Lo scontro tra due dei tecnici più vincenti degli ultimi 20 anni conferma che chi dava José Mourinho per finito dovrebbe forse ricredersi. Giocando forse la migliore prestazione stagionale, il suo Benfica mette sotto dal primo all’ultimo minuto un Napoli un po’ a corto di fiato e batte i partenopei con un netto due a zero. I padroni di casa fanno esplodere di gioia l’Estadio da Luz con un gol per tempo: ad aprire i conti la rete di Rios al 20’, a mettere al sicuro il risultato dei lusitani il beffardo tacco di Barreiro che lascia basito Milinkovic-Savic. Il Napoli non riesce mai ad esprimere il suo calcio migliore e crea pochissime palle gol nonostante nel finale di partita Conte si giochi il tutto per tutto inserendo Lucca a fianco di Hojlund. Sconfitta tanto netta quanto pesante per il Napoli, che, a due partite dalla fine del girone unico, avrebbe bisogno di un mezzo miracolo per staccare il biglietto per gli ottavi di finale di Champions League.
Benfica aggressivo, il Napoli va sotto
Atmosfera delle grandi occasioni all’Estadio da Luz di Lisbona per l’affascinante scontro tra due degli allenatori più di successo degli ultimi 20 anni. Dopo le scintille e le battute alla vigilia, José Mourinho ed Antonio Conte incrociano le spade per la prima volta in Champions League con il Napoli in emergenza costretto a ripresentare l’undici che domenica sera ha steso la Juventus. A partire meglio, però, sono i padroni di casa, che aggrediscono i partenopei e li costringono a difendersi. I primi dieci minuti, però, vedono zero occasioni per le Aquile ed ancora meno emozioni, a parte la caduta in area di rigore di Barreiro dopo un contatto fortuito con Elmas. Le cose cambiano parecchio al 12’ quando Ivanovic approfitta di tacco di Aursnes e si ritrova a tu per tu con Milinkovic-Savic: il portiere serbo ci mette una pezza ma è graziato sullo sviluppo dell’azione quando l’interno destro di Aursnes finisce a lato di un niente. Non è un bel momento per il Napoli: al 18’ il portiere campano sbaglia tutto coi piedi, regalando un pallone d’oro ancora al norvegese, che non se la sente di infierire e mette fuori. I napoletani non sono altrettanto fortunati due minuti dopo, quando il Benfica trova il gol del vantaggio: McTominay non riesce a deviare il cross di Dahl, Rios è più rapido di tutti e devia il pallone quanto basta per mettere fuori causa Milinkovic-Savic.

Una volta passato in svantaggio il Napoli prova a scuotersi ma i portoghesi sono lontani parenti di quella squadra allo sbando che aveva iniziato la stagione in maniera assolutamente disastrosa. Il problema vero è che i partenopei non sono mai stati in grado di presentarsi dalle parti di Trubin, finora spettatore non pagante. Il primo squillo arriva al 27’, quando il Napoli riesce finalmente a fare una ripartenza efficace: bello ma un attimo in ritardo il filtrante di Neres per Noa Lang, non altrettanto impressionante il destro dell’olandese, che mette fuori. L’ex Psv prova a farsi perdonare mettendo un cross morbido sul secondo palo, dove Di Lorenzo non riesce ad angolare bene il colpo di testa, prima di cadere a terra pesantemente proprio sulla caviglia. Al 33’ il Benfica torna pericoloso quando un lungo lancio di Rios fornisce un gran pallone ad Ivanovic che mette fuori il sinistro prima di accorgersi di esser partito in fuorigioco. Il finale del primo tempo è decisamente più equilibrato ma il Napoli non riesce a creare vere e proprie palle gol: nel giro di due minuti, prima Hojlund si vede il suo tiro murato, poi McTominay riesce a deviare di testa il cross di Neres ma in maniera poco precisa. Il Benfica risponde con un paio di tiri di Aursnes ed Otamendi ma la difesa partenopea gestisce senza problemi.

