Calcio

Plusvalenze, la nuova inchiesta: cosa rischiano Roma, Lazio e Salernitana?

Il procuratore Chiné attende la trasmissione dei documenti da Roma e Tivoli: solo dopo farà scattare l'inchiesta sportiva

Plusvalenze, la nuova inchiesta: cosa rischiano Roma, Lazio e Salernitana?

Il dossier sulla Roma e il filone su Lazio-Salernitana che dal 2011 al 2021 è stata di proprietà di Claudio Lotito, rischiano ancora una volta di stravolgere i risultati del campo.

Le indagini, per ora ristrette alla giustizia ordinaria, finiranno presto, come già accaduto per la Juventus, presto sul tavolo della procuratore Giuseppe Chiné. La notizia delle perquisizioni della Guardia di Finanza nelle sedi delle tre società, con relativa acquisizione di documenti, è relativa soltanto alla fase inquirente. Ma cosa accadrà adesso? E soprattutto, cosa rischiano a livello sportivo le tre società?

L'inchiesta

Quattro stagioni (dal 2017 al 2021) di conti e bilanci messe in controluce. Sedici persone indagate, tra cui gli attuali vertici del club giallorosso (oltre all'ex presidente, James Pallotta) e quelli dei biancocelesti. Diciotto operazioni di compravendita di calciatori sospette. Per la Roma oltre all'affare Spinazzola-Pellegrini i magistrati vogliono vederci chiaro anche sulle cessioni (Marchizza e Frattesi al Sassuolo; Tumminello all'Atalanta; Cetin, Cancellieri e Diaby al Verona) e su alcuni acquisti (Defrel dal Sassuolo; Cristante dall'Atalanta; Kumbulla dal Verona). Quanto a Lazio e Salernitana i trasferimenti nel mirino riguardano giocatori che erano sotto l'egida della vecchia proprietà (in tal senso, allo stato dei fatti, sembra escluso ogni coinvolgimento della dirigenza Iervolino subentrata in un periodo successivo alle obiezioni sollevate). Si tratta di Sprocati, Casasola, Marino, Cicerelli, Novella, Morrone, Akpa Akpro.

I prossimi passi

Il procuratore della Figc Chiné è in attesa della trasmissione delle carte da parte della giustizia ordinaria e, come ovvio, solo in seguito farà scattare l'indagine sportiva. Rispetto al primo filone delle plusvalenze, quando tutto venne fatto in maniera affrettata portando ad assoluzioni a tappeto (salvo poi riaprire il processo sulla base delle intercettazioni che riguardavano la Juventus, ndr), questa volta la Procura non si muoverà prima di avere ogni possibile documento in mano e di capire quali possano essere le tempistiche. Nel caso specifico, si tratterebbe delle intercettazioni che la Procura di Roma avrebbe ricevuto da quella di Torino per quanto riguarda il club giallorosso e del materiale a disposizione di quella di Tivoli su operazioni, considerate poco chiare, tra i biancocelesti e la Salernitana, entrambe, nel periodo preso in considerazione, vale a dire tra il 2012 e il 2021, legate a Claudio Lotito. Il quale, come fatto anche da Roma e Salernitana, si è detto tranquillo della trasparenza del club e pronto a mettersi a disposizione della Procura.

Cosa rischiano le società

Ovviamente è ancora molto prematuro ipotizzare ripercussioni a livello sportivo, ma è evidente che i rischi che correrebbero eventualmente - in caso di effettivo dolo, al momento non dimostrato - le tre società non si discostano molto da quanto accaduto alla Juventus. In particolare, gli articoli del codice di Giustizia Sportiva che potrebbero essere stati violati, sono gli stessi contestati ai bianconeri, vale a dire il 4 (osservanza dei principi della lealtà) e il 31 che disciplina le violazioni in materia gestionale ed economica.

Nel primo caso, sono previste ammende e penalizzazioni di uno o più punti; nel secondo, il mancato rispetto del codice prevede per il club - qualora queste infrazioni abbiano permesso di iscriversi al campionato e/o alle coppe europee - anche la retrocessione. Chiaramente l'inchiesta, fin qui solo della giustizia ordinaria, è ancora lontana dall'essere entrata nel vivo.

Le possibili conseguenze sul piano sportivo, con un possibile stravolgimento della classifica, saranno più chiara solo con l'inizio del relativo procedimento.

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