Calcio

Le pagelle di Barcellona-Napoli: Osimhen non punge, Lewandowski sì

Tra le fila degli azzurri bene Traoré, Lobotka e Politano. Osimhen non punge, Lewandowski sì. Jamal imprendibile, Fermin e Cubarsì giocano da veterani.

Le pagelle di Barcellona-Napoli: Osimhen non punge, Lewandowski sì

Il Barcellona di Xavi batte 3-1 il Napoli di Calzona con i giovani Jamal e Cubarsì sugli scudi. Lewandowski tocca una palla e la trasforma in oro mentre per gli azzurri Osimhen recita scena muta. Tanti bei voti tra le fila dei blaugrana, diverse insufficienze per i giocatori azzurri con il club di De Laurentiis che dopo questa eliminazione dice pure addio alla possibilità di giocare il nuovo Mondiale per club. Ecco i voti del match tra blaugrana e partenopei.

Le pagelle del Barcellona

Marc André ter Stegen 6,5: Si conferma uno dei migliori portieri del mondo e non solo per la grande parata sul colpo di testa di Di Lorenzo poco dopo aver subito il gol del 2-1. Senso della posizione, attenzione ed esperienza al servizio dei blaugrana

Jules Koundé 6: Kvara è un cliente difficilissimo ma lui usa il fisico e la velocità per arginarlo il più possibile.

Pau Cubarsì 7: Ha solo 17 anni ma gioca come un veterano al centro della difesa al debutto assoluto in Champions League. Bravo nell'anticipare di testa un gigante come Osimhen. Bella sorpresa per il Barcellona e per il calcio iberico.

Ronald Araujo 6,5: Gioca una partita solida nonostante gli attaccanti del Napoli facciano molto movimento non dando troppi punti di riferimento.

Joao Cancelo 7: Gol a parte, è un giocatore duttile e adatto a diverse posizioni del campo. Da terzino sinistro soffre e non poco le sterzate e le accelerazioni di Politano. Alla fine, però, ne esce vincitore.

Barcellona-Napoli

Ilkay Gundogan 6,5: Equilibratore assoluto del centrocampo ma anche motorino inesauribile. Sfiora il gol ma Meret dice no. Prezioso in entrambe le fasi.

Andreas Christensen 6: Fa un lavoro sporco e prezioso davanti alla difesa e riesce nell'intento. Rischia molto con un intervento da cartellino arancione su Lobotka ma Makkelie lo grazia (dal 60' Oriol Romeu 6: Tecnicamente rivedibile, Xavi però lo inserisce per dare equilibrio e fare legna)

Fermin Lopez 6,5: Grande prova per il classe 2003 che si toglie pure lo sfizio di segnare. Poco prima del gol se ne mangia un altro calciando alto da ottima posizione. Cala alla distanza come tutto il Barcellona e Xavi lo sostituisce. Fondamentale (dal 60' Sergi Roberto)

Barcellona-Napoli

Raphinha 7: Un assist per Fermin Lopez e un altro gol propiziato visto che dal suo tiro di destro che si stampa sul palo nasce poi la rete del 2-0 di Cancelo. Anche nella ripresa quando prende palla è sempre pericoloso con la sua tecnica. (dall'81 Joao Felix sv)

Robert Lewandowski 6,5: Serata difficile per il polacco che fa tanto movimento ma viene servito poco dai compagni. La difesa azzurra lo tiene bene nella sua morsa e lui non riesce quasi mai a rendersi pericoloso fino al minuto 84' quando si smarca bene, riceve palla da Sergi Roberto e deve solo spingerla agevolmente in rete. Vorace.

Lamine Jamal 7: Compirà 17 anni a luglio ma ha una personalità, una qualità e una velocità da giocatore già maturo. Fa venire il mal di testa a Mario Rui prima e a Olivera dopo e non solo. Grande prestazione del giovanissimo talento blaugrana che sfiora pure diverse volte quello che sarebbe stato il primo gol in Champions League.

Allenatore Xavi Hernandez 7: Il suo Barcellona è pieno di assenti, importanti, ma lui ha il coraggio di puntare su giovani come Jamal, Fermin e Cubasi. Affronta il Napoli a viso aperto e vince il duello sui 180' minuti con Calzona

Le pagelle del Napoli

Alex Meret 6,5: Incolpevole sui tre gol presi e bravo in alcune circostanze a dire no agli attaccanti blaugrana.

Giovanni Di Lorenzo 5,5: Sfiora il gol di testa ma ter Stegen gli dice no con una parata da campione. Come sempre gioca con il coltello tra i denti ma questa volta non basta. I gol del Barcellona arrivano tutti e tre dal suo lato e questo non è un buon segnale quando accade.

Amir Rrahmani 5,5: Per una volta non è così arcigno come da copione. Il gol realizzato non lo salva dalla leggera insufficienza.

Juan Jesus 5,5: Tenta spesso l'anticipo e molte volte ci riesce. Difficile però dare la sufficienza ai difensori con tre gol al passivo.

Mario Rui 5,5: All'inizio soffre terribilmente la velocità di Jamal ma pian piano prende le contromisure e in qualche modo riesce ad arginarlo. (dal 65' Mathias Olivera 5: Entra in campo e va subito in difficoltà contro il guizzante Jamal che gli fa venire il mal di testa. Prende una traversa all'89' a risultato già compromesso)

Hamed Traoré 6,5: Una delle note liete del Napoli in una posizione atipica. Qualità e quantità e ruolo di "nuovo Zielinski" che sembra calzargli a pennello. ( dal 78' Giacomo Raspadori 5,5: Entra ma non si vede e non si rende mai pericoloso)

Stanislas Lobotka 6: Grande equilibratore del centrocampo azzurro. Cerca di fare lo stantuffo tra attacco e difesa e lo fa discretamente bene anche se non basta.

André Zambo Anguissa 5,5: Cala alla distanza e della linea mediana è quello meno preciso ed efficace.

Matteo Politano 6: Offre l'assist del 2-1 a Rrhmani e del tridente è quello più guizzante fino a quando resta in campo (dal 65' Jesper Lindstrom 5: Ha sulla testa il gol del 2-2 ma lo cestina da pochi passi. Poco dopo il Barcellona segnerà il 3-1 finale)

Victor Osimhen 5: Recita scena muta e il Napoli ne risente pesantemente. Chiede un rigore ma Makkelie non ci vede e non ci sente.

Kvicha Kvaratskhelia 6: Il georgiano non è più quello della passata stagione ma quantomeno è sempre sul pezzo e sfiora più volte il gol come al 92' quando il suo tiro sibila alla destra di ter Stegen. (dal 92' Cyril Ngonge sv)

Barcellona-Napoli

Allenatore Francesco Calzona 5,5: Il suo Napoli ci prova ma il Barcellona e soprattutto Xavi, questa sera, si sono dimostrato superiori.

Arbitro Danny Makkelie (Olanda) 5,5: Ogni tanto sembra perdere la bussula di un match che tutto sommato vola via liscio senza particolari casi o sussulti.

Osimhen chiede il rigore per un presunto contatto con Cubarsì ma l'olandese decide che non c'è penalty e il Var non interviene.

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