Tacco di Barreiro, il Napoli non sfonda
Considerato il risultato del primo tempo, Antonio Conte decide di cambiare modulo: fuori Olivera e Beukema, spazio a Spinazzola e Politano, il Napoli passa al 4-2-3-1 con Neres che dovrebbe giocare dietro ad Hojlund come 10. I partenopei partono bene ma appena il Benfica affonda, trova il raddoppio con una grandissima azione: Rios approfitta del buon lavoro dei compagni e mette un cross rasoterra sul quale Barreiro fa un mezzo miracolo, toccando il pallone col tacco quanto basta per ingannare un Milinkovic-Savic non particolarmente reattivo. Grande gioia del pubblico di casa, doccia gelata per il Napoli, che sembrava in grado di almeno strappare un punto ai lusitani. Una volta raddoppiato il vantaggio, l’undici di Mourinho abbassa sistematicamente il ritmo per evitare di dare fiducia ad un Napoli ansioso di riaprire la partita al più presto. I partenopei ci provano ma stasera gli avanti azzurri non pungono, tanto che Trubin si è a malapena sporcato i guantoni. Se Conte inserisce Juan Jesus al posto di Buongiorno, il Benfica talvolta difende a sei, parcheggiando il proverbiale pullman davanti alla porta. Il problema vero per l’undici di Conte è che ora il Benfica gioca sulle ali dell’entusiasmo: nonostante ora giochi in maniera più convincente, il Napoli non riesce a trovare il modo di superare una difesa che, finora, ha sbagliato poco o niente.

I lusitani pressano alto, chiudono con precisione e rimangono concentrati in quella che potrebbe essere la miglior prestazione stagionale. Dopo il 70’ prima Lang cerca di fornire un pallone per Neres, poi è il brasiliano, ex di giornata, a rientrare verso il centro da destra e lasciar partire un gran sinistro che costringe Trubin alla prima, vera parata. Pochi minuti dopo Conte si gioca il tutto per tutto inserendo Lucca al posto di Lang, con l’ex Udinese che dovrebbe portare maggior peso in avanti e consentire alla squadra di passare al 4-4-2. La risposta del Benfica è la più mourinhiana che ci sia: fuori Sudakov e Ivanovic, spazio a Pavlidis e al terzo centrale Antonio Silva: i portoghesi da ora difenderanno addirittura in cinque. Al 77’ è Politano a fornire un pallone a rientrare sul quale si avventa McTominay: lo scozzese batte sul tempo Trubin ma non riesce a trovare in spaccata il tocco vincente. Il finale di partita vede un Napoli sempre più sfiduciato cercare almeno il gol della bandiera ma rischiare tantissimo all’84’, quando Pavlidis aggira l’uscita di Milinkovic-Savic per provare a batterlo con un pallonetto, facile preda del portiere serbo. Non c’è tempo per altro, all’Estadio da Luz finisce con un netto 2-0 per il Benfica: brutta sconfitta per il Napoli, con un piede già fuori dalla Champions League.

Il tabellino
BENFICA (4-2-3-1): Trubin; Dedic, Tomas Araujo, Otamendi, Dahl; Rios, Barrenechea; Aursnes (90+4' Freitas), Barreiro (90+5' José Neto), Sudakov (76’ Pavlidis); Ivanovic (76’ Antonio Silva). Allenatore: José Mourinho
NAPOLI (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Beukema (46’ Politano), Rrahmani, Buongiorno (59’ Juan Jesus); Di Lorenzo, Elmas (81’ Vergara), McTominay, Olivera (46’ Spinazzola); Neres, Lang (74’ Lucca); Hojlund. Allenatore: Antonio Conte
Marcatori: 20’ Rios (B), 49’ Barreiro (B)
Ammoniti: 52’ Lang (N), 82’ Dedic (B), 86’ Vergara (N)
Arbitro: Zlavko Vincic (Slovenia)