
Chissà perché torneo fa venire in mente rodeo. Siamo sempre lì, roba americana come appunto il mondiale per club che sabato sera ha offerto il suo colpo migliore: Chelsea-Benfica, durata ore 4, minuti 38. Var? No. Infortuni gravi? No. All'erta meteo? Sì, minuto 86 la squadra londinese è in vantaggio 1 a 0, l'arbitro sloveno (compatriota di Ceferin, capo Uefa) guardato il cielo sopra Charlotte, ipotesi di diluvio, applicato il protocollo Fifa per questo tipo di imprevisti: sospensione dell'incontro, evacuazione dello stadio, fulmini entro 13 chilometri dall'impianto, venti superiori ai 65 chilometri, pioggia, campo impraticabile, visibilità inferiore a 100 metri. I calciatori sono tornati in campo dopo due ore, Di Maria ha pareggiato all'ultimo secondo su rigore, supplementari, portoghesi in 10 per un'espulsione, altra mezz'ora, nuovo stop, totale 278 minuti, sesta partita sospesa per meteo, una pagliacciata Fifa. Cancellato il record di Ronchester, New York, incontro Lancers-Dallas Tornado, roba vera, mica romanzo di Soriano.
La sfida infinita incominciò alle 8 di sera, pari alla fine dei tempi regolamentari, niente rigori odiati dal proprietario dei Lancers, cinque overtime di 15 minuti l'uno, a mezzanotte gol della vittoria di Dallas. Totale: 176 minuti. Era l'1 settembre del 1971, Infantino Gianni aveva un anno.