
Chissà se qualcuno, vedendo Mateo Retegui così straripante e decisivo nelle fila dell'Italia, non si sia pentito di averlo scartato nelle ultime sessioni di mercato. Ovvero quando il centravanti classe 1999 era ancora alla portata delle big di casa nostra. Certamente non più lo scorso agosto, mese durante il goleador italo-argentino è volato dall'Atalanta agli arabi dell'Al-Qadsiah per 65 milioni di euro più 3 di bonus.
Ma andiamo con ordine. Nella primavera del 2023 la prima società italiana a interessarsi al numero 9 era stata l'Inter su segnalazione del vice ds Baccin che l'aveva osservato dal vivo in Argentina, dove la punta stava esplodendo nelle fila del Tigre. All'epoca per assicurarselo bastavano appena 15 milioni, prezzo alla portata delle casse dei club nostrani. I nerazzurri, però, dopo averlo studiato e sondato a lungo alla fine hanno preferito andare sull'usato sicuro Arnautovic (prelevato dal Bologna per 10), lasciando così campo libero al Genoa.
Fu proprio il Grifone a portare Rete-gol in Serie A. Una prima annata in chiaroscuro (7 gol ma anche tanti guai fisici) che avevano diviso l'opinione pubblica sulle reali potenzialità del bomber nato a San Fernando. Motivo per cui il Milan decide di non affondare il colpo nell'estate 2024 - nonostante gli agenti lo avessero proposto con insistenza - per puntare alla fine su Morata per il dopo Giroud. Col senno del poi: una scelta rivelatasi totalmente errata, visto che lo spagnolo in rossonero ha floppato ed è stato mandato via dopo soli 6 mesi; mentre Mateo prende per 25 milioni la via di Bergamo dove alla corte di Gasperini esplode, segnando 25 gol in campionato e laureandosi capocannoniere.
Se ora Gattuso può avvalersi delle prodezze del centravanti, deve dire grazie a Roberto Mancini che 3 anni fa insistette parecchio con la FIGC per farlo naturalizzare. Merito della dritta ricevuta dall'amico ed ex compagno di squadra Juan Sebastian Veron. Qualche mese fa pure la Juventus tentò di prendere Retegui. A maggio l'allora dt Giuntoli l'aveva messo in cima alla lista degli obiettivi di mercato bianconeri per l'attacco e aveva già avviato i dialoghi sia con la Dea sia con l'entourage del calciatore.
Nel frattempo però Elkann solleva dall'incarico il dirigente e così la pista Retegui-Juve finisce su un binario morto. Incredibile ma vero. Da snobbato di lusso a salvatore della patria il passo è stato breve per il goleador. Peccato che ora - al di là della Nazionale aggrappata a lui per andare al Mondiale - se lo godano in Arabia...