Calcio

"Delinquenti": De Laurentiis durissimo dopo gli scontri tra tifosi in Napoli-Milan

De Laurentiis a muso duro nei confronti degli ultras del Napoli dopo gli scontri avvenuti durante il match contro il Milan: "Non sono veri tifosi, sono delinquenti". La procura indaga per violenza privata ed estorsione

"Sono delinquenti": De Laurentiis duro su quanto avvenuto in curva durante Napoli-Milan

Quanto avvenuto domenica sera allo stadio Maradona in occasione di Napoli-Milan ha davvero dell'incredibile. Secondo quanto riportato dal Mattino, infatti, circa 700 tifosi della curva azzurra avrebbero intimato e minacciato tutti gli altri presenti di non cantare nessun coro e non sostenere la squadra di Luciano Spalletti in segno di protesta. Questa cosa ha ovviamente scatenato una rissa che ha fatto il giro del web.

La cosa assurda è che nel mirino della curva del Napoli è finito addirittura il presidente Aurelio De Laurentiis, che a dire il vero è sempre stato criticato dalla parte più calda del tifo partenopeo. Il presidente è stato oggetto di insulti per tutti i novanta minuti e a fine partita si è recato dal questore Alessandro Giuliani per chiedere i filmati delle telecamere interne allo stadio.

Secondo il Mattino la Procura di Napoli sta indagando su quanto successo tra i due gruppi storici della Curva B con due ipotesi: violenza privata ed estorsione nei confronti di chi non ha potuto sostenere la propria squadra, ma anche verso la società Napoli. Il 4 giugno sarebbe in programma la festa scudetto e per questo motivo la società sta lavorando con Procura e Digos che hanno messo nel mirino circa 15 ultras ritenuti responsabili di quanto avvenuto in curva per Napoli-Milan.

Il pugno duro di ADL

Aurelio De Laurentiis si è sempre battuto in prima persona contro le violenze di ogni genere e anche questa volta ci ha messo la faccia usando parole dure per prendere le distanze con quanto avvenuto domenica sera: "Quelli non sono veri tifosi, sono delinquenti ai quali si permette di andare allo stadio. Fin quando non si prende la legge della Thatcher e la si porta in Italia, avremo sempre questi problemi".

Il numero uno è finito nel mirino degli ultras per via di un codice di condotta che non permette l'ingresso nello stadio di megafoni, tamburi, striscioni e quant'altro ma non solo visto che anche il caro biglietti è un tema caldo visto che i prezzi sono considerati non popolari m Napoli ad avere uno stadio "per famiglie" ma a prezzi proponibili solo per persone benestanti.

L'ex primo ministro inglese, Margaret Thatcher, ribattezzata “Lady di ferro", per combattere la violenza negli stadi decise di adottare una serie di provvedimenti duri ed estremi, a partire dalla metà degli anni ’80, per rispondere alle violenze delle frange più estreme del tifo inglese e in parte riuscì a limitare la violenza degli hooligans.

De Laurentiis ha anche toccato il tema degli incassi paragonando i prezzi di Milan e Napoli che si sfideranno in Champions League tra il 12 e il 18 aprile: "Il Milan, quando andremo su in Champions, incasserà oltre 10 milioni di euro. Noi forse arriveremo a 5. I rossoneri hanno messo il prezzo massimo a 800 euro, noi non più di 500 per la tribuna autorità. Le cose a Napoli non si pagano meno, dobbiamo smetterla di piangerci addosso perché Napoli è un superplus".

Il presidente azzurro, però, si augura non ci siano scontri nell'eventuale festa scudetto: "Quelli sono delinquenti a cui è permesso andare allo stadio a mortificare i veri tifosi e le famiglie. Mi auguro non ci siano in vista disordini nella festa scudetto che avverrà allo stadio, dove grazie alla Questura e alla Prefettura useremo tutte le precauzioni possibili. Ma non parliamo di festa che magari ci portiamo iella da soli...

I napoletani stanno già festeggiando e io sono preoccupato perché sono molto scaramantico".

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