Verso Juventus-Inter: ecco come arrivano le due squadre al Derby d'Italia

Grande attesa per la partita di sabato sera tra bianconeri e nerazzurri. Tudor carica i suoi dopo le prime due vittorie. Chivu prova a dare tranquillità ai suoi. Le ultime sulle formazioni

Verso Juventus-Inter: ecco come arrivano le due squadre al Derby d'Italia

Juventus-Inter non è mai una partita come le altre. Il Derby d'Italia in programma sabato alle 18.30 all'Allianz Stadium può essere già una snodo importante per il campionato di entrambe le formazioni, nonostante capiti appena alla terza giornata.

I bianconeri di Tudor affrontano il match sulle ali dell'entusiasmo dopo le prime due convincenti vittorie contro Parma e Genoa. Vincere significherebbe rilanciare le proprie ambizioni di alta classifica, dando un segnale anche al Napoli campione d'Italia, impegnato a Firenze. Dall'altra parte hanno di sicuro molto più da perdere i nerazzurri chiamati alla reazione, dopo la deludente debacle interna contro l'Udinese. Perdere altri punti o ancora peggio tornare da Torino con un'altra sconfitta alimenterebbe ulteriori dubbi sulla scelta di Chivu e sul mercato impostato dalla società. Insomma entrambe le squadre si giocano tanto domani, in una sfida che per emozioni, tensioni e polemiche non ha eguali nella nostra Serie A.

Le probabili formazioni

Nella Juve ci sarà Kalulu a destra e Joao Mario (favorito su McKennie) a sinistra, visto che Cambiaso è squalificato. Tudor valuta le condizioni di Conceiçao, che però dovrebbe esserci, almeno dalla panchina. In caso di assenza, pronto Koopmeiners. Openda e Vlahovic entreranno a gara in corso mentre Zhegrova, non ancora pronto, non sarà del match. Nell’Inter ballottaggio tra Mkhitaryan e Sucic, col croato che va verso una riconferma ma è insidiato dell’armeno. Akanji verso il debutto da titolare come braccetto destro. In avanti i soliti Thuram e Lautaro.

JUVENTUS (3-4-2-1) - Di Gregorio; Gatti, Bremer, Kelly; Kalulu, Thuram, Locatelli, Joao Mario; Koopmeiners, Yildiz; David. Allenatore: Igor Tudor.

INTER (3-5-2) - Sommer; Akanji, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Sucic, Dimarco; Lautaro, Thuram. Allenatore: Cristian Chivu.

Qui Juve

Due vittorie e zero gol subiti, non poteva iniziare meglio il cammino in campionato per Igor Tudor, intervenuto nella consueta conferenza stampa della vigilia. Quella di domani per il tecnico croato non è una partita decisiva: "L'Inter ha la rosa migliore da diversi anni, ma siamo alla terza giornata e non può essere una partita decisiva. Le motivazioni in partite come questa non possono mancare".

Capitolo formazione, l'intenzione al momento è quella di proseguire con lo schieramento a una punta: "Abbiamo tre giocatori forti e sono contento di averli. Finora abbiamo giocato sempre con un attaccante e due trequartisti e c'è un lavoro di 5-6 mesi. Sicuramente ora dovrò fare un lavoro per sfruttare al massimo la rosa e le qualità che abbiamo. Potremo giocare anche in modo diverso, ma serve tempo. Per ora andiamo avanti con la situazione che ha funzionato bene".

L'uomo in più in questo inizio di stagione è di sicuro Dusan Vlahovic, a segno nelle prime due partite. Il centravanti serbo scalpita per trovare posto in squadra nonostante il contratto in scadenza. Ecco come sta:"In nazionale ha fatto gol, si allena bene e i ragazzi gli vogliono bene. Meglio di così non potrebbe stare".

C'è grande curiosità per il nuovo acquisto Lois Openda. Secondo Tudor"ha bisogno di spazio per svariare dove vuole". L'ex Lipsia può spaccare la partita con la sua imprevedibilità. "Per me deve avere spazi da attaccare, è forte in quello. Nella trequarti può giocare solo in una squadra che si difende e riparte. Non deve venire troppo incontro alla palla" ha poi aggiunto. In bilico Conceiçao per un prolema muscolare."Francisco potrebbe recuperare, decideremo. Potrebbe giocare anche Openda, ci sono diverse soluzioni" ha chiuso il tecnico croato.

Qui Inter

Il Derby d'Italia di domani è già fondamentale per Cristian Chivu. Alla vigilia del match il tecnico nerazzurro predica calma:"Siamo solo alla terza giornata, il bello del calcio è che devi giocare partite come queste. Non bisogna caricarla più di tanto perché le squadre coinvolte sanno l'importanza di uno Juve-Inter. Bisogna avere la serenità giusta e la mentalità giusta per capire i momenti della gara".

Può subito scendere in campo l'ultimo acquisto Manuel Akanj, arrivato dal Manchester City sul gong del mercato al posto di Pavard: "Non credo sia importante come sia arrivato. È un giocatore importante, l'ha dimostrato negli ultimi anni. Doveva già venire qui un po' di anni fa. Ha spessore internazionale, esperienza e valore. Non è giusto però parlare di uno, ma del gruppo".

Parole di incoraggiamento per Hakan Calhanoglu, sul piede di partenza per tutta l'estate direzione Galatasaray e parso in grave ritardo di condizione nei primi impegni: "Io so quello che possono dare i miei giocatori e conosco il loro livello in ogni momento. Con Calha ho visto un ragazzo sempre motivato nonostante arrivi da un lungo infortunio che l'ha tenuto fermo per otre due mesi e un'estate non proprio serena. Ha scelto di restare con noi ed è pronto a darci una mano".

E soprattutto per Yann Bisseck, finito nel mirino della critica dopo la prestazione contro l'Udinese e troppe ingenuità negli ultimi tempi: "Bisseck è stato criticato, ma è facile criticare un giocatore che non ha mai avuto la possibilità di dare continuità alle sue performance.

Se al primo errore viene messo al muro, non riuscirà mai a crescere e ad aumentare la sua autostima. È un ragazzo giovane. Ha fatto e farà errori. La scelta di Bisseck è stata fatta perché abbiamo bisogno di lui".

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