Calcio

Rodri, cocco di Guardiola, non tradisce. Lautaro sì

La "sfida" tra i due uomini di fiducia dei tecnici di City e Inter. Lo spagnolo ha le chiavi del gioco e non sbaglia. L'argentino si mangia invece un gol fatto

Rodri, cocco di Guardiola, non tradisce. Lautaro sì

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Promesse, promesse. Tutti ad aspettare quel gol. E loro, Lautaro e Lukaku, non certo indolenti, a scavar con testa e piedi come uno scolaro che si gratta la crapa perché il tema è troppo complicato. Lula-Lula urlava la folla tifosa finché Rodri non ha gelato tutti. Rodri che fa Rodrigo Hernandez Cascante, spagnolo di anni 26, non proprio cascante piuttosto trionfante. Ci sono voluti più di 65 minuti per vedere un gol e rispuntare l`anima vincente di Bernardo Silva che, dopo essersi affannato sula fascia destra, ha spiegato a Lautaro Martinez il senso del giocar calcio per vincere più che per segnar gol. Lautaro, pochi minuti prima, aveva avuto l`occasione da servire a Lukaku, comunque a un compagno, ed invece no: golosità, golosità e palla addosso al portiere.

Sul campo son risuonati i "vaffa!" dei compagni, immaginate sulle tribune e per le strade di Milano. Quell`errore è stato il campanello d`allarme, come dire: cara Inter ti sei giocata il bonus. Ed invece dall`altra parte nulla sbagliava quel Rodri, un giocatore d`eccellenza per il calcio di Guardiola, figlio di Madrid nel senso dell`esserci nato e dell`essere calcisticamente cresciuto nelle giovanili dell`Atletico Madrid. Buon sangue calcistico non mente e ieri sera Rodri ha tenuto botta a centrocampo nei momenti di lotta e di governo nel far da contraltare al duo intersita Brozovic-Calhanoglu. Ma la Turchia ha sempre lasciato qualche buon ricordo a Rodri. Ed anche stavolta non si è smentita. Per esempio gli capitò nel debutto in Europa league in casa dell`Osmanlispor: successo con gol. Cosa chiedere di più? Poi, certo, l`anno della svolta arrivò nel 2019 quando il Manchester City pagò 70 milioni della clausola rescissoria all`Atletico Madrid al quale Rodri rimase legato con un contratto quinquennale. E qui ha messo subito piede nelle partite che contano, diciamo nelle finali. Il 1° marzo 2020 segnò di testa nella finale di Coppa inglese contro l`Aston Villa e fu un benefico 2-1. Per Guardiola un intoccabile, 52 partite da titolare in stagione. Dicono storia e statistica che Guardiola ha utilizzato di più in una stagione un solo giocatore: si chiama Lionel Messi che nel 2011-2012 giocò 57 incontri.

Rodri, ecco il nome che ha tolto l`ossessione al tecnico catalano e regalato il gol di una storia, ed anche della storia, al City digiunante in Champions. Guardiola lo ringrazierà, ma chissà cosa avrà detto in cuor suo quando si è visto recapitare quel regalo di Lautaro, tanto tenace e bravo nel cercare la via per regalarsi il doble, Mondiale e Champions, riuscito solo a 10 anime nella storia. Lautaro che sbaglia, Lautaro che apre la strada al successo per il City. E mettiamoci anche l`imbarazzo di Lukaku, gigante preso nella ragnatela del Manchester e, quando finalmente una palla è arrivata a portata del testolone suo, eccolo rovinare il resto dell`anno al pubblico interista. La palla buttata su un piede di Ederson gli ha detto: non è serata. E in quel momento la LuLa si è miseramente afflosciata, addio sogni di gloria. Curiosità, Rodri è fidanzato con il nome tanto italiano: Laura. Poi la Laurea l`ha presa ieri sera con l`Inter. Il Manchester ha speso bene gli 11,44 milioni di sterline che gli passa annualmente. Lo sceicco in tribuna si è lasciato andare ad un sorriso.

Merce rara anche quella.

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