Tutto sembrava avviato verso una vittoria che avrebbe consentito alla Roma di sperare ancora in un posto in Champions League ma nei minuti finali la Fiorentina non solo pareggia, con Jovic, l'iniziale rete di El Shaarawy ma vince 2-1 grazie al gol di Ikoné pochi minuti dopo. Ai giallorossi allenati da José Mourinho si allunga di oltre un mese il periodo senza i tre punti in campionato (16 aprile, Roma-Udinese 3-0) ma la vera notizia è che la gara di ieri potrebbe essere stata l'ultima volta in panchina del tecnico portoghese, in serie A, con la società di Trigoria.
Il "giallo" dell'ammonizione
Quasi a fine gara e con la Roma ancora in vantaggio, come abbiamo visto sul Giornale.it Mourinho protesta vibratamente per uno scontro di gioco tra il giovane giallorosso Missori e Sottil: a quel punto si alza dalla panchina e dirigendosi minaccioso verso mister Italiano, deve intervenire il direttore di gara, oltre al quarto uomo, per evitare che la situazione degeneri. Per questo gesto, lo Special One si è beccato la quarta ammonizione della stagione che significa squalifica alla prossima e ultima gara di campionato in programma allo Stadio Olimpico tra Roma e Spezia, non potrà andare in panchina e salutare i tifosi sotto la curva al termine della partita come spesso accade dopo il novantesimo. La protesta di ieri, a molti, è parso un gesto esagerato per come si stava svolgendo, sul campo, la gara. Viste le numerose "sirene" di mercato e le dichiarazioni dei giorni scorsi in cui Mourinho ha sempre detto di pensare soltanto alla finale di Europa League contro il Siviglia e che del suo futuro parlerà in seguito, non è del tutto campata in aria l'ipotesi che i tifosi giallorossi possano non rivederlo mai più in panchina in serie A.
Contro il Siviglia è "all inn"
A pensar male si fa peccato ma, a volte, ci si azzecca: dopo la sconfitta di ieri Mourinho ha ordinato il silenzio stampa per tenere i suoi concentrati per la gara dell'anno, mercoledì 31 maggio a Budapest. Come ricorda Repubblica, poi, non sarebbe la prima volta che il tecnico lasciasse la guida di un club al termine di una finale europea come accaduto in passato dopo le finalissime di Champions League quando era l'allenatore di Porto e Inter. Sarà questa la volta del "non c'è due senza tre?": lo scopriremo presto. Intanto, però, la Roma non potrà più, nemmeno matematicamente, agguantare il quarto posto in serie A ed ecco che la gara contro il Siviglia diventa un vero e proprio all inn: una vittoria varrebbe doppio, la prima Europa League della storia romanista e l'accesso alla Champions dalla porta principale.
Una sconfitta, viceversa, direbbe addio agli introiti della coppa dalle grandi orecchie, a un'annata che potrebbe vederla addirittura in Conference League e a un futuro che, a quel punto, per il portoghese sarebbe sempre più lontano dai colori giallorossi della Capitale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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