbi che costringe Sommer ad un’uscita disperata per evitare il 2-1 ma tre minuti dopo l’Inter rischia tantissimo quando la difesa si perde Deossa: ci mette una pezza Bastoni ma è stata davvero un’occasione ghiotta per i Rayados. Se Andrada sventa la ripartenza di Thuram, tanta confusione in campo con i nerazzurri con Sommer costretto ad uscire di pugno per salvare il pari. Non c’è tempo per altro: al Rose Bowl finisce 1-1 tra Monterrey e Inter, che ha rischiato tantissimo nel finale.

Il tabellino

MONTERREY (3-5-2): Andrada; Medina, Sergio Ramos, Guzman; Chavez (58’ Aguirre), Rodriguez, Torres (58’ Deossa), Arteaga; Canales (88’ Rojas), Ocampos (88’ Cortizo); Berterame (78’ Ambriz). Allenatore: Domenec Torrent

INTER (3-5-2): Sommer; Pavard (58’ Thuram), Acerbi, Bastoni; Darmian, Barella, Asllani (69’ Sucic), Mkhitaryan (78’ Zalewski), Carlos Augusto (69’ Dimarco); Sebastiano Esposito (58’ Luis Henrique), Martinez. Allenatore: Cristian Chivu

Marcatori: 24’ Sergio Ramos (M), 41’ Martines (I)

Ammoniti: 45’ Rodriguez (M), 60’ Asllani (I), 87’ Barella (I), 95’ Martinez (I)

Espulsi: -

Arbitro: Wilton Pereira Sampaio (Brasile)

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