Calcio

Stecca per la Juve in Europa League: solo 1-1 col Nantes

Dopo il meritato vantaggio su un'azione splendida finalizzata da Vlahovic, l'undici di Allegri si accontenta troppo e lascia tornare in partita i francesi. Dopo il pareggio di Blas, la Juve stringe d'assedio la porta francese ma non riesce a trovare il 2-1

Stecca per la Juve in Europa League: solo 1-1 col Nantes

La Juventus avrebbe fatto volentieri a meno di questa puntata in Europa League, ma Max Allegri ha fatto capire come questa sia la strada maestra per rimettere in sesto l’ennesima stagione disgraziata. Il piglio della Juve è apprezzabile, come la pressione nel primo tempo che porta al meritato vantaggio su una ripartenza che vede protagonisti i tre vertici del tridente. Di Maria ispira, Chiesa la piazza al centro, Vlahovic finalizza. Il problema è che, una volta avanti, la Juve si siede, lasciando troppo spazio ai francesi. Proprio quando sembrava che la gara si avviasse verso l’ennesima vittoria di corto muso ecco l’incidente che non ti aspetti. Ripartenza micidiale del Nantes e gran botta di Blas, sulla quale Szcsesny non può niente. I bianconeri non ci stanno e partono all’assalto, cogliendo una serie di pali e traverse impressionanti. Allegri cambia molto e la Juve sembra beneficiarne ma la zampata non arriva. Qualche brivido sulle ripartenze del Nantes per un finale da mangiarsi le unghie. Alla fine la determinazione bianconera non basta a piegare la resistenza dei transalpini che escono dallo Stadium col punto che volevano. Il ritorno allo Stade de la Beaujoire sarà di quelli da bollino rosso per l’undici di Allegri.

La partita

In un incrocio che vale tantissimo per la stagione della Vecchia Signora, Allegri sembra orientato a tornare sul 3-4-2-1, favorendo il rientro di Leandro Paredes nell’undici titolare al posto di uno stanco Locatelli. Oltre al cambiamento in cabina di regia era in dubbio la titolarità di Federico Chiesa, sostituito da Kostic sulla sinistra. Allegri però non se la sente e conferma la fiducia al tridente che ha fatto così bene ultimamente. Sulla destra, invece, torna in voga Mattia De Sciglio, chiamato a dare una mano alla fisicità di Rabiot e all’estro del giovane Fagioli. Difesa a tre tutta brasiliana con Danilo, Bremer ed Alex Sandro cui è richiesta la massima attenzione vista la tendenza del Nantes a verticalizzare spesso e volentieri.

Kombouaré arriva allo Stadium deciso a continuare il buon stato di forma della squadra bretone, reduce da una serie di tre vittorie consecutive, e di portare a casa almeno un punto. L’ex tecnico del PSG evidentemente teme la tecnica e la classe dei bianconeri, tanto da schierare in campo un 4-3-3 estremamente difensivo. Se in porta c’è una vecchia conoscenza del calcio italiano, l’ex viola Lafont, il resto della squadra è composto da giovani promettenti, organizzati ma non molto talentuosi. Se l’unica punta, l’egiziano Mohamed, rischia di essere troppo solo là davanti, gli esterni Blas e Coco potrebbero causare qualche grattacapo alla retroguardia juventina.

Gol Vlahovic ma la Juve non domina

Ritmo subito alto allo Stadium con i Canarini che accennano un pressing a tutto campo. La Juve però gira bene il pallone, riuscendo a superare il filtro dei transalpini spesso e volentieri. In grande spolvero subito Angel di Maria, che conosce bene l’undici di Kombouaré. Bastano pochi minuti per impegnare per la prima volta Lafont, che però risponde bene. Bianconeri molto aggressivi, approccio molto positivo alla partita. Il Nantes, però, avanza sornione, senza grossi strappi, riuscendo da calcio piazzato a mettere un pallone pericoloso in area piccola. Libera però bene la retroguardia juventina.

Basta un quarto d’ora per mettere la partita in discesa per la Juve. Al 13’ Di Maria si inventa un lancio millimetrico per Chiesa che la spiazza dietro per l’accorrente Vlahovic. Il serbo è in equilibrio precario ma riesce comunque a toccare il pallone quanto basta per mettere fuori causa Lafont. Uno a zero meritato per i padroni di casa, che riescono ad imporre per ora il proprio stile di gioco.

Vlahovic Juventus Nantes

Il gol non scompone più di tanto i Canarini, che continuano a manovrare con calma, senza troppe sbavature. La Juve prova ad approfittarne con qualche puntata pericolosa che, ogni tanto, libera al tiro un ispiratissimo Di Maria, ma non mette mai a rischio la porta difesa da Lafont. Ritmo non troppo elevato ma i francesi rimangono quadrati, senza sbilanciarsi più di tanto, muovendosi bene e trovando comunque spazi nella retroguardia bianconera. Dalla mezz’ora in avanti la partita sembra quasi addormentarsi, con la Juve che per poco non riceve un regalo mostruoso da Castelletto, che mette quasi fuori causa il suo portiere con un retropassaggio criminale. Ogni tanto la Juve si rende pericolosa, specialmente con le puntate di Alex Sandro, ma non c’è frenesia nel bloccare il lezioso giro palla dei transalpini. La rete di passaggi dell’undici di Kombouaré serve se non altro a togliere il pallino ai padroni di casa. Nel finale di tempo, però, i gialli alzano il baricentro e provano ad approfittare di una Juve meno ermetica del solito. I padroni di casa lasciano volentieri il pallone agli ospiti, provando a pungere in contropiede, ma mancano di lucidità. Juve attendista che negli ultimi minuti del primo tempo rischia un po’ troppo. Prima di andare negli spogliatoi c’è spazio per una velenosa punizione di Paredes, sventata in buono stile da Lafont.

