Nasce il nuovo Milan: Igli Tare nuovo direttore sportivo

Adesso è ufficiale, l'ex dirigente della Lazio è il nuovo direttore sportivo. Toccherà a lui sciogliere il nodo allenatore. In lizza Roberto Mancini e Thiago Motta

Nasce il nuovo Milan: Igli Tare nuovo direttore sportivo
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Il Milan è pronto a voltare pagina e riparte da Igli Tare. Dopo la pesante contestazione dei tifosi, che ha colpito la società rossonera in tutti i suoi effettivi, la scelta del direttore sportivo è ricaduta sull'ex dirigente della Lazio. L'annuncio è arrivato dai canali social del club di via Aldo Rossi.

"Siamo felici di accogliere Igli Tare nella famiglia rossonera -ha dichiarato Furlani-. La scelta giusta da cui ripartire: competenza, determinazione e valori forti, unite a una solida conoscenza del calcio italiano e una visione internazionale, lo rendono la figura ideale per contribuire al rilancio del Club, attraverso lo sviluppo di un progetto sportivo ambizioso".

"Entrare a far parte di un Club come il Milan è motivo di grande orgoglio e responsabilità -ha affermato Tare-. Ringrazio la società per avermi affidato questo incarico. La società conosce la mia grande determinazione e la mia volontà di far bene mettendo tutta la mia esperienza al servizio di un grande Club che ha l'obiettivo assoluto di tornare a essere protagonista in Italia e in Europa".

Chi è Igli Tare

Classe '73 e albanese di Valona, Tare ha maturato una lunga esperienza nel calcio professionistico italiano, vestendo le maglie di Brescia, Bologna e Lazio. Al termine della carriera da calciatore, si è affermato come dirigente di alto profilo, ricoprendo per oltre quindici anni il ruolo di ds della Lazio Lazio e contribuendo ai recenti successi del Club biancoceleste, tra cui tre Coppe Italia e tre Supercoppe Italiane. Tra le maggiori intuizioni di Igli Tare c’è quella di aver portato alla Lazio Luis Alberto, così come in Ciro Immobile, divenuto recordman di reti con la Lazio. Fu Tare a riportarlo in Italia per sostituire Klose, altra intuizione (a parametro zero) del dirigente albanese. Tra gli acquisti top da menzionare ci sono anche quelli di De Vrij, Sergej Milinkovic-Savic, Felipe Anderson, Lulic, Hernanes e Candreva. Tante intuizioni vincenti, ma come è normale che sia anche qualche scelta sbagliata. Tra le operazioni più deludenti rietrano Muriqi (forse il flop più grande), Hoedt, Durmisi, Vavro, Escalante, Luis Maximiano e Djibril Cissé.

Il nodo allenatore

La prima mossa da fare per Tare è scegliere l'allenatore. Prima bisognerà risolvere il contratto con Sergio Coinceiçao, che ha un accordo fino al 2026, poi mettersi alla ricerca del profilo più giusto. Da depennare il nome di Vincenzo Italiano, che non ha nascosto l'intenzione di voler trovare un’intesa con il Bologna. Lo stesso vale per Gasperini, legato da un contratto fino al 2026 con l'Atalanta. Gasp sta trattando il rinnovo con Percassi e al momento non va considerat disponibile. E poi c’è Allegri che invece è disponibile, ma su cui c'è forte il Napoli in caso di addio di partenza di Conte. Restano Roberto Mancini, libero dopo la delusione in Arabia Saudita: il suo passato all’Inter non è considerato un ostacolo.

Attenzione anche a Thiago Motta, reduce dalla delusione. De Zerbi è orientato a restare al Marsiglia. Difficile possa arrivare Sarri, visto il rapporto difficile avuto con Tare alla Lazio. Di sicuro stavolta non saranno ammessi più errori.

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