Roma più concreta che bella, ma è in testa

Dovbyk torna al gol, Soulé segna coi crampi: domato un ostico Verona

Roma più concreta che bella, ma è in testa
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La Roma di Gasp non ruba certo l'occhio nè segna gol a raffica, come faceva la sua Atalanta. Ma la classifica, dopo cinque giornate, le sorride: quattro vittorie, primo posto con Milan e Napoli (battuto ieri dai rossoneri) e una sola rete subita nello sciagurato pomeriggio contro il Torino. Il Verona è un osso duro, non certo quello disastroso che qualche settimana fa all'Olimpico aveva incassato 4 gol dalla Lazio, ma i giallorossi blindano la porta con Svilar - media parate oltre l'80% da inizio stagione - e ritrovano la rete di uno dei centravanti.

Ha atteso la 50ª gara con la Roma Artem Dovbyk (foto) per fermare il digiuno che durava dal maggio scorso: colpo di testa dopo sette minuti sul cross di Celik. «Con Gasperini è come andare all'università», così l'ucraino prima della sfida. Evidentemente le lezioni hanno dato buon fine, la speranza del tecnico è il nove giallorosso non si fermi qui.

C'è Mel Gibson in tribuna, ospite di Dan Friedkin («un idolo per quelli della mia generazione», scherzerà Gasp a fine gara) e la Roma mostra i muscoli contro un avversario che ripetutamente si fa vedere dalle parti di Svilar. Eccezionale in due uscite su Orban, fortunato quando il nigeriano del Verona centra la traversa da due passi e a porta vuota. «Molto spesso è protagonista e quando non fa parate eccezionali resta una garanzia anche nella gestione del gioco e rende semplici le parate», così il tecnico sul portiere. A evitare ulteriori affanni nel finale segna Soulé, pure afflitto da crampi: l'argentino è l'unico ad aver fatto due gol nella rosa.

Soulé festeggia come promesso al rapper Ince con un gesto da destro-sinistro stile pugile, il gol annullato dal Var a Orban non cambia il risultato.

Importante la riflessione di Gasp a fine gara: «Era la prima volta che giocavamo 3 partite in 7 giorni, sono rimaste delle scorie e non ce lo aspettavamo. Dovremo valutare anche questo nelle prossime gare, visto che alcuni giocatori sempre efficaci e precisi hanno avuto delle difficoltà maggiori».

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