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Alla Roma bastano 17 minuti perfetti per stendere 2-0 lo Slavia Praga

Dopo 40 secondi Bove porta la Roma in vantaggio ma nel primo tempo in campo ci sono solo i giallorossi. Il raddoppio di Lukaku chiude in pratica i conti con uno Slavia troppo timido per riaprire la partita

Alla Roma bastano 17 minuti perfetti per stendere 2-0 lo Slavia Praga

Alla Roma basta un inizio praticamente perfetto per schiantare la rivale principale del girone di Europa League e fare un passo importante verso gli ottavi di finale. Lo Slavia Praga parte malissimo e subisce il primo gol dopo appena 40 secondi grazie ad un gran tiro di Bove. La Roma domina in lungo e in largo i primi 20 minuti, mettendo in ghiaccio una partita che poteva riservare parecchie insidie. Dopo il raddoppio di Lukaku, i giallorossi tirano il fiato ma rischiano poco o niente contro uno Slavia troppo timido per mettere in crisi la retroguardia capitolina. I boemi migliorano nel secondo tempo ed approfittano del rilassamento della Roma per portarsi avanti con più convinzione. La Roma controlla con calma ed esperienza, senza che Svilar rischi molto: l’undici di Mourinho porta a casa i tre punti, rimanendo imbattuto in Europa. Ora testa al campionato e all’incrocio con l’Inter di domenica.

Le scelte degli allenatori

Qualche sorpresa da parte di Mourinho per la partita forse decisiva per il primo posto nel girone di Europa League, l’unico che vale il passaggio agli ottavi. In difesa la Roma ritrova Llorente, mentre la coppia sulla mediana vede il giovane Bove a fianco di Cristante. Sulle fasce spazio alla linea verde Celik-Zalewski, vista l’indisponibilità di Renato Sanches. In attacco a fianco di Lukaku, tocca all’azzurro El Shaarawy, con il Gallo Belotti pronto a subentrare a partita in corso.

Lo Slavia Praga, che sta vivendo un ottimo momento tra campionato e coppa, scende in campo abbastanza abbottonato, con Van Buren come unico terminale offensivo in campo. La squadra boema non ha vere e proprie punte titolari ma riesce a compensare con fisicità e ritmo. A centrocampo a fianco di Zafeiris tocca a Dorley mentre in difesa trova spazio Vlcek accanto ad Ogbu e Holes.

Roma spietata: Bove e Lukaku, è 2-0

Neanche il tempo di sistemarsi sui seggiolini dell’Olimpico e la Roma trova subito il vantaggio. Pallone recuperato con caparbia da El Shaarawy a metà campo, passaggio filtrante con il nemico pubblico numero uno Lukaku che facilita il movimento di Edoardo Bove. Il giovane giallorosso appena vede arrivare il pallone dalle sue parti non ci pensa due volte: gran tiro a giro che sfiora il palo lontano, niente da fare per Mandous. Partenza davvero disastrosa quella della squadra boema e ci vuole qualche minuto prima che gli ospiti ritrovino le distanze e imbastiscano una reazione. La Roma, visto il vantaggio, non ha più l’ansia di alzare il ritmo, lasciando il pallino del gioco agli ospiti, che non vanno oltre ad un buon giro palla. A partire dal 10’, lo Slavia gioca con maggiore fluidità, dimostrando una buona organizzazione ma, forse, insistere sull’uscita dal basso non è il massimo quando non si dispone di grandissima qualità tecnica. Pochi minuti dopo la Roma trova il modo di approfittare ancora delle distrazioni degli ospiti: gran pallone rubato da El Shaarawy a centrocampo e corsa verso l’area, dove l’azzurro alimenta l’accorrente Lukaku. L’avanti belga è calmo quanto basta per incrociare il sinistro ed impallinare ancora Mandous. Due reti in poco più di un quarto d’ora ad una squadra che nelle ultime settimane aveva concesso poco o niente: davvero non male l’inizio della Roma.

Bove gol Roma Slavia Praga

La reazione dello Slavia arriva ma viene contenuta senza particolari problemi dall’attenta retroguardia giallorossa. I boemi si aprono alle inevitabili controfughe della Roma ma i padroni di casa si limitano a puntate solitarie, spesso con l’uomo ovunque El Shaarawy, che sembra in gran serata. La Roma avrebbe spazi invitanti ma preferisce non sbilanciarsi troppo, avanzando in maniera più metodica ma forse più prevedibile. La partita si riassume con una semplice statistica: in 33 minuti i boemi non hanno mai tirato verso la porta di Svilar: il primo tiro di Dorley è facile da controllare per il portiere romanista. I padroni di casa ora abbassano i ritmi, affidandosi alle puntate di Mancini ed Aouar sulla destra o gli scatti di El Shaarawy al centro per mandare in crisi una difesa certo non perfetta. Ennesimo errore al limite dell’area che concede un’occasione importante per Lukaku: il belga, però, ha problemi a controllare e perde il momento giusto, arrabbiandosi non poco con sé stesso. Sul rovesciamento di fronte, errore di Aouar che concede un tiro dalla lunga distanza all’olandese Van Buren: Svilar si allunga e riesce a metterlo in angolo. Fase non entusiasmante della partita, con gioco molto frammentato ma alla Roma va bene anche così. I giallorossi hanno speso molto ed arrivano al recupero col fiato corto; per fortuna lo Slavia non sa approfittare della leggera supremazia nel possesso palla.

