
Comanda il Napoli. Dopo il tricolore vinto due mesi fa anche sul mercato gli azzurri stanno dettando la linea alle rivali. Non a caso la società di De Laurentiis è quella che si è mossa meglio finora, chiudendo il maggior numero di affari: «Saremo competitivi ai massimi livelli. Il problema - ha detto ADL a Giffoni - è che siamo immersi in un sistema fallimentare. Dobbiamo prendere decisioni, altrimenti in 2-3 anni il calcio scompare». Una campagna acquisti che non sembra neppure volgere al termine dopo i colpi Lucca (prelevato dall'Udinese per 35 milioni), Beukema (strappato al Bologna per 30 milioni), Lang (ingaggiato dal PSV per 25 milioni), De Bruyne (a parametro zero), ai quali bisogna aggiungere gli acquisti del giovane Marianucci dall'Empoli (costato 9 milioni) e del diciottenne Ferrante dal NovaRomentin (farà il terzo portiere). E non finisce qui: nel mirino ora ci sono un portiere da alternare a Meret (in arrivo Milinkovic Savic dal Torino), un vice Di Lorenzo (fari puntati su Sanchez del Siviglia) e un altro esterno d'attacco (la prima scelta resta sempre il bolognese Ndoye). Insomma, va completandosi in casa azzurra una campagna acquisti clamorosa che potrebbe essere in buona parte foraggiata dalla vendita di Osimhen al Galatasaray per 75 milioni.
Se i Campioni d'Italia sorridono, le rivali storiche appaiono ancora in alto mare. A partire dalla Juve che ha trattenuto Conceicao dal Porto per 30 milioni e aggiunto David in attacco, dove è tuttora alle prese col caso Vlahovic che non appare di semplice e soprattutto rapida risoluzione. Tudor, infatti, si aspetta tre acquisti di livello per puntare allo Scudetto: nella fattispecie il tecnico croato chiede un difensore, un esterno (Sancho) e un metronomo a metà campo più il sostituto di Vlahovic (terrebbe volentieri Kolo Muani).
Pure a Milano appaiono in ritardo, soprattutto il Milan che - al di là del colpo mediatico Modric e l'innesto di Ricci dal Toro - appare al momento più debole della scorsa stagione, considerate le cessioni di Reijnders e Theo Hernandez che devono ancora essere sostituti. Dopodiché il Diavolo dovrà anche ingaggiare tre titolari (terzino destro, difensore centrale e punta) per lottare per il vertice. Lavori in corso pure sull'altra sponda del Naviglio, dove l'Inter resta a caccia di un innesto nel reparto arretrato (piacciono Leoni e De Winter) e di un attaccante come Lookman, che possa aggiungere fantasia e imprevedibilità alla manovra. Sucic però rappresenta una buona aggiunta in mezzo al campo, dove non è ancora certo il destino di Calhanoglu; mentre al momento Luis Henrique e Bonny - nonostante i 50 milioni investiti - rappresentano dei buoni panchinari.
Ecco perché il Napoli guarda per ora tutti dall'alto in basso e sogna - come direbbe Conte - di scrivere nuovamente la storia. Il club azzurro, infatti, non ha mai vinto il campionato per due stagioni consecutive. Stavolta potrebbe essere la volta buona.