«Saranno almeno 25 milioni gli italiani che in agosto passeranno almeno un week end in una spiaggia italiana. Ma in spiaggia occorre saperci stare, per questo ci sono molte regole e altre che pur non essendo regole fanno parte del bon ton della civiltà e del rispetto». Lo dichiara in una nota Telefono Blu, associazione consumatori, che stila un vademecum del perfetto turista balneare.
«Le spiagge sono demaniali, quindi l'impiego di esse è concesso a tutti. Per certi servizi possono essere previsti, seppur in rari casi, un biglietto di accesso e tariffe su cabine, sdraio e ombrelloni. Sulla battigia non è vietato fermarsi per un breve lasso di tempo, ma sono vietate installazioni private che privino di un passaggio libero per il mare. Sulle spiagge, e in particolare sulle rive, in base alle direttive delle capitanerie di porto, è vietato giocare a pallone, a racchettoni o comunque compiere atti che arrechino disturbo ai bagnanti. Inoltre, la pulizia delle spiagge libere spetta ai comuni, mentre l'ordine delle spiagge private spetta ai proprietari degli stabilimenti».
Oltre alle regole per il perfetto turista balneare, sottolinea Telefono Blu, esistono anche dei divieti da osservare «ad esempio, non è consentito portare degli animali sulle spiagge, ed è punito penalmente il proprietario che lascia libero, senza guinzaglio, il proprio cane. Gli animali possono essere portati sulle spiagge solo ad orari consentiti e previamente stabiliti. È vietato utilizzare la radio, parlare al cellulare a voce alta e impiegare ogni altro mezzo ad alto volume che arrechi fastidio agli altri bagnanti. È vietato fare le corse sfrenate verso l'acqua con il rischio d'investire o ferire qualcuno.
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