Pugnali nelle bandiere: scoperta choc prima di Padova-Mantova

Le lame erano occultate all'interno delle aste portabandiera dei tifosi del Mantova: il sequestro da parte degli agenti all'esterno dello Stadio Euganeo

Pugnali nelle bandiere: scoperta choc prima di Padova-Mantova
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Una scoperta scioccante, quella fatta dagi agenti di polizia preposti ai controlli dei tifosi che entravano all'interno dello Stadio Euganeo per assistere al match in programma tra il Padova e il Mantova: durante le perquisizioni ai supporters lombardi, infatti, gli uomini in divisa hanno rinvenuto dei pugnali accuratamente occultati all'interno di alcune aste portabandiera. Le immagini del ritrovamento delle armi da taglio hanno fatto rapidamente il giro del web suscitando indignazione e paura sui social network.

I fatti si sono verificati nella serata di lunedì 8 gennaio, poco prima del fischio d'inizio di Padova-Mantova, match valevole per il ventesimo turno del Gruppo A del campionato di Serie C. La partita è iniziata alle ore 20.30 e si è conclusa con il risultato di 5-0 per la squadra ospite, che ha surclassato i biancoscudati grazie alle reti messe a segno da Alex Redolfi, Antonio Fiori, Francesco Galuppini, Davide Bragantini e David Wieser. Ancora una volta, purtroppo, non è tanto il risultato maturato sul campo ad aver avuto ampio riscontro mediatico, quanto soprattutto ciò che è accaduto durante le perquisizioni effettuate dai poliziotti sui tifosi che accedevano allo Stadio Euganeo. I pugnali rinvenuti all'interno delle aste portabandiera di alcuni ultras matovani sono stati sequestrati dalle autorità, ma l'episodio non può non lasciare un senso di profonda inquietudine.

"L’insidia e la micidialità di quanto rinvenuto e sequestrato ad alcuni tifosi dai colleghi del Secondo reparto Mobile in occasione della partita dell’8 gennaio la dice lunga in merito a quali fossero quel giorno le reali intenzioni di alcuni di essi", dichiara il segretario generale Fsp del Veneto del Maurizio Ferrara. "Non vi è infatti alcuna valida ragione nel tentare di introdurre all’interno di uno stadio armi tanto letali quanto insidiose", prosegue,"gli autori di tale grave gesto avevano infatti ricavato degli spazi all’interno delle aste portabandiera ove erano state occultate lame immanicate che se usate nel corso di possibili scontri avrebbero potuto far davvero male se non scannare qualcuno".

Purtroppo non si tratta di episodi isolati, e i pericoli sono sempre dietro l'angolo, soprattutto per gli uomini in divisa. "La violenza negli stadi è un fenomeno che deve cessare il prima possibile", considera Ferrara,"come sindacato di polizia siamo stanchi di dover contare ogni domenica tra i nostri colleghi feriti quando anche non morti e siamo stanchi di dover pagare un prezzo che nessun altro lavoro ti impone".

"L’organizzazione di alcune manifestazioni sportive riteniamo dovrebbero essere ripensate poiché non si può sempre contare sui soli poliziotti che quotidianamente si espongono a rischi tanto grandi quanto gratuiti", conclude.

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