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Calderoli: "Alternativa a Berlusconi? Elezioni"

Il ministro leghista: "Il governo ha i numeri per fare le riforme". E di Fini dice: "La sua  iniziativa nasce dalla frustrazione per il ruolo di perenne delfino. I galloni se li deve guadagnare sul campo, nel Pdl". E ancora: "Il miglior modo per festeggiare l'unità d'Italia è attuare il federalismo. Festa dei 150 anni? Non ci sarò"

Calderoli: "Alternativa a Berlusconi? Elezioni"

Roma - "Non c'e alternativa al governo Berlusconi. Il governo ha i numeri per andare avanti e fare le riforme, in alternativa ci sono solo le elezioni". Roberto Calderoli, ministro per la Semplificazione  nel corso della trasmissione in Mezz'ora, non lascia varchi a ipotesi alternative al governo in carica dopo lo strappo tra Fini e Berlusconi. Rispondendo ad una domanda di Lucia Annunziata sulla possibilità che la Lega partecipi ad un governo tecnico per fare le riforme guidato da Giulio Tremonti, Calderoli risponde: "No. L'elettorato a dato il proprio consenso ad una persona che è Berlusconi. E poi la prima persona che sarebbe contraria è Tremonti stesso".

Gianfranco Fini ha preso la propria iniziativa per la "frustrazione" di essere l'eterno delfino di Berlusconi, ma ha sbagliato a "prendere di punta" il premier. E' questa l'analisi di Calderoli. Il ministro leghista ha bocciato l'idea di un "complotto" guidato dall'amministrazione Usa dietro all'iniziativa politica di Fini ("qualcuno ha mangiato funghi allucinogeni, non ci credo a queste cose"). Innanzi tutto Calderoli ha voluto tranquillizzare rispetto ai problemi sollevati dal presidente della Camera a proposito del federalismo fiscale: "Fini ha sollevato perplessità sulla coesione sociale e sull'unità del Paese; ma io gli ho fatto notare che già oggi non c'é né coesione sociale né unità del Paese. Inoltre i relatori in Parlamento sono pugliesi, il presidente della Commissione è siciliano; il Meridione è presente". Inoltre Calderoli ha assicurato di aver chiesto anche risorse adeguate per garantire i costi standard dei servizi in tutte le regioni.

Ma, al di là del federalismo, Calderoli ha detto che se "Fini chiede il confronto è condivisibile, meno condivisibile lo è quando il confronto avviene sulle agenzie di stampa e i giornali". E poi "é evidente che quando una maggioranza fa una scelta continuare a fare distinguo è sbagliato". "Fini - ha proseguito - avrebbe fatto benissimo se avesse sollevato il problema in sede di partito; se non lo avesse fatto sui media sarebbe stato più facile trovare la risposta".

"Che Berlusconi sia il leader non ci piove - ha aggiunto - che rifiuti il dialogo lo nego. Ci siamo trovati a discutere spesso. Che non ci sia il confronto non lo abbiamo mai riscontrato. La peggior cosa per una leadership così forte è prenderlo di punta". Insomma, l'iniziativa di Fini "nasce dalla frustrazione per il ruolo di perenne delfino che non decolla mai. Forse il ruolo istituzionale di presidente della Camera lo ha allontanato dalla vita politica. Ma prima i galloni se li deve guadagnare sul campo all'interno del Pdl".

"Il miglior modo per festeggiare l'unità d'Italia è l'attuazione del federalismo", dice poi Calderoli.

Rispondendo ad una domanda sulla presenza ai festeggiamenti, il ministro risponde: "Io sarò a lavorare per risolvere i problemi" per l'esponete del Carroccio il modo migliore per festeggiare la ricorrenza sarebbe quello di far capire come "le diversità presenti nel Paese" non siano degli "ostacoli" ma "valori". 

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