Roma - «Veloci, che mi si spegne il gas». Con la falcata lunga, blue jeans e bomber nero, il ministro Roberto Calderoli avanza verso la pira. Regge in mano un bastone incendiario. La girandola di fuoco sembra una di quelle stelline di Capodanno che bruciano e si assottigliano con le fiamme, in uno scoppiettio di scintille.
Calderoli si avvicina a una piramide di cartoni. Davanti ai cartoni, la scritta «375mila leggi inutili». Le fiamme partono subito, i cartoni bruciano, il fumo si alza. Il rogo divora la carta delle leggi scomparse, la montagna delle follie normative che hanno frenato l'Italia.
Nessun pericolo. I vigili del fuoco sono pronti a intervenire con l'autobotte. Tutto organizzato. L'incendio, il lanciafiamme, le scatole. Le leggi che bruciano. Sono le norme eliminate a colpi di decreti dal ministro leghista della Semplificazione, nominato proprio per smaltire carta, burocrazia, le ridicole minuzie di un passato arrugginito nella giurisprudenza. L'incendio è solo l'immagine, l'emblema.
La scena avviene nel piazzale della caserma dei vigili del fuoco delle «Capannelle». Accanto alla catasta in fiamme, ci sono anche due poltrone, che conferiscono al contesto un tono quasi surreale, come un quadro di Dalí, o di De Chirico. Le poltrone simboleggiano i 40mila incarichi di enti pubblici tagliati da questo governo. «In poco più di un anno abbiamo raggiunto un grande obiettivo - spiega soddisfatto Calderoli -. Ringrazio tutto il mio staff e in modo particolare i giovanissimi esperti della Unità per la semplificazione normativa».
Prendono fuoco decine di leggi fasciste, come quella che istituiva «i fasci e le corporazioni», un regio decreto sulla lotta alle cavallette. L'eliminazione di queste inutilità avrebbe comportato un risparmio per lo Stato di circa 800 milioni di euro.
Ieri è stato un susseguirsi di reazioni indignate: dai sindacati, dall'opposizione. Su Repubblica Calderoli è accostato all'imperatore Nerone. Le rappresentanze di base dei vigili del fuoco considerano il rogo «una sceneggiata degna del Ventennio». Il vicecapogruppo Idv alla Camera, Antonio Borghesi, è convinto che il governo voglia bruciare «la Costituzione».
In realtà è da quando è diventato ministro che Calderoli pensa al falò delle leggi inutili, la trasposizione visiva di quella che considera la più grande svolta anti-burocrazia. In un primo tempo aveva anzi progettato l'incendio nel cortile del ministero dell'Economia, sotto le finestre di Giulio Tremonti. «Ma erano necessarie le condizioni di sicurezza», spiega al Giornale. E alle critiche risponde: «A chi ci attacca brucia il fatto che siamo riusciti a portare a termine quello che loro non sono mai stati in grado di fare.
Con le leggi sono bruciati i brontosauri!».Nessuna strumentalizzazione dei vigili del fuoco: «A Capannelle c'è una scuola, e quindi questa per loro è stata un'esercitazione. Anche molti pompieri mi hanno ringraziato per il mio lavoro».
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