Lukaku gol Roma Slavia Praga

Orgoglio Slavia, Roma in controllo

Al rientro dagli spogliatoi un cambio per parte: se Trpisovsky aumenta il potenziale offensivo sostituendo Masopust con Jurasek, sostituzione insolita quella di Mourinho. Paredes entra in campo non al posto di Cristante ma di Bove, forse per evitare la seconda ammonizione. Lo Slavia ora è più aggressivo e staziona permanentemente al limite dell’area giallorossa. I padroni di casa hanno problemi ad impostare ripartenze importanti e subiscono un po’ troppo l’aggressione dei boemi. L’intenzione sembra quella di addormentare la partita e, magari, risparmiare energie per la trasferta di domenica a San Siro. Il tecnico boemo perde il fiato in panchina ma i suoi buttano troppi palloni a casaccio in avanti, invitando il contropiede giallorosso. Al 59’ Celik riconquista un buon pallone e libera Lukaku, che ha il tempo e lo spazio di provare a cercare il palo lontano col suo sinistro: ottima l’intenzione, non precisissima la mira. Un minuto dopo Aouar approfitta di un ottimo cross di Zalewski per fornire un tacco a Lukaku ma la difesa si chiude: sullo sviluppo dell’azione Cristante batte la trappola del fuorigioco e prova un beffardo pallonetto. Mandous, però, riesce ad arrivarci.

Zalewski Doudera Roma Slavia Praga

Ottimo momento quello della Roma, che va vicinissimo al 3-0 grazie ad un gran tiro dalla lunga distanza di El Shaarawy: la sfera, però, si stampa sulla traversa. Gol sbagliato, gol quasi preso: ripartenza dello Slavia, Jurasek lancia Schranz, lasciato un po’ troppo libero da N’Dicka. L’avanti, a tu per tu sull’uscente Svilar, spara altissimo e poco dopo lascia il posto a Wallem: fuori anche Dumitrescu per Provod. La contromisura di Mourinho non si fa attendere: dentro Belotti e Karsdorp per Zalewski e il man of the match El Shaarawy. Il tecnico dello Slavia si gioca il tutto per tutto sostituendo Van Buren con Chytil, uno dei migliori attaccanti del campionato ceco. La Roma, ora, è in palese gestione ma arretra forse un po’ troppo, incoraggiando gli ospiti a farsi avanti con più convinzione.

El Shaarawy Roma Slavia Praga

L’ultimo quarto d’ora vede serpeggiare un po’ di apprensione all’Olimpico nonostante il doppio vantaggio ma i giallorossi controllano bene. Nel finale Mourinho concede qualche minuto al giovane Pagano, entrato al posto di un Lukaku che sembra con la testa già sotto la doccia. I boemi hanno il merito di provarci fino alla fine, soprattutto grazie ai nuovi entrati ma pungono davvero poco. Molto meglio, invece, in pieno recupero Belotti che si libera del difensore ma è costretto ad allargarsi troppo: bello il suo tiro in corsa ma Mandous riesce a mettere in angolo. I cinque minuti di recupero non cambiano il risultato: all’Olimpico la Roma vince e convince, battendo 2-0 lo Slavia Praga.

Tabellino e pagelle

ROMA (3-5-2): Svilar 6; Llorente 6,5, Mancini 6,5, N’Dicka 6; Celik 6,5, Cristante 6,5, Bove 7 (46’ Paredes 5,5), Aouar 6 (88’ Cherubini s.v.), Zalewski 6,5 (69’ Karsdorp 5,5); Lukaku 6,5 (81’ Pagano s.v.), El Shaarawy 8 (69’ Belotti 6). Allenatore: José Mourinho 6,5

SLAVIA PRAGA (3-4-2-1): Mandous 5; Vlcek 6, Ogbu 6, Holes 6; Doudera 6, Zafeiris 5,5 (81’ Jurecka 6), Dorley 6, Dumitrescu 5 (65’ Provod 6); Schranz 6 (65’ Wallem), Masopust 6 (46’ Jurasek 6,5); Van Buren 6 (70’ Chytil 5,5). Allenatore: Jindrich Trpisovsky 4

Marcatori: 1’ Bove (R), 16’ Lukaku (R),

Ammoniti: 22’ Bove (R), 26’ Masopust (S), 67’ N’Dicka (R),

Espulsi: n/a

Arbitro: Espen Eskås (Norvegia)

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