
I punti chiave
Continua a essere un periodo non facile per il difensore dell'Inter Francesco Acerbi che adesso è con la sua squadra e il nuovo mister nerazzurro, Cristian Chivu, negli Stati Uniti per disputare il Mondiale per club. A far perdere le staffe al 37enne un tifoso del Paris Saint-Germain all'esterno del ritiro di Seattle.
Le minacce di Acerbi
Con un video diventato virale sui social, Acerbi ha risposto per le rime alla presa in giro di un tifoso francese con la maglietta del Psg che gli ha ricordato la sconfitta maturata nella finale di Champions League qualche settimana, sconfitta che in casa nerazzurra si fa ancora fatica a digerire. Con accanto un componente dello staff come traduttore, il difensore non le ha mandate a dire. "Io sono serio, preso per il c... no, non mi piace", ha dichiarato Acerbi, spiegando subito dopo cosa lo ha "acceso" dandogli molto fastidio. "Io esco da lì e tu mi fai Acerbi-Barcolà no", aggiungendo alla fine "Perché io matto, io ti sfondo di botte".
"Acerbi-Barcola no, perché io matto, io ti sfondo di botte" pic.twitter.com/r5PQKqyV6T
— Che strano account, Francesco (@drak3acm) June 20, 2025
Le polemiche sulla Nazionale
Con ancora Luciano Spalletti come Ct, prima dell'imbarcata contro la Norvegia, si è a lungo discusso sulla mancata disponibilità del difensore nerazzurro alla convocazione in Nazionale che sarebbe stata molto utile viste le assenze e gli infortuni. Acerbi, polemicamente, non solo ha rifiutato ma ha risposto per le rime a Spalletti. "Io non cerco alibi né favori, ma pretendo rispetto. E se questo rispetto viene a mancare da parte di chi dovrebbe guidare un gruppo, allora preferisco farmi da parte. Non sono uno che si aggrappa a una convocazione: ho sempre dato tutto, ma non resto dove non sono più voluto davvero, ed è chiaro che non faccio parte del progetto del ct".
Tra lo stupefatto e l'incredulo, è poi arrivata la risposta di Spalletti.
"Acerbi poi mi spiegherà dove gli ho mancato di rispetto, e gli dirò quello che penso sul rispetto a me e alla Nazionale", ha dichiarato l'ex Ct, lasciando un ricordo ancora più forte nella conferenza stampa di commiato dove ha auspicato che qualsiasi calciatore rifiuti la convocazione non debba più essere richiamato. Un riferimento chiaro e palese, pur senza aver fatto nomi, a quanto accaduto con il difensore dell'Inter.