Dopo il pari, assedio Juve

Si rientra in campo senza sostituzioni e la partita procede più o meno sui soliti binari. Se il Nantes cerca di essere più aggressivo, l’undici di Allegri sembra un attimo più propositivo. Illuminati dal solito Di Maria, gli altri vertici del tridente non brillano in lucidità e sprecano troppo. I Canarini sembrano giocare una decina di metri più avanti rispetto al primo tempo ma la difesa bianconera rimane molto attenta. Chiesa si becca un’ammonizione forse eccessiva ma non è brillante come nei primi minuti, come peraltro lo stesso Vlahovic. La Juve rischia qualcosa quando si scopre alle ripartenze transalpine ma la diga sembra reggere. La pressione del Nantes, però, continua a crescere. Per fortuna dei tifosi dello Stadium, l’undici di Kombouaré pecca in quanto a precisione. I bianconeri provano ad addormentare la partita ma i bretoni sono più efficaci nel pressing. La tattica dei transalpini paga: fallo dubbio in attacco che scatena una ripartenza assolutamente micidiale dei Canarini. Palla che in un attimo arriva a Mohamed che libera la corsa di Ludovic Blas. Il giocatore più talentuoso si trova a tu per tu con Szczesny e non perdona: 1-1 meritato.

Blas Juventus Nantes

L’undici di Allegri si rovescia in avanti e per poco non si riporta subito in vantaggio. Azione insistita al limite dell’area con Vlahovic che aspetta il movimento di Chiesa. L’ex viola aspetta un attimo prima di scagliare una saetta verso la porta. Lafont è battuto ma la palla, beffarda, prende prima la linea, poi la traversa senza mai entrare in porta. Doccia gelata per lo Stadium, che era già pronto a festeggiare il nuovo vantaggio. Incredulo e sfortunato Chiesa in questa occasione. Allegri cambia tutto: fuori Fagioli e il positivo Paredes per Kostic e Locatelli. Partita che si accende, con la Juve che attacca finalmente con grande determinazione. Nuova grande occasione per la Vecchia Signora, con uno spiovente che inganna Lafont ma si stampa sulla traversa.

I padroni di casa ci credono e spingono forte, mettendo alle corde i francesi. Buono il piglio ma la lucidità davanti alla porta non è quella dei giorni migliori. Kostic fa il diavolo a quattro sulla fascia ma gli spazi in area sono davvero pochi. Entrano Soulé e Cuadrado per Di Maria e De Sciglio ma la Juve non riesce a trovare il bandolo della matassa. Con i bianconeri rovesciati in avanti, il Nantes continua a pungere con ripartenze pericolose, specialmente quando Simon può sfruttare la sua velocità. I bretoni chiudono bene ogni spazio, frustrando le velleità dei padroni di casa. Il nervosismo e qualche imprecisione di troppo rovinano le trame offensive dell’undici di Allegri. Il tecnico livornese prova la staffetta Keane-Vlahovic per sfruttarne la freschezza ed esplosività ma è una mossa più dettata dalla disperazione che da altro. La Juve non riesce a trovare il colpo del KO e lascia il pallino agli ospiti, cui il pari basta e avanza. A parte un tiro di Danilo che sfiora la traversa, i bianconeri non combinano molto altro. Nel recupero un dubbio su un tocco di mano che chiama in causa il VAR. Invece del rigore che tutti si aspettano, l'arbitro portoghese dà fallo in attacco. Recupero chilometrico che però non cambia le cose. Finisce con un 1-1 che complica parecchio il cammino dei bianconeri in Europa.

Il tabellino

Juventus (3-4-2-1): Szczesny; Danilo, Bremer, Alex Sandro; De Sciglio (73′ Cuadrado), Fagioli (63′ Kostic), Paredes (63′ Locatelli), Rabiot; Di Maria (73′ Soulé), Chiesa; Vlahovic (85’ Keane). A disp. Pinsoglio, Crespi, Gatti, Bonucci, Rugani, Locatelli, Cuadrado, Kostić, Kean, Soulé, Iling-Junior. All: Massimiliano Allegri

Nantes (5-3-2): Lafont; Coco (76′ Traore), Castelletto (87’ Guessand), Girotto, Pallois (82’ Corchia), Centonze; Sissoko, Moutoussamy, Chirivella; Blas, Mostafa Mohamed (76′ Simon). A disp. Descamps, Petric, Guessand, Doucet, Corchia, Mollet, Simon, Diaz, Traore. All: Antoine Kombouaré

Marcatori: 13′ Vlahovic (J), 60’ Blas (N)

Ammoniti: 45’ + 1 Castelletto (N), 57’ Mohamed (N), 63’ Chiesa (J), Danilo 74’ (J), Corchia 89’ (N)

Arbitro: Joao Pinheiro (POR